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Bologna – I numeri per raggiungere l’Europa

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Nella Serie A, ormai da vari anni, si sente parlare delle famigerate Sette Sorelle. Queste sorelle, al netto di un avvicendamento, l’Atalanta al posto della Fiorentina, sono costantemente al vertice del calcio italiano. Possiamo quindi definire i 6 club sempre presenti, come l’élite del calcio moderno italiano, andando in ordine prettamente alfabetico troviamo: Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli e Roma.

Ma cosa permette a questi club, di occupare con costanza i vertici? Oltre ad investimenti importanti, i 6 club sono accumunati dal monte ingaggi, il quale, in media supera di quasi il 100% il monte ingaggi delle dirette inseguitrici.  

Facciamo un esempio, nella Serie A 20/21 la settima classificata è stata la Roma, che con i suoi 62 punti si è garantita l’accesso alla UEFA Conference League. La diretta avversaria dei giallorossi, il Sassuolo, pur essendo arrivata a pari punti, aveva un punto di partenza ben diverso. Il club capitolino aveva infatti un budget di 112 milioni, i neroverdi di appena 35 milioni. Il Sassuolo insieme all’Atalanta rappresentano le due eccezioni ad un trend abbastanza costante, più il monte stipendi è alto, migliore sarà la classifica finale della squadra. Per quanto questa possa essere un’osservazione scontata può aiutare a far capire quanto siano realistiche le ambizioni.

Negli ultimi due anni, la media degli ingaggi delle squadre che hanno poi avuto accesso in Europa, è rimasta pressoché invariata: 116,8 nell’ultima stagione e 118,3 in quella precedente. L’impatto del Covid-19, in questa speciale categoria, è stato di appena 1,5 milioni. Focalizzandoci sulle prime 7 della classe, si può vedere come la media dei punti corrisponda a 74,1 due stagioni fa e 76,1 nell’ultima. Questo porta una media di 1,6 ed 1,5 milioni di euro spesi per ogni punto in classifica. In altre parole, per andare in Europa nella stagione 2020/2021, una squadra ha dovuto spendere 1,5 milioni per ogni punto in classifica.

Ma quanti punti esattamente servono per andare in Europa? Nelle ultime 5 stagioni, la settima in classifica, ovvero l’ultima squadra ad andare in Europa, ha terminato la stagione con 62 punti per 3 volte, 60 1 volta e 59 1 volta. In media quindi per andare in Europa servono 61 punti. Sapendo che le prime 7 della classe spendono 1 milione e mezzo di euro per punto. Per andare in Europa serve quanto meno un monte ingaggi da 93 milioni e mezzo.

Per raggiungere questo obiettivo il Bologna dovrebbe passare dai 47 milioni dell’annata passata, ai sopracitati 93. Un incremento praticamente del 100 per cento. Certo i rossoblù potrebbero cercare di adottare lo stesso modello di Atalanta e Sassuolo, modello che la dirigenza canadese ha cercato di applicare già negli ultimi anni. Il puntare sui giovani ha certamente portato un incremento nel valore della squadra, con i giocatori di punta che hanno raggiunto valutazioni superiori ai 20 milioni di euro. Sotto i dettami del Fair Play finanziario sono molte le squadre in Italia che stanno cercando di seguire le orme di Atalanta e Sassuolo: Fiorentina, Torino, Cagliari, Sampdoria, stanno tutte cercando di puntare sul modello verde per puntare alle parti più alte della classifica. Il Bologna al momento ha un dei monte ingaggi più alti, il 10 in totale, che lo posiziona comunque in una situazione di tranquillità. Riuscirà il Bologna ad applicare a pieno il modello verde, che punta sui giovani, ed arrivare in Europa grazie ad esso, o dovrà puntare all’aumento del monte ingaggi?

 

 

 

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