Bologna FC
Un girone fa: Spezia-Bologna, come trasformare una rimonta in una beffa
Va in scena nel turno infrasettimanale la dodicesima giornata del campionato di Serie A. Il Bologna di Sinisa MIhajlovic viene ospitato dallo Spezia di Vincenzo Italiano che esordisce allo stadio Picco dopo i lavori di ristrutturazione. I rossoblù arrivano alla partita dopo due sconfitte consecutive contro l’Inter e la figuraccia contro la Roma. Sono in grande emergenza numerica visti i diversi giocatori fermi ai box. Anche lo Spezia è reduce da due sconfitte, l’ultima arrivata sul campo del Crotone per quattro reti a una che ha lasciato qualche strascico durante la settimana. Le due formazioni sono separate da soli due punti in classifica, i liguri si trovano a 11, mentre i felsinei a 13.
I padroni di casa, nonostante il livello della propria rosa, sono una delle poche squadre del campionato a giocare sempre a viso aperto; scendono in campo con un 4-3-3 molto aggressivo che vede: Provedel tra i pali; difesa composta da Ferrer, Erlic, Chabot e Marchizza; centrocampo con Agoume, Maggiore ed Esteves; fase offensiva affidata al tridente Agudelo, Nzola e Gyasi. Risponde il Bologna che, condizionato da scelte abbastanza obbligate dalle assenze, schiera il modulo di riferimento 4-2-3-1 disegnato con: in porta il veterano Da Costa alla sua settima stagione in rossoblù, scelto a seguito delle assenze del titolare e del giovane Ravaglia, infortunatosi nella gara precedente; retroguardia composta da Danilo e Paz centrali con De Silvestri a destra e Tomiyasu a sinistra; la mediana è presieduta da Dominguez e Medel; sulla trequarti inventeranno gioco Vignato, Soriano e Palacio dietro all’unica punta Barrow.
Comincia l’incontro ed è lo Spezia a fare maggiormente la partita con il Bologna che prova a tenere un ritmo basso per gestire al meglio le energie visto che la panchina è composta per la maggioranza da giocatori della primavera. Trascorrono i primi minuti di gioco e i padroni di casa alzano in maniera graduale la pressione nei confronti dei difensori rossoblù e cercano di trovare spazi per servire le punte. Tattica che premia i bianconeri quando al ventesimo minuto si portano in vantaggio con il solito Nzola al quale un inizio di campionato brillante ha consentito di realizzare 5 reti su 8 gare disputate: bella azione giostrata da Gyasi e Agoume in mezzo al campo, il classe 2000 francese allarga per Maggiore che di prima intenzione verticalizza per il taglio del ghanese il quale, trovandosi a tu per tu con Da Costa, appoggia di lato al compagno Nzola che a porta vuota sigla la rete. il Bologna prova a reagire nell’azione successiva con Palacio, largo a destra; l’argentino infila un buon pallone per Barrow lanciato a rete; il gambiano riesce anche a dribblare Provedel ma al momento della conclusione strozza troppo il tiro calciando sul fondo a porta sguarnita; è una grande occasione per il pareggio dei rossoblù ma, come spesso capita, i felsinei non sfruttano le facili occasioni di segnare che si procurano. Alla mezz’ora riprendono campo i liguri che si rendono nuovamente pericolosissimi con Esteves: un’altra bella azione corale porta la palla da destra a sinistra dove arriva Marchizza ad effettuare un traversone sul secondo palo, arriva puntuale tutto solo l’argentino schiacciando la palla a terra che rimbalza alta sopra la traversa. Trascorrono gli ultimi dieci minuti della prima frazione di gara senza particolari occasioni. Sicuramente Mihajlovic non sarà contento della prova dei suoi che hanno prodotto una sola occasione non capitalizzata da Barrow.
