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La Bottega dei Talenti – Lorenzo Lucca

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È stata un’estate trionfale per l’Italia del calcio. La Nazionale guidata da Roberto Mancini si è laureata Campione d’Europa dopo 53 anni e a 15 anni dal trionfo Mondiale in Germania. Una vittoria del gruppo, più che dei singoli. Gli Azzurri hanno sopperito ad alcune mancanze grazie ad un ottimo gioco corale, coronando la manifestazione con la vittoria di Wembley, che con un po’ di fortuna sarebbe potuta arrivare anche durante i 90’.

Uno dei problemi mostrati dalla squadra azzurra è la mancanza di un centravanti di peso, che sia in grado di giocare con la squadra, ma anche di finalizzare la manovra. Una difficoltà emersa in maniera evidente anche nel corso delle ultime apparizioni di questo settembre, in occasione delle partite di qualificazione al prossimo Mondiale, in particolare contro Bulgaria e Svizzera, terminate in pareggio a 1-1 e 0-0, più per demerito dell’Italia di fronte alla porte, che per merito degli avversari.

Nelle ultime settimane nei campionati professionistici italiani si stanno facendo largo diversi giovani attaccanti, i quali potrebbero diventare i futuri bomber della Nazionale. Raspadori su tutti, ma anche Kean appena tornato alla Juventus dopo la grande stagione col PSG. Dietro questi nomi più famosi, sta emergendo un nome molto forte, quello di Lorenzo Lucca, centravanti, classe 2000, del Pisa, protagonista dello sfavillante inizio di stagione dei toscani primi in Serie B, a punteggio pieno: 15 punti in 5 partite.

Conosciamo meglio questa nuova speranza del calcio italiano.

Lorenzo Lucca nasce a Moncalieri, in provincia di Torino, il 10 settembre 2000. Inizia a giocare a calcio molto presto e già da bambino gioca nel settore giovanile del Torino. Qui, tuttavia, il suo talento non emerge. Successivamente si trasferisce prima nel Chieri, società della provincia di Torino.

La prima svolta della carriera arriva nel 2016, quando deluso dalle precedenti esperienze decide di scendere di categoria, e unirsi all’Atletico Torino. Qui, con un direttore sportivo che lo apprezza, Mario Goglia. Una scelta giusta perché nell’ambiente della piccola società torinese Lorenzo cresce. Lo conferma anche il padre, Federico, che a calcio a giocato seppur a basso livello: “Se in un ambiente non ti vedono, non vuol dire che non sei valido, bisogna trovare il posto giusto e persone che ti stimano. Solo a quel punto si può essere aiutati a sviluppare al meglio le proprie capacità”. Così Lorenzo si afferma all’Atletico Torino, si prende alcune rivincite come la tripletta rifilata al Chieri che lo aveva lasciato andare via, senza mai aver creduto in lui. In gol a 16 anni, all’esordio in Promozione con la prima squadra, Lorenzo si ricostruisce la carriera dai dilettanti.

Nel 2017, fu lo stesso Goglia, ingaggiato dal Vicenza, a portare Lucca in biancorosso. Con la formazione vicentina esordì in Serie C, disputando un totale 3 partite. L’anno successivo, il Vicenza  decise di non puntare sul talento del centravanti di Moncalieri. Lorenzo tornò al Torino, che per permettergli di trovare più spazio lo mandò in prestito al Brescia.

Nel campionato di Primavera 2a del 2018/19, Lucca gioca 18 volte, segnando 16 reti. Nonostante le ottime prestazioni e le referenze degli stessi osservatori delle Rondinelle, il Presidente Avellino in persona decide di non puntare sul piemontese che fa così ritorno al Toro.

Nella stagione “del covid “, 19/20, passa la prima metà al Torino, aggregato alla formazione primavera. Qui gioca appena 8 volte nel torneo di Primavera 1. Trova anche l’occasione di segnare due reti, ma a gennaio arriva la seconda è definitiva svolta della carriera.

Ad acquistarlo è il Palermo, in Serie D. Con la formazione rosanero gioca appena 3 volte, ma trova il gol nella partita d’esordio contro il Biancavilla. Il rinato Palermo ottiene la promozione nonostante lo stop per il covid. Nella stagione passata con il Palermo disputa dunque il Campionato di Serie C, girone C. Dopo un periodo iniziale caratterizzato da uno scarso minutaggio, Lucca si sblocca e a fine campionato conterà 27 presenze e 13 reti.

In estate, dopo l’ottima stagione a Palermo, decide di puntare su di lui il Pisa del neo DS Claudio Chiellini, fratello del capitàni della Nazionale. I nerazzurri toscani lo acquistano per una cifra oltre i due milioni di euro. L’inizio di questa stagione sta per ora dando ragione alla scelta di Chellini, Lorenzo ha segnato ben 4 reti in 5 partite. Grazie al grande inizio di stagione, Lucca si è guadagnato anche la convocazione in under21, con la quale ha esordito lo scorso 7 settembre, contro il Montenegