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Il Resto del Carlino — Dieci milioni dagli esuberi per dare l’assalto a Theate

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Dopo una partenza a rilento, dovuta anche alle competizioni internazionali che hanno occupato l’inizio dell’estate, il calciomercato è entrato nel vivo. Le cessioni di Lukaku, Hakimi, Kane, Zapata e Romero stanno iniettando ingenti somme di denaro nel finora contratto motore delle trattative. Il movimento di simili capitali e lo spostamento di giocatori così importanti che andranno sostituiti, può concretamente rappresentare la fatidica spinta alla prima tessera del domino dei trasferimenti.
 
Finora nessun club si è avvicinato alle richieste avanzate dal Bologna per i suoi pezzi più pregiati. Per Takehiro Tomiyasu rimbalzano voci dall’Inghilterra che vedrebbero il Tottenham pronto a mettere sul piatto 20 milioni di sterline, al cambio attuale 23,5 milioni di euro. La dirigenza rossoblù è ancora irremovibile e pare non voler scendere sotto la soglia dei 25. Per assicurarsi il cartellino di Riccardo Orsolini ne occorrono invece una ventina, al momento più di quanto i club di Serie A interessati siano stati disposti ad offrire. Nel caso arrivassero offerte concrete, anche leggermente al ribasso rispetto alla domanda rossoblù — in linea con il meccanismo delle trattative, la società potrebbe valutare di monetizzare cedendo uno dei propri gioielli, per reinvestirli nel nome in testa alle preferenze di Sinisa Mihajlovic per rinforzare la difesa.
 
Arthur Theate è promesso sposo del Bologna: vi è già un’intesa di massima per il cartellino con l’Ostenda, sulla base di 6,5 milioni di euro più bonus. Il club belga ha concesso una decina di giorni agli uomini mercato rossoblù per formulare un’offerta ufficiale che metta nero su bianco i termini dell’accordo raggiunti in via informale e che sancisca il trasferimento del ragazzo. Allo scadere di questa finestra di tempo, la società fiamminga si riterrà libera di ascoltare offerte da parte di altre squadre. Per questo motivo a Casteldebole c’è l’urgenza di racimolare il tesoretto necessario per sferrare l’assalto decisivo al difensore belga.
 
La strategia delineata dalla squadra mercato prevede di allestire la somma necessaria monetizzando dalle cessioni di diversi giocatori in esubero, l’anno scorso ai margini della rosa o al rientro dal prestito.
A questa ultima categoria si iscrivono Stefano Denswil e Diego Falcinelli. Il centrale olandese, che all’occorrenza sa disimpegnarsi anche sulla corsia di sinistra, è rientrato in città dopo l’annata al Bruges e vanta ancora un discreto mercato; non mancano offerte per lui dall’Eredivise o dalla Pro League belga. Lo scoglio principale che impedisce all’operazione di andare in porto è costituito dallo stipendio che il giocatore percepisce dal Bologna: 750 mila euro al netto delle imposte. Una cifra decisamente elevata, che a quelle latitudini ben poche società possono permettersi.
 
Falcinelli invece rientra dal prestito alla Stella Rossa, dove è stato grande protagonista della stagione coronata dalla vittoria dello scudetto e della coppa nazionale. Le 13 reti messe a segno nell’arco del campionato avevano convinto la società serba a versare i 2,5 milioni necessari per trattenerlo a Belgrado. Il giocatore ha però rifiutato il trasferimento a titolo definitivo e rimane alla finestra in attesa di una chiamata dall’Italia. Il sogno sarebbe la Serie A, ma al momento le squadre più forti su di lui appaiono essere Brescia e Crotone. Per il ritorno in Calabria si dovrebbe tuttavia attendere l’uscita di Simy e Messias. Anche nel suo caso il problema è rappresentato dall’ingaggio: 900 mila euro netti sono completamente fuori dalle disponibilità di qualunque società di Serie B.
 
Guadagnano ancora di più altri due esuberi della rosa, che hanno trascorso l’ultima stagione fra la panchina e l’infermiera. Gary Medel percepisce 1,6 milioni di euro, andando a pesare al lordo delle tasse quasi tre milioni sul bilancio rossoblù. Il giocatore spera ancora in una chiamata dalla Spagna, il paese di origine della moglie, ma sulle sue tracce si muovono principalmente società sudamericane. In testa c’è il Boca Juniors, che può offrire a Medel un blasone inarrivabile per qualunque altra concorrente. La società di Buenos Aires sarebbe pronta ad accontentare il cileno, offrendogli anche la possibilità di mettersi in luce in vista del prossimo Mondiale, a patto che il Bologna lo liberi a parametro zero.
L’altro sudamericano in uscita è Federico Santander. Il Ropero è scivolato in fondo alle preferenze dell’allenatore già all’inizio della scorsa stagione, e in quest’annata costellata da problemi fisici non è riuscito a scalare le gerarchie. A limitare le possibili pretendenti c’è il milione a stagione che il Bologna garantisce al paraguaiano. Il proprio procuratore sta sondando il mercato turco in cerca di una società disposta a venire incontro alle richieste economiche del calciatore, che dal canto suo sarebbe disposto a giocarsi le proprie carte al Bologna anche nella prossima stagione. Gli arrivi di Marko Arnautovic e Sidney Van Hooijdonk sembrano aver chiuso del tutto questa possibilità.
La coppia Bigon-Sabatini sta lavorando in queste ore per sbloccare almeno alcune di queste situazioni che al momento tengono immobilizzato un capitale di 10 milioni di euro, proveniente soltanto dal potenziale risparmio sugli ingaggi dei calciatori sul mercato. Il tempo è il fattore determinante per due motivazioni fondamentali. L’ultimatum dell’Ostenda per mantenere la priorità su Theate scadrà dopo Ferragosto; appena la settimana successiva sarà ai nastri di partenza la nuova stagione di Serie A. Ci sono ancora numerose operazioni da sistemare, calciatori da collocare in uscita e qualche rinforzo da aggiungere a disposizione di Sinisa. Ma d’altronde il mercato è come se fosse appena iniziato.
 
Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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