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Calcio

ESCLUSIVA – Mission Colombia – Fede “The Special Scout” Spada – 27 Feb-

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Mission Colombia: la Copa Libertadores

Eccola la competizione più prestigiosa di tutto il Sud America: la Copa Libertadores.
Ed è anche una ottima occasione per conoscere dirigenti di altri stati, di altri club.
È così al Campin, nell’arco di due giorni si presentano quattro squadre, tre colombiane (Millonarios, Santa Fè, Tolima) e una messicana (Xolos de Tijuana), l’unica ad uscire dallo stadio con i tre punti.
Molti di voi immagino non stiano più capendo niente con tutte ste competizioni: Clausura, Apertura, Torneo Postobon, Copa Postobon, Copa Libertadores.
Una alla volta.
Le squadre di primera Divison giocano la Liga Postobon (sponsor di tutto qua in Colombia) mentre quelle di Segunda il Torneo Postobon.
Contro si affrontano solo nella Copa Postobon, la nostra Coppa Italia, che è divisa in vari gironi da 6, con squadre della stessa regione (qui a Bogotà abbiamo per esempio Millonarios, Santa Fè, Equidad, Bogotà Fc, Expreso Rojo, Llaneros).
La liga Postobon si divide in Apertura e Clausura.
L’Apertura inizia a Febbraio e termina a metà luglio, dalla fine di Luglio a metà Dicembre di disputa la Clausura.
A fine Gennaio si gioca la SuperLiga, tra i campioni di Apertura e quelli di Clausura.
Un mese fa, nel derby tra Millonarios (campione di Clausura) e Santa Fè (campione di Apertura), il Santa Fè ha avuto la meglio vincendo sia andata che ritorno.
È chi può disputare la tanto ambita Coppa Libertadores?
Il campione di Apertura (Santa Fè), il campione di Clausura (Millonarios) e la squadra che nelle due competizioni ha totalizzato più punti (Tolima).
Solo tre pass per la Colombia, come d’altronde tutte le altre nazioni del SudAmerica.
Ovviamente a esclusione di Brasile e Argentina che tengono ben 5 squadre ciascuno nella Libertadores.
Seguire la Copa Libertadores è stata un’altra grande esperienza e non sarà di certo l’ultima.
D’altronde assistere dal Palco d’onore con Presidenti di entrambe le squadre (parlando uno “spagnolo”-arabo) a “el partido” non è mica roba da tutti i giorni!

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