All’inizio della ripresa è ancora lo Spezia a rendersi pericoloso con Agudelo: grande percussione centrale di Maggiore che infila il pallone alle spalle della retroguardia rossoblù servendo l’argentino il quale, a tu per tu con Da Costa, colpisce il palo del lato di porta coperto dal buon posizionamento del trentasettenne portiere brasiliano. Qualche minuto più tardi un’altra occasione per i padroni di casa, che stanno provando in tutti i modi a chiudere la partita, consente loro di trovare il doppio vantaggio grazie ad un’azione fotocopia della precedente: lanciato sulla corsia di destra, a tu per tu con Da Costa, Agudelo calcia verso il palo lontano con una traiettoria larga destinata sul fondo ma l’arrivo rapace di Nzola spinge la sfera in rete. 2-0 Spezia e sei goal in otto partite per il numero 18 francese. Suona il campanello d’allarme per il Bologna che, nonostante ci sia ancora tempo, non può più permettersi di giochicchiare al rallentatore. Infatti trascorrono una decina di minuti e i rossoblù accorciano le distanze dagli sviluppi di un calcio d’angolo: Barrow indirizza il pallone tra i piedi di Dominguez al limite dell’area dove tutti i difensori spezzini rimangono a guardare l’argentino che, di controbalzo, calcia all’angolino dove Provedel non può arrivare; un gesto tecnico di pregevole fattura da parte del numero 8 che riporta i felsinei in partita. La rete restituisce morale agli ospiti che iniziano un monologo offensivo fino ai minuti di recupero quando in extremis trovano il pareggio grazie a una magia di Musa Barrow: vedendo il portiere bianconero fuori dai pali, il gambiano calcia un pallonetto dalla trequarti campo e Provedel, sorpreso, viene scavalcato dal il pallone che si insacca regalando ai rossoblù il pari. E’ uno dei goal più belli della stagione e Barrow rimedia così ad una prestazione fino ad ora non sufficiente, così come quella di tutta la squadra che ha chiaramente accusato la batosta con la Roma. Dopo aver ottenuto il pareggio nei minuti di recupero c’è ancora tempo per un’ultima azione da parte dei felsinei: palla lunga calciata verso la fascia destra dove si trova Rabbi, il ragazzo della primavera all’esordio con la prima squadra, il quale crossa verso il centro, Chabot devia male il pallone che rimane in area, Pobega prova a perfezionare il lavoro del compagno ma, repentinamente, irrompe Soriano che lo anticipa e subisce un tocco; l’arbitro Giacomelli sul momento non ravvisa irregolarità ma il VAR lo richiama e la decisione conseguente è calcio di rigore per i rossoblù che possono trasformare una serata storta nel massimo risultato. Si incarica della battuta Barrow, così come fece in Coppa Italia quando il terzo portiere dello Spezia gli parò il calcio dagli 11 metri che avrebbe permesso al Bologna, poi eliminato, il passaggio del turno. Il gambiano, ancora una volta, viene ipnotizzato da Provedel che prima gli para il tiro e poi gli para la ribattuta, indirizzata verso la porta con sufficienza. Finisce quindi la partita col risultato di parità e l’amaro in bocca per i Felsinei che avrebbero potuto riscattare in pieno una serata storta e migliorato una stagione fin qua poco esaltante. Col l’errore reiterato di Barrow il finale di gara trasforma la gioia per la rimonta in beffa per non aver portato a casa i tre punti.
Un girone dopo troviamo le due squadre nella stessa situazione di diciannove giornate fa, ovvero il Bologna con due punti in più dello Spezia. I liguri fin qua hanno giocato una stagione al di sopra delle aspettative. Italiano ha svolto un grandissimo lavoro per una neopromossa che al principio del campionato si dava per spacciata; invece, al momento, si trova a dieci punti dalla zona retrocessione occupata dal Cagliari. Il Bologna, come sappiamo, vuole chiudere al meglio la stagione continuando a lavorare sul piano psicologico dei calciatori in vista della prossima stagione nella quale, soprattutto nel caso della conferma di Mihajlovic, si dovranno evitare cali di tensione a fronte di maggiore pressione. Per la crescita del gruppo, quindi, l’obiettivo è fare più punti della scorsa stagione con ancora 14 punti su 21 disponibili da portare a casa. Per costruire le basi di questo sperato futuro, già domani saranno da conquistare i primi punti di questa scalata finale quando al Dall’Ara arriverà lo Spezia di Vincenzo Italiano, la bestia nera di questa stagione rossoblù.
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