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Il Resto del Carlino – Sabatini aspetta Saputo per discutere il rinnovo

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Sull’operazione che ha portato Arnautovic a vestire la maglia a strisce rossoblù è impressa indelebile la firma di Walter Sabatini. Quando a gennaio Danijel, il fratello di Marko che ne cura gli interessi, sondò il terreno italiano in cerca di una sistemazione gradita al proprio assistito, la prima mano che strinse fu quella del direttore dell’area tecnica del Bologna. L’attaccante austriaco è il primo vero colpo di Sabatini da quando è alle dipendenze di Saputo. Per capire quanto il direttore senta propria l’operazione basta rileggere le parole spese dopo l’ottavo di finale che ha visto l’Italia trionfare sull’Austria. Prima della grande gioia afferrata nei supplementari, il VAR ha risparmiato gli Azzurri annullando proprio una rete di Arnautovic per fuorigioco. I pochi istanti di vita del vantaggio austriaco sono bastati al centravanti per portare la mano all’orecchio e zittire i tifosi italiani con cui si era beccato per più di un’ora. Mentre infuriava la polemica per il gesto dell’attaccante, da mesi accostato al Bologna, Sabatini ne ha esaltato il temperamento in un’intervista rilasciata al Messaggero: “è un rissaiolo e a me i rissaioli piacciono”. Morale: è un mio uomo, so benissimo cosa compro.

Per quanto il colpo Arnautovic sia una affermazione dell’esperienza nel condurre le trattative e della voglia di lasciare un segno di Sabatini, un solo colpo in tre anni di mandato è decisamente troppo poco. Non perché il dirigente di Montreal e Bologna non abbia una lunga lista di nomi da cui attingere per rinforzare la rosa, ma per le condizioni difficili che hanno contraddistinto le ultime sessioni di mercato, fatte di obiettivi prestabiliti, conti da far quadrare e crisi economica portata dal Covid. Alla limitata disponibilità di autonomia in materia di scelta dei calciatori avuta nelle ultime stagioni si aggiunge la divergenza sulla gestione mediatica dell’arrivo di Arnautovic in città. La trattativa si è dilungata per mesi a causa delle difficoltà nello scioglimento del contratto che legava l’attaccante allo Shangai anche per la prossima stagione. Ci sono volute tutte le abilità degli uomini mercato rossoblù per ottenere il via libera dalla Cina, con inclusa clausola di segretezza fino alle firme sui contratti. Per questo Sabatini non ha gradito il clamore attorno all’arrivo del giocatore, che avrebbe potuto compromettere il lavoro di mesi.

Per tali motivi la scadenza del contratto che lega il dirigente alla Free 2 Holding di Joey Saputo prevista per il prossimo 31 agosto non si può considerare soltanto una formalità. I rapporti fra le parti sono ottimi e l’operazione appena condotta in porto testimonia come Sabatini sia motivato e abbia voglia di lasciare il proprio marchio sulla costruzione della squadra. Ma le parti devono parlarsi. È necessario un confronto onesto fra il presidente ed il proprio braccio destro prima di decidere il futuro. L’occasione arriverà con il concludersi dell’estate: il patron è atteso in Italia per l’inizio della nuova stagione. È naturale attendersi la fumata per l’inizio di settembre, quando il Conclave si riunirà negli uffici di Casteldebole. Il mercato intanto non aspetta nessuno e, nell’attesa di conoscere il colore delle ceneri, il direttore dovrà preoccuparsi di condurre altre operazioni come quella che ha esaltato i tifosi nelle ultime ore: Mihajlovic aspetta un’altra punta, un centrocampista ed un centrale. C’è l’opportunità per lasciare la propria firma. In chiave futuro è già buon segno.

Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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