Bologna FC
Calendario simmetrico, asimmetrico, facile o difficile? Cosa aspetta il Bologna?
E così, in un campionato che dovrebbe rinnovarsi per svariate motivazioni (costi insostenibili, rilancio delle giovanili, appeal internazionale più basso del passato, ecc.) viene inserita l’asimmetria del calendario. La domanda in effetti sorge spontanea: perché?
La risposta più plausibile è perché lo fanno campionati più seguiti e spettacolari del nostro. Sostenere che sia questo uno dei punti che li rende più divertenti, è tutto da provare. Allo stesso modo però, riesce complicato capire perché ci siano critiche su questa nuova formula che in realtà non spariglia troppo le carte se non a chi deve stampare quei piccoli calendarietti da tasca, che ora occuperanno più spazio visto che non basterà mettere diciannove partite con due date a fianco.
Simmetrico o Asimmetrico, a noi cambia qualcosa?
Detto questo, come tifosi e/o osservatori del campionato, le cose oggettivamente non cambiano. Non cambiano perché non si può sapere come sarebbe uscito un calendario simmetrico e perché, banalità che però coincide con la realtà, si devono incontrare tutte le squadre.
Certo, è meglio incontrarle quando sono in forma precaria o quando hanno anche altri impegni. Problema: come si può saperlo a metà Luglio? Come possiamo sapere ad esempio se a fine stagione il Genoa sarà tranquillo o meno? Come possiamo sapere se sarebbe stato meglio incontrare il Sassuolo rispetto al Grifone? E come sarà messo in classifica il Venezia? O ancora, la Juventus sarà ancora in Champions? E anche se fosse, non avrebbe comunque la forza per batterci visto come abbiamo giocato nell’1-4 della scorsa stagione?
E’ difficile oggi, a metà Luglio, sapere cosa sarà meglio tra otto/nove mesi. E allora, simmetrico o asimmetrico sposta poco. Comunque venga deciso il calendario, solo in corso d’opera si potrà capire se si affronterà qualcuno nel momento migliore o in quello peggiore.
Il calendario del Bologna: facile o difficile?
Diverso è cercare di fare valutazioni sulle prime e sulle ultime di campionato, anche se pure in questo caso, non è tutto così lineare. Leggendo i commenti su internet, ed anche alcuni riportati oggi su Più Stadio, risulta complicato anche capire che tipo di calendario abbia il Bologna. E’ facile o difficile? Per buona parte delle partite le opinioni possono essere discordanti. Prendiamo in esame solo le prime quattro e le ultime sei partite, per farci un’idea.
Di certo non sarà facile la fine, con quattro trasferte nelle ultime sei partite, tra cui Roma e Juventus da affrontare in trasferta, con il Venezia che possiamo ipotizzare in lotta per la salvezza (ma non è detto) e con un Bologna che nelle ultime due stagioni nelle ultime sei gare ha vinto solo una partita (in casa contro il Lecce).
Che dire invece dell’inizio? Qualcuno lo vede in salita, altri invece lo vedono tutto sommato fattibile. Alla prima ospiteremo la Salernitana, una neo promossa che avrà una grande carica. Si, ma è meglio affrontarla in casa che in trasferta, e visto che la rosa campana non sembra ancora del tutto definita, non è forse meglio incontrarla subito? Lo scopriremo.
L’Atalanta alla seconda giornata è oggettivamente una partita complicata. Ma bisogna segnalare le formazioni di Gasperini a volte iniziano lentamente, concedono qualche punto in più rispetto al proseguo della stagione.
Tra Verona e Inter ovviamente la prima risulta più semplice, ma per entrambe le gare vale un discorso simile: sono due formazioni che hanno cambiato allenatore. Incontrarle a inizio settembre potrebbe voler dire affrontarle in un momento di rodaggio di alcuni movimenti. Se per l’Inter questo può contare meno, non è così per gli scaligeri, che passando dalla guida di Juric a quella di Di Francesco, vedranno il proprio tipo di gioco completamente modificato.
Quindi, mentre la fine del campionato sarà quasi certamente complicata vista la nostra difficoltà a fare punti nelle ultime gare, specie se siamo già in una posizione tranquilla, l’inizio invece è tutto da giocare, perché sebbene ci siano partite potenzialmente difficili (ma ormai quali non lo sono?) non è detto che l’inizio della stagione non sia il momento migliore per affrontarle. Senza contare che alcuni giocatori avranno iniziato il ritiro in ritardo causa Europei, Copa America e Olimpiadi.
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