Calcio
NIGHTLINE – Tensioni SuperLega: pugno duro UEFA – FIFA. De Zerbi senza peli sulla lingua! Successo Musetti, in campo Sinner
Torna l’appuntamento serale con tutte le notizie sportive più importanti di giornata. A tener banco oggi sicuramente la questione “Superlega” che ha gettato nel caos l’intero mondo calcistico. Tante le indiscrezioni di giornata tra assemblee, comunicati stampa e dichiarazioni che mantengono alta la tensione tra i club fondatori e i principali enti europei. Ma proviamo a far ordine.
CAOS SUPERLEGA – Ieri è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ha spaccato il panorama dello sport più seguito al mondo. La SuperLega dell’élite del calcio sarà un lungo argomento di discussione che terrà impegnato l’intero mondo del pallone per diverso tempo.
Oggi, dopo il caos di ieri, è andato in scena il Congresso Uefa per la scelta del nuovo Comitato esecutivo dove a ricevere più voti è stato il presidente della FIGC Gabriele Gravina, con ben 53 preferenze su 55. A Montreaux molto atteso anche l’intervento del presidente della FIFA Gianni Infantino che ha affiancato il numero uno della UEFA Aleksander Ceferin nella lotta alla nuova competizione spingendo le società ad assumersi le proprie responsabilità e a schierarsi. Continuando nel suo intervento ha poi sottolineato come <<i club interessati ne pagheranno le conseguenze>>. Resta viva la possibilità di veder fuori le 5 squadre ancora impegnate in Champions ed Europa League. Ha proseguito poi il presidente Ceferin lanciando la sfida ai 12 club e dando pubblicamente la possibilità di tornare sui propri passi per ragionare insieme sul nuovo assetto delle competizioni europee ed in generale del calcio europeo. Come riporta RmcSport, la UEFA starebbe infatti cercando l’accordo con un fondo di investimento britannico per aumentare il budget della nuova Champions League per una cifra complessiva che oscilla tra i 4 e i 7 miliardi di euro.
Il presidente della UEFA ha poi sottolineato come <<le competizioni Uefa abbiano bisogno delle storie di squadre come Atalanta, Celtic, Rangers. Tutto deve essere possibile, tutti possono vincere. La Juventus 15 anni fa era in Serie B: i club grandi oggi o nel passato non è garantito possano esserlo in futuro>>.
Dall’altro lato, Florentino Perez che nella tv spagnola ha spiegato come la SuperLega non sia <<una competizione chiusa in quanto tutti noi crediamo nei meriti sportivi. Abbiamo lasciato 5 posti liberi mentre i 15 club fondatori generano valore per le TV e sono insostituibili>>. Il patron del Real Madrid ha spiegato come alla base di questa competizione internazionale ci sia la volontà di aumentare il livello di competitività e << di salvare il calcio in quanto i soldi generati dalle partite saranno distribuiti a tutti: i club più prestigiosi compreranno i talenti delle squadre che sono in basso e ciò gioverà a tutti. Bisogna risanare le casse societarie dei club, non bastano gli introiti tv. Servono partite attraenti per ottenere maggiori profitti>>.
Come ha riportato l’Ansa, nel tardo pomeriggio, un tribunale di Madrid ha emesso una misura cauterale che vieta a FIFA, UEFA e federazioni calcistiche nazionali di prendere provvedimenti contro i club fondatori della SuperLega. Situazione da monitorare.
LE VOCI DEL CALCIO – In tanti, come suggerito da Infantino, si sono mossi prendendo una posizione netta. Oltre ai 14 club di Premier League, anche Bayern Monaco, Borussia Dortmund, PSG e Roma hanno condannato il modello “chiuso” della SuperLega. In conferenza stampa, nonostante la delicata posizione, anche Pep Guardiola ha voluto sbilanciarsi: << Non è sport quando non c’è relazione tra sforzo e successo. Vorrei che i presidenti spiegassero i motivi di questa decisione>>. Così come Claudio Ranieri che proprio con il Leicester nella stagione 2015-16 vinse il campionato inglese: << La SuperLega nega l’essenza dello sport. E’ un’idea nata per coprire i debiti. Spero che UEFA e FIFA abbiano gli strumenti e la forza di lottare contro questo gigante>>. In conclusione le pesanti dichiarazioni di Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo prossimo avversario del Milan, uno dei 12 club fondatori: << Il calcio è di tutti ed è meritocratico. Non mi interessa se quelle squadre sono indebiate, non possono rimetterci le piccole che gestiscono bene i propri conti. Non ho piacere a giocare contro il Milan e l’ho detto a Carnevali e ai miei giocatori. Se sarò obbligato, ci andrò ma ho espresso il mio pensiero. >> L’allenatore dei neroverdi ha poi tuonato: << Domenica sera è stato fatto un colpo di stato. I comunicati sono usciti a mezzanotte anziché nella giornata>>.
EURO2021 E QUESTIONE STADI – Prosegue intanto la corsa verso gli Europei di giugno. Roma, confermata nei giorni passati come una delle 4 città ospitanti, ha dato il via al viaggio della coppa che arriverà a Wembley. La sindaca della capitale Virginia Raggi ha accolto l’arrivo del trofeo in piazza del Campidoglio con emozione: <<Siamo felici di far parte di questo grande evento internazionale. E’ un’occasione di ripartenza per il turismo e il commercio>>. Per il campionato europeo, infatti, riaprirà parzialmente lo Stadio Olimpico, teatro inaugurale della competizione il prossimo 11 giugno: per il match d’apertura tra Italia e Turchia l’impianto sarà aperto al pubblico con una capienza del 25%.
Per quanto riguarda la Serie A, invece, nulla da fare: nella bozza del decreto legge che entrerà in vigore il prossimo lunedì è segnalato il 1 giugno come possibile data di apertura degli stadi in zona gialla.
ATP500 BARCELLONA – A Barcellona grande successo di Lorenzo Musetti contro il classe ’81 Feliciano Lopez. Il talento italiano ha superato lo spagnolo in due set 6-4, 6-3 e accede così al secondo turno dove affronterà il canadese Felix Auger Aliassime.
Vittoria importante anche per Federico Gaio che ha sconfitto per 7-5, 6-3 Benoit Paire. Eliminato invece Caruso sconfitto in un match a senso unico (6-1, 6-2) dall’inglese Cameron Norrie.
In campo proprio ora invece Jannik Sinner che dopo la finale persa a Miami contro Djokovic sta giocando contro il n.78 del ranking, il bielorusso Gerasimov.
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