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RdC – Derby dell’Appennino: il ritorno di Capitan Poli

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Dopo la pesante sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta, il Bologna si prepara ad affrontare la Fiorentina in un derby dell’Appennino che per i rossoblu può essere decisivo: una vittoria domenica pomeriggio infatti chiuderebbe probabilmente il discorso salvezza e permetterebbe al Bologna di terminare la stagione in modo tranquillo. Tuttavia, i diversi infortuni, a cui si è aggiunta la squalifica rimediata da Jerdy Schouten nell’ultima partita, potrebbero complicare la questione. Il centrocampista olandese, che sta vivendo una grande stagione, sarà sostituito dal capitano Andrea Poli, che dopo una stagione difficile vuole cercare di riprendersi il suo posto. Fermato subito dalla rottura del perone rimediata alla seconda giornata di campionato, il centrocampista ex Milan e Inter ha finora raccolto 16 presenze, di cui solamente 4 da titolare, superato nelle gerarchie proprio da Schouten e da Svanberg; inoltre, anche la trattativa per il rinnovo del contratto, che scade il 30 giugno 2022, sembra essersi arenata a causa dell’infortunio. Adesso, però, Poli ha a disposizione questo finale di stagione per decidere il proprio futuro: complici l’infortunio di Nicolas Dominguez che gli ha fatto terminare in anticipo la stagione e la probabile partenza di Mattias Svanberg, sempre più al centro delle voci di mercato, il capitano ha la possibilità di tornare ad avere un ruolo centrale nel progetto del Bologna. 

Sarà dunque un finale di stagione importante per i rossoblu, soprattutto per quanto riguarda il futuro: con altri 9 punti i ragazzi di Mihajlovic eguaglierebbero il risultato della scorsa stagione e magari scalerebbero anche qualche posizione in classifica, aspetto da non sottovalutare soprattutto per quanto riguarda le entrate dai diritti TV e la valutazione dei cartellini dei giocatori. E saranno 5 partite importanti anche per Andrea Poli, che ha l’obiettivo di dimostrare come questa stagione sia stata particolarmente sfortunata e di come possa avere ancora un ruolo fondamentale nel Bologna di oggi e del futuro. 
 
Fonte: Marcello Giordano, da Il Resto del Carlino

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