Calcio
The Road To SudAmerica – El Superclasico
The road to SudAmerica (special edition) – Il Superclàsico
“Capitano Kirk, sono pronto per il teletrasporto”…. “Vai Scott, portami in Argentina!!! “
In Argentina, terra dal fascino incredibile, il calcio è una delle principali componenti della vita quotidiana. Qui si respira calcio ogni giorno, soprattutto alla vigilia di una partita, il Superclàsico.
Superclásico è il nome usato per indicare il match tra le due principali squadre di Buenos Aires il Boca Juniors e River Plate.
I due club hanno entrambi origini a La Boca, la zona di lavoro classe portuale di Buenos Aires, con il River fondato nel 1901 e il Boca nel 1905. Tuttavia, dopo qualche anno, il River si trasferì, come sede sociale, al quartiere benestante di Núñez, nel nord della città, nel 1925. Da allora, il Boca Juniors. è stato conosciuto come il club della classe operaia argentina o Casa del Popolo, con molti tifosi del Boca provenienti dalla locale comunità italiana. I Supporters del Boca sono in realtà conosciuti anche come i “Xeneizes “(Genovesi). Per contro, al River Plate fu dato il soprannome, Los Millonarios (i milionari), con una base di appoggio apparentemente di classe superiore.
Il primo superclàsico, un amichevole, fu giocata il 2 agosto 1908, qui il Boca prevalse 2-1.
Il superclasico è particolarmente noto anche per la passione dei tifosi, Un famoso inviato della BBC inglese, descrisse il prepartita come “un mare di bandiere colorate, urla e ruggiti, canti, balli e senza fine fuochi d’artificio”. Entrambi i gruppi di tifosi cantano canti appassionati volti ai rivali, spesso basato su melodie di rock popolari.
Tifosi del Boca definiscono i rivali come i “gallinas” (polli), sostenendo la mancanza di coraggio dei giocatori del River. Nonostante che, il loro club risalga le sue radici a La Boca, i fan del River si riferiscono ai loro rivali come los chanchitos (porcellini), sostenendo che il loro stadio, La Bombonera, sia situato nella zona meno abbienti di Buenos Aires,
La rivalità tra i due club può colpire anche i giocatori, in particolare quelli che si sono trasferiti tra le due compagini. Il primo fu Cataldo Spitale. Lasciò il Boca nel 1933 e, due anni dopo, firmò per i gli storici “nemici”. Oscar Ruggeri, che si trasferì dal River al Boca nel 1985, disse: “Non è una situazione facile. Posso dirvi che, da un lato sei considerato come un traditore e dall’altro, non hai la completa fiducia dei tuoi nuovi tifosi. C’è bisogno di tempo per adattarsi e bisogna avere un carattere forte per convincere la gente.” Alcuni giocatori si spinsero, addirittura ad affermare che non avrebbero mai indossato la casacca rivale. Come l’uruguaiano Enzo Francescoli, Mentre Diego Maradona, durante la sua permanenza all’ Argentinos Juniors, rifiutò il trasferimento al River, affermando che il suo sogno era quello di giocare per il Boca. Sogno che si concretizzò qualche anno più tardi.
Le due squadre furono anche però protagoniste in maniera decisamente drammatica del peggior incidente della storia calcistica argentina: il 23 giungo 1968, al Monumental 71 tifosi morirono schiacciati nei pressi del cancello 12 e oltre 150 persone rimasero ferite. L’età media dei deceduti era bassissima, circa 19 anni. La tragedia è nota, infatti, come ”Tragedia del cancello 12” e da quel momento i cancelli furono chiamati con delle lettere e non più con dei numeri.
Il 26 giugno, 2011 sarà per sempre una data storica per questa partita, infatti, a causa della retrocessione del River Plate in seconda divisione, fu interrotta per un anno la consecutività del “superclasico”. Ripresa, l’anno successivo, con la pronta promozione dei Bianco-Rossi in Prima Divisione.
Per comprendere l’atmosfera unica di questa partita consiglio di gustare questo video:
ALESSANDRO BARBACINI
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