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Un girone fa: Fiorentina-Bologna, poche emozioni e un punto a testa

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Lo stadio Franchi di Firenze ospita la prima partita del nuovo anno 2021 tra Fiorentina e Bologna, gara che corrisponde alla quindicesima giornata del campionato di Serie A. La Fiorentina si trova quindicesima in classifica ed è reduce da due pareggi e una vittoria schiacciante per 3 a 0 contro la Juventus mentre il Bologna si trova al tredicesimo posto con un punto in più rispetto ai viola e non ottiene una vittoria da cinque partite.

Per continuare la striscia di risultati utili consecutivi, Prandelli schiera il suo collaudato 3-5-2 che vede Dragowski tra i pali; la difesa a tre è composta da Milenkovic, Pezzella e Igor; i cinque di centrocampo sono Caceres, Amrabat, Borja Valero, Castrovilli e Venuti; infine il tandem d’attacco è affidato a Vlahovic e Ribery. Risponde Sinisa Mihajlovic con il suo 4-2-3-1 di riferimento schierando: Da Costa in porta; De Silvestri e Dijks sulle corsie con Tomiyasu e Danilo centrali; in mediana ci sono Schouten e Dominguez; davanti troviamo Palacio con alle sue spalle Barrow, Soriano e il recuperato Orsolini.

Comincia la partita ed entrambe le squadre partono forte in questo derby dell’Appennino. A portarsi subito vicina al gol è la Fiorentina con una bella azione di Ribery dalla fascia sinistra che, con una finta di corpo, salta secco Schouten e si presenta solo davanti a Da Costa; è decisivo poi l’intervento di De Silvestri che devia il tiro del Francese sul palo. Risponde subito il Bologna pochi minuti dopo: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Orsolini e Barrow, vicini, scambiano veloce; l’italiano, ricevuto il passaggio, si accentra dal vertice dell’area alla lunetta e calcia di collo interno una bellissima conclusione che finisce a lato di pochissimi centimetri. Passano i minuti e la partita si gioca con grande equilibrio; entrambe le formazioni attaccano e si difendono azione dopo azione, senza però creare particolari problemi alle retroguardie avversarie. Poco prima dell’intervallo, però, è il Bologna a sfiorare il vantaggio due volte: la prima con Rodrigo Palacio dopo un clamoroso errore di controllo della palla da parte di Pezzella che liscia lo stop e manda l’argentino Palacio indisturbato verso Dragowski; tuttavia il trentanovenne, arrivato a tu per tu con il portiere, gli tira addosso e sbaglia l’occasione di portare in vantaggio la sua squadra; la seconda, invece, ha come protagonista Barrow che, dal vertice sinistro dell’area di rigore, calcio di collo interno verso la porta ma il portiere polacco para senza troppi problemi. Così le squadre vanno negli spogliatoi dopo quarantacinque minuti dove nessuna delle due è riuscita a prevalere sull’altra. Il Bologna ha creato poco mentre la Fiorentina non ha sfruttato l’unico lampo di Ribery al secondo minuto. Adesso i due allenatori avranno occasione di parlare ai propri giocatori per cercare di far sì che offensivamente le due formazioni siano più incisive e concrete.

Riprende la partita e così come nel primo tempo è la Fiorentina a dare il primo squillo: l’azione parte dalla fascia sinistra con Venuti che arriva sul fondo e la gioca su Ribery; il francese aspetta che arrivi Borja Valero a rimorchio e lo serve; il numero 6 della Fiorentina calcia a botta sicura dal limite dell’area una rasoiata a filo d’erba che fa la barba al palo. Trascorrono i minuti e il pareggio sembra accontentare entrambe le squadre che stentano a regalare emozioni al pubblico televisivo. Però, prima del triplice fischio, torna a rendersi pericolosa la Fiorentina con una successione di calci d’angolo nel giro di pochi minuti con protagonista sempre Castrovilli: al primo tentativo il centrocampista, su ribattuta, calcia sopra la traversa; alla seconda occasione, invece, raccoglie palla sempre al limite dell’area e poi con un bel numero supera Svanberg e Soriano ma, di destro, calcia a lato. Con il triplice fischio si spengono le speranze di entrambe le squadre di portare a casa i tre punti. Abbiamo visto sicuramente il Bologna che ha gestito meglio la gara dal punto di vista del possesso palla mentre la Fiorentina ha provato a giocarla con intensità solo nei minuti finali di gara quando il Bologna si trovava in una condizione di difficoltà atletica. Quindi il derby dell’Appennino si chiude in parità con le squadre che si spartiscono il bottino. Si tratta del quarto risultato utile consecutivo per la Fiorentina mentre per il Bologna del quarto pareggio in quattro partite; la squadra di Mihajlovic non vince dalla partita del 22 di novembre, in trasferta, contro la Sampdoria.

Un girone dopo, curiosamente, troviamo ambo le squadre occupare una posizione sopra rispetto a quella che avevano il 3 gennaio: rispettivamente il Bologna dodicesimo con 38 punti e la Fiorentina quattordicesima con 34. La partita di domani sarà molto importante per entrambe le squadre, in primis per la supremazia territoriale poi, soprattutto, per questioni di classifica perché la squadra sconfitta dovrebbe fare i conti con la zona retrocessione. l rossoblù verrebbero risucchiati nella lotta, i viola invece rischierebbero di più visto che già si trovano a soli tre punti dalla terzultima posizione occupata insieme da Benevento, Cagliari e Torino. Domani, in sostanza, sarà vietato sbagliare per non dover incorrere in un pericolo con cui i felsinei, durante l’intero arco della stagione, non hanno mai avuto a che fare grazie alle buone prestazioni offerte anche se non sempre premiate da risultati positivi.

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