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L’altro spogliatoio: l’Atalanta di Gian Piero Gasperini

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Seconda giornata di campionato per il Bologna. Dopo la rimonta con la coriacea Salernitana di Fabrizio Castori, Sinisa Mihajlovic e i suoi fanno visita all’Atalanta al Gewiss Stadium. Lo scorso anno la sfida di Bergamo era terminata 5-0 per i nerazzurri, con il Bologna combattivo nella prima parte di gara, ma ridotto in 10 uomini all’inizio della ripresa per l’espulsione di Schouten.

TATTICA – L’Atalanta ha mostrato problemi a livello tattico e di ritmo contro il Torino. Squadra che, con Ivan Juric, adotta uno stile di gioco molto simile alla formazione di Gasperini. 3-4-1-2 o 3-4-2-1, aggressione uomo contro uomo, difesa a tre e esterni di centrocampo inesauribili che si inseriscono con puntualità in avanti. La difesa nerazzurra aggredisce gli attaccanti avversari, non lasciando che questi ultimi si possano girare e puntare direttamente la porta. Tuttavia, alla retroguardia dei bergamaschi mancheranno la solita protezione. Il rientro di Freuler è sicuramente molto importante per la fase di non possesso della Dea, tuttavia, l’assenza di De Roon potrebbe creare qualche scompenso alla difesa di Gasperini. Nella zona tra le linee di centrocampo e difesa sarà importantissimo per i rossoblù trovare o Arnautovic o Vignato. I due giocatori di maggiore qualità offensiva dovranno ricevere negli spazi che inevitabilmente l’assenza di De Roon concederà per accelerare l’azione offensiva.  

ATTCCO – Le abilità dei vari Muriel, Malinovskyi, Ilicic e Miranchuk, quest’anno in rampa di lancio verso la definitiva esplosione, sono ormai note e la loro qualità potrebbe fare la differenza nel corso del match. La squadra di Gasperini però è cresciuta e ha diversi armi offensive da sfruttare. Uno dei problemi che l’Atalanta potrebbe creare al Bologna sarà infatti la superiorità numerica sulle fasce. I trequartisti nerazzurri, infatti, svariano e si allargano creando puntualmente la superiorità numerica sulle fasce. L’eventuale cross viene spesso indirizzato sull’altro palo dove a chiudere l’azione sarà l’attaccante, uno dei centrocampisti o l’altro esterno.
L’altra arma che potrebbe fare male al Bologna sono i movimenti dei trequartisti atalantini alle spalle dei mediani rossoblù: lavoro extra per Svanberg e Dominguez (la coppia più accreditata vista l’assenza di Schouten), i quali dovranno farsi valere soprattutto in copertura.

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