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Gara 1 è di una autorevole Virtus Segafredo: 80-76 all’Unics Kazan

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  – UNICS KAZAN   80 – 76  (23-19; 44-36; 56-56)

Virtus Segafredo: Tessitori 7, Abass, Pajola 9, Alibegovic, Markovic 2, Ricci 9, Adams, Belinelli 12, Hunter 8, Weems 2, Teodosic 27, Gamble 4. All. Djordjevic

Unics: Brown13, Antipov n.e., Canaan 9, Zhbanov, White 6, Sergeev n.e., Klimenko, Uzinskii, Smith 22, Morgan 11, Holland 13, Theodore 2. All. Priftis

Arbitri: Latisevs, Nedovic, Kardum

Tiri liberi: BO 17/26; KA 17/19

Falli: BO 21; KA 26

Rimbalzi: BO 29; KA 27

Tiri da 2: BO 24/36; KA 16/28

Tiri da 3: BO5/16 ; KA 9/33

Gara 1 di semifinale della 7DAYS Eurocup non tradisce le attese: è una battaglia come più non ci si poteva aspettare, ma con un tasso tecnico che non avrebbe sfigurato in Eurolega. La Virtus Segafredo supera l’Unics Kazan vincendo la gara dei nervi ma soprattutto in virtù di una prova del suo dio Milos che ha esibito pressoché tutto il suo miglior repertorio, giungendo ad una valutazione finale di 34 con 27 punti segnati. L’intera squadra gli è peraltro venuta dietro ben guidata da Djordjevic, e adesso la trasferta a Kazan potrà essere affrontata con un briciolo di maggiore serenità. L’Unics, dal canto suo, ha potuto constatare di aver perso solo per pochissimi dettagli, per cui può ancora pienamente sperare in un ribaltamento della situazione.

In quintetto, per la Virtus Pajola, Teodosic, Weems, Ricci e Gamble; per Kazan Canaan, Theodore, Zhbanov, White e Morgan. Di Ricci il primo canestro, dopo un errore di Canaan. Una brutta notizia è il secondo fallo di Pajola dopo nemmeno due minuti. Questo non gli impedisce di mettersi in evidenza come rapinatore di palloni, ma verso la metà del periodo Djordjevic preferisce preservarlo sostituendolo con Markovic, mentre Teodosic sta entrando decisamente in partita e guida la Segafredo ad un piccolo break positivo. Che non regge, entrando nella girandola dei cambi, anche perché di là fa la sua apparizione la “mitraglia” di Jamar Smith. Cui risponde, peraltro, Belinelli con la stessa arma. Hunter, in lunetta, stabilisce il primo parziale: 23-19.

Al riavvio Holland trova la tripla del primo vantaggio russo (23-24). La partita è molto nervosa e sta assumendo la fisionomia forse prediletta dall’Unics, con grandi fisicità ed intensità. Pajola sembra il meno spaventato, anche se fallisce qualche libero di troppo. In compenso Belinelli raggiunge Teodosic in doppia cifra. Kazan corre ed è reattiva su tutti i palloni, la Virtus però mantiene una sufficiente freddezza e non si fa travolgere, anzi, continua a macinare un gioco produttivo che le consente di arrivare all’intervallo 44-36. Partita ancora tutta da giocare, d’accordo, ma essere arrivati a questo punteggio con questa difesa è cosa di tutto riguardo (per le statistiche, Santeodosic ha fin qui un +/- di 18, direi proprio niente male)

Al rientro non cambia la gara, anzi, ma coach Priftis chiede abbastanza presto un time out perché non vede il punteggio migliorare, anche perché adesso è Tessitori ad essere diventato protagonista in un paio di azioni da manuale del pivot. Kazan resiste grazie alle grandi individualità in attacco di Canaan e di Holland, soprattutto, per cui lo scarto che era anche di 12 scende a soli 3 punti, costringendo Djordjevic, ora, al 29°, al time out. Al rientro Holland tripleggia per il pareggio, col quale si chiude il terzo quarto: 56-56. 12 soli i punti segnati dalle Vu Nere, che soffrono immensamente la difesa di Kazan.

Che sarebbe stata dura lo si sapeva: a questo punto, per la Virtus occorrerà non farsi prendere da paura e frenesia. Morgan in tap in con fallo aggiuntivo produce l’allungo del +3. Teodosic sembra stanco e perde una brutta palla. Ricci invita i suoi a non arrendersi con la sua prima tripla, ma è ancora Holland a colpire da distanza siderale. Viene poi annullato un canestro di Hunter con errata interpretazione arbitrale, ma è proprio quest’ultimo quello che riesce a muovere il tabellone virtussino con il suo straordinario atletismo. Sospensione Virtus a 3’48” dalla fine, sul 68 pari. Al rientro prima assist meraviglioso di SanTeo per Hunter e poi un suo incredibile canestro in avvicinamento. Non contento, mette anche da fuori, pochi centimetri dentro l’arco. A 57” mette anche la tripla. Di là tuttavia risponde a tono un grande Jamar Smith che tiene a galla l’Unics e a 30” è solo +2 per i bolognesi. È allora sempre lui, SanTeodosic, a siglare i liberi dell’allungo definitivo, con gli ultimi secondo di emozionantissimo marasma. Col dio MIlos indiscusso MVP, la Virtus Segafredo vince così 80-76. È stata una battaglia, a Kazan lo sarà ancora di più, ma male che vada ci potrà essere la bella mercoledì prossimo ancora alla Segafredo Arena.

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