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Pop&Sport – Gli Agnelli e Armani insieme per creare un conglomerato del lusso Made in Italy (forse)

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La famiglia Agnelli, proprietaria di Fiat, Juventus e Ferrari, vorrebbe espandere il suo dominio nel mondo del Made in Italy: si tratta di rumors che vedono come protagonisti John Elkann e il Re del lusso italiano Armani. Gli Agnelli, tramite Exor o direttamente con la Ferrari, avrebbero il desiderio di diventare azionisti, anche se di minoranza, dell’azienda di moda con l’intento di creare un conglomerato del lusso che ha così, come due colonne portanti, Armani e il cavallino rampante. 

Secondo quanto detto da Nicola Boari, Chief Brand Diversification Officer di Ferrari, in Business of Fashion (e riportato da NSS magazine) il Cavallino vorrebbe ridurre le vendite complessive dei prodotti branded, che erano più vicini ai souvenir per fan del marchio che al lusso rappresentato nel campo automotive, aumentandone la redditività. L’idea sarebbe quella di farli arrivare a rappresentare il 10% del profitto operativo di Ferrari nei prossimi 7-10 anni, ma per farlo l’azienda dovrà portare i prodotti extra-automotive sullo stesso piano qualitativo delle sue automobili. Da qui l’idea di entrare nel settore del vestiario di lusso: “La moda è un ottimo modo per raggiungere un pubblico più ampio e rendere il marchio rilevante per lo stile di vita delle persone. Ma la qualità dei prodotti deve allinearsi ai nostri valori”. 

Chi ha avuto il compito di disegnare la collezione, ormai uscita più di un mese fa, è Rocco Iannone, non a caso l’ex-direttore del menswear di Giorgio Armani. Iannone è considerato nel mondo della moda un designer che è sì addestrato nel campo della grande tradizione sartoriale italiana, ma la cui creatività riesce a porsi come mezzo di comunicazione fra moda e gli ambiti culturali che si vogliono riportare (in questo caso la cultura del design di Maranello). 

Se, da una parte, la Ferrari vuole entrare nel mondo della moda, Armani si mostrato interessato ad entrare nel mondo dello sport: il Signore della sartoria italiana aggiungerà nel suo portfolio, insieme alle divise di rappresentanza degli atleti CONI e FIGC e le divise di gioco del Napoli (leggi qui l’articolo), anche il Motorsport, diventando il primo a vestire non solo i piloti, ma anche l’intera scuderia.

I rumors, riportati anche da Il Sole 24 Ore, portano alla luce un progetto che si nasconderebbe dietro la difficile questione della successione dell’impero del lusso. Giorgio Armani, che a 87 anni non ha ancora designato un erede per il suo impero multimiliardario, di recente ha dichiarato che potrebbe essere aperto all’idea di una partnership con un’azienda italiana. Questa dichiarazione ha stimolato molte discussioni a riguardo di una nascita di un conglomerato del lusso del Made in Italy, scaturite dal fatto che il nipote di Armani, Andrea Camerana, è imparentato alla lontana proprio con la dinastia Agnelli.
Nonostante ciò, né le aziende e né i loro founder hanno rilasciato dichiarazioni a riguardo, ma solo un impaziente silenzio. 

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