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Storie Olimpiche – Nagano 1998, Deborah Compagnoni da record: terzo oro consecutivo

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Dopo la trionfale edizione di Lillehammer 1994, l’Italia si avvicina all’edizione delle Olimpiadi invernali di Nagano 1998 consapevole che migliorare ulteriormente il bottino del medaglierei sarà molto difficile. Intanto, dopo alcuni anni, l’Italia ha tentato nuovamente di ospitare un’edizione dei Giochi Olimpici Invernali, presentando la candidatura di Aosta, tagliata poi al primo turno di votazioni. Sarà il preludio alla candidatura di Torino per l’edizione 2006.

DEBORAH SUL TETTO DEL MONDO – Dopo Albertville 1992, dove vinse l’oro nel Super-G e Lillehammer 1994 dove l’oro arrivò dalla gara di gigante. Deborah si ripete anche Nagano 1998. Nella gara di gigante la campionessa italiana arriva da grande favorita, insieme alla tedesca Ertl. Entrambe stanno facendo benissimo in Gigante durante la stagione di Coppa, ma Deborah deve difendere il titolo vinto quattro anni prima in Norvegia. Il 20 febbraio è il giorno della gara, l’attesa per Deborah è tanta e la fuoriclasse azzurra ripaga subito le aspettative.
Nella prima manche è perfetta: rifila quasi un secondo alla seconda classificata la francese Lefranc-Duvillard, mentre tutte le altre, compresa Martina Ertl sono ad oltre un secondo di distacco. La seconda manche conferma il risultato della prima, Deborah è ancora la migliore e alla fine il suo vantaggio sarà abissale: 1”80 su Alexandra Meissnitzer, austriaca che dominerà la stagione successiva, vincendo anche la coppa del mondo di specialità di Gigante, 2”02 alla svizzera Seizinger. Solo quarta Martina Ertl, rivale e poi vincitrice della Coppa del Mondo di specialità proprio nel 1998.
Con l’oro nello slalom gigante, Deborah è diventata la prima atleta a vincere tre ori in tre Olimpiadi consecutive nello sci alpino. Un’impresa incredibile, che a Nagano ha coronato con un argento nello slalom speciale ad un soffio dall’oro di Hilde Gerg, sorprendentemente prima, pur essendo una specialista soprattutto del Super-G.

GLI ALTRI AZZURRI – Pur dimezzato, il medagliere dell’Italia a Nagano, racconta una spedizione in grado di regalare grandi gioie allo sport azzurro. Dopo le 20 medaglie, di cui 7 d’oro, di Lillehammer l’Italia si porta a casa 10 medaglia: 2 ori, 6 argenti e 2 bronzi.
Oltre all’oro della Compagnoni, arriva l’oro anche dal bob a due maschile con l’equipaggio formato da Gunther Huber e Antonio Tartaglia. Tra gli argenti ci sono: la staffetta 4x10km maschile, reduce dal clamoroso oro di Lillehammer, Armin Zoeggler col suo slittino che regalerà ancora incredibili emozioni, Stefania Belmondo nella 30km a tecnica libera, Pieralberto Carrara nella 20km di biathlon e Thomas Prugger nello slalom gigante di snowboard.
I due bronzi arrivarono entrambi dallo sci di fondo: uno da Silvio Fauner, già ultimo frazionista della staffetta, che arrivò terzo nella 30km maschile a tecnica libera, mentre l’altro firmato dalla staffetta femminile 4x5km confermando il terzo posto di 4 anni prima.

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