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Top&Flop di Atalanta-Bologna – Medel e Freuler sontuosi, da rivedere Sansone e Miranchuk

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Sontuosa prestazione del Bologna che, nella seconda giornata di campionato, tiene botta e strappa un punto prezioso all’Atalanta, fermata sullo 0-0 al “Gewiss Stadium”.

TOP – Una gara giocata in maniera intelligente dai ragazzi di Sinisa Mihajlovic: proprio al tecnico serbo vanno grossi meriti. Partita preparata nel miglior modo possibile nonostante le pesanti assenze: a Sinisa il grande merito di aver bloccato le offensive orobiche, con gli attaccanti della Dea che spesso si sono trovati imbavagliati nella difesa rossoblù. Reparto arretrato magistralmente guidato da Gary Medel: il cileno, sempre al centro di diverse voci di mercato (su di lui c’è l’Elche), tira fuori dal cilindro una grande partita e dimostra ancora una volta di poter essere importante per i meccanismi tattici di Mihajlovic. Dall’altra parte, il migliore in campo è stato sicuramente Remo Freuler: nell’esordio stagionale dell’Atalanta, lo svizzero era assente e la sua mancanza si è notata. Contro il Bologna è tornato in campo e la sua presenza è stata fondamentale per il gioco atalantino: tempismo, Freuler è il metronomo perfetto per la squadra di Gasperini. Bravo con i piedi, il centrocampista è stato decisivo anche sul lato caratteriale: quasi nessuna sbavatura, ha diretto magistralmente un centrocampo che ha un bisogno disperato di un calciatore come lui.

TOP – Mihajlovic, Medel, Freuler

FLOP – Difficile scegliere i “peggiori” in una partita giocata al massimo da entrambe le squadre. C’è però qualcuno che ha retto meno i ritmi della gara: Riccardo Orsolini e Nicola Sansone. Il loro compito è chiaro e non dev’essere un enigma: impensierire le difese avversarie, svolgere il ruolo che dovrebbe essere proprio di un qualunque calciatore offensivo. I due, nella gara del “Gewiss”, sono stati poco incisivi sotto porta: merito della tenuta difensiva dell’Atalanta ma anche demerito loro: a tratti molli, deboli, poco aggressivi dentro l’area di rigore. Stanchi nella ripresa, devono ancora entrare in condizione: le potenzialità ci sono, sono note a tutti, ora però è arrivato il tempo di metterle in atto. Lo stesso vale per Miranchuk, anche se per lui c’è la discriminante del tempo, essendo entrato a poco più di un quarto d’ora dalla fine: l’ucraino non sfrutta al massimo il minutaggio che gli ha concesso Gasperini, non ha avuto il giusto impatto sulla gara e non si è mai reso pericoloso. 

FLOP – Orsolini, Sansone, Miranchuk

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