Calcio
The Road To Europe – La favola del Nottingham Forest
THE ROAD TO EUROPE – LA FAVOLA DEL NOTTINGHAM FOREST
Ci fu un tempo in cui il calcio inglese, dominò l‘Europa con campioni fatti in casa che guadagnavano manciate di sterline. Un tempo in cui l’Inghilterra fu divisa da battaglie civili, un tempo in cui avvenne qualcosa di sportivamente straordinario… Il tempo della favola del Nottingham Forest.
Il Nottingham Forest, fondato nel 1865, attraversò, senza brillare, un secolo di calcio inglese. Fino al 1975, quando con la squadra in seconda divisione, venne chiamato sulla panchina un allenatore emergente Brian Clough.
Con i suoi metodi “rivoluzionari”, Clough trasformò una timida squadra di provincia in un team votato all’attacco. I risultati arrivarono subito. Nel 1977 Clough portò il Nottingham, per la prima volta della propria storia, in Prima Divisione.
L’anno successivo, contro tutti i pronostici, la neo promossa vinse addirittura il campionato, dopo un’esaltante testa a testa contro il grande Liverpool di Kevin Keegan. Un vero e proprio miracolo calcistico e una grandissima soddisfazione regalata ai propri tifosi, abituati a ben altri traguardi ed impegnati nelle grandi battaglie sociali del tempo.
Nella stagione successiva, il Nottingham, partecipò per la prima volta alla Coppa dei Campioni. Il sorteggio, però, non fu favorevole. Infatti, agli uomini di Clough, toccò scontrarsi contro i campioni uscenti del Liverpool. La grande rivale del campionato e la squadra che vinse le ultime due edizione della massima competizione europea. I ragazzi della “foresta” vinsero, contro ogni pronostico, 2 a 0 il match di andata. Il ritorno a Liverpool finì a reti inviolate, con il Nottingham incredibilmente vincitore del doppio confronto.
Il Nottingham, nonostante le continue battaglie sindacali dei minatori locali, continuò a viaggiare in coppa a vele spiegate. Prima strapazzò l’AEK di Atene, poi gli svizzeri del Grasshopper che nei precedenti turni eliminarono il Real Madrid.
In semifinale il vero capolavoro dei ragazzi di Clough. I “rossi della foresta” eliminarono, con pieno merito, il Colonia, campione di Germania. Si aprirono così le porte della finale. Un risultato, solo fino a qualche anno prima, straordinario e inimmaginabile.
Il 30 maggio 1979 all’Olimpik Stadium di Monaco di Baviera, andò in scena la finale della Coppa dei Campioni.
Il Nottingam Forest affrontò gli svedesi del Malmoe, con la foga e l’entusiasmo di una squadra che non aveva nulla da perdere.
Il Malmoe si difese strenuamente fino alla fine del primo tempo. A quel punto una bella discesa sulla destra di Robertson fu il preludio per un cross perfetto. Trevor Francis si avventò come un falco sulla palla e di testa, in tuffo, mise alle spalle del portiere svedese.
Il Malmoe non reagì al gol subito e per il Nottingam fu il trionfo.
Il ritorno a casa fu una vera e propria apoteosi di felicità, per un giorno la città e la sua gente, si scrollarono di dosso l’incubo della crisi economica festeggiando per le strade fino a tarda notte.
Non sazi di questa vittoria, i ragazzi di Clough bissarono il successo l’anno successivo. Questa volta in Finale incontrarono l’Amburgo.
Poi, però, arrivarono gli anni 80, anni bui. Gli scioperi e i picchetti dei minatori vennero repressi dal pugno duro di Margaret Tacher, lo spirito di contestazione si disperse. E come se fosse legata da un filo invisibile alle sorti dei suoi tifosi, svanì anche la forza del Nottingham. Per il Forest iniziò una discesa inarrestabile. Niente più Coppe, niente più vittorie. Nel 2005 divenne tristemente la prima squadra Campione d’Europa retrocessa in terza serie e lo stadio del City Ground tornò ad essere il campo di una piccola squadra di provincia, dove un tempo la rabbia e la voglia di emergere, portarono un gruppo di giovani ragazzi ad essere i CAMPIONI.
ALESSANDRO BARBACINI
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