Seguici su

Bologna FC

Il Resto del Carlino: Cosa fare con Palacio? Tre buoni motivi per rimanere e Tre per dirsi addio

Pubblicato

il

Come accade ormai ogni anno, quasi da copione, il futuro di Palacio sotto le due Torri è un rebus.

Dopo la tripletta alla Fiorentina, in molti chiedono la sua permanenza a Bologna per un altro anno. Vediamo quali sono le ragioni per cui la dirigenza rossoblù dovrebbe trattenerlo e, quelle invece, per cui dovrebbe mandarlo via.

I MOTIVI PER RIMANERE –Uno così è insostituibile, parla sempre con l’esempio, incide sui giovani con la sua umiltà, si diverte ancora”.

La prima ragione per trattenere il “Trenza” è perché costa poco rispetto a quello che rende in mezzo al campo. Non in termini di goal ma sicuramente, quando c’è lui, la squadra guadagna molto in termini di gioco (Barrow non ha mai convinto da prima punta). La seconda è che per qualsiasi allenatore, avere nello spogliatoio uno come Palacio, è una vera manna: un leader silenzioso che parla con i fatti più che con le parole. Si allena ancora con la passione di un ragazzino e quando può darti una mano lo fa sempre con la massima umiltà. L’ultimo motivo riguarda sicuramente la capacità di incidere sui giovani e farli migliorare: vedi i tre assist di Vignato domenica che a fine partita dà il tutto il merito all’argentino per averli messi a segno. Il Monza di Berlusconi è alla finestra ma sicuramente sarebbe bello ancora vederlo sotto le due Torri. Se è ancora capace di segnare una tripletta a 39 anni chissà che non possa farlo a 40.

I MOTIVI PER ANDARE VIA –Non segna più tanti goal, mal sopporta la panchina e farebbe sempre ombra al centravanti titolare”.

Così come ci sono dei buoni motivi per trattenere Palacio, ce ne sono altrettanti per cui l’argentino e il Bologna farebbero bene a dirsi addio a fine stagione. Il primo è puramente tecnico: se è vero che con il “Trenza” il gioco dei rossoblù è più fluido è innegabile che in queste ultime stagioni i goal messi a segno sono troppo pochi per una prima punta (con la tripletta alla Fiorentina ha interrotto un digiuno che durava da 29 partite). Nei suoi quattro anni sotto le due Torri viaggia alla media goal di 4,5 goal a stagione. La seconda ragione è che Palacio, pur rappresentando un esempio di umiltà e serietà professionale, non sopporta bene la panchina. Questo lo dicono i fatti: quando è subentrato a Barrow a gara in corso ha fatto quasi sempre fatica ad incidere. L’ultimo motivo è che, uno come lui, rischierebbe di fare ombra al centravanti del futuro. Come dice bene Massimo Vitali sul Resto del CarlinoIl Bologna ha il dovere di ringraziare Palacio, ma anche il diritto di formare un centravanti che ne erediti ruolo e peso specifico una volta per tutte”.

Fonte: Massimo Vitali e Doriano Rabotti – Il Resto del Carlino

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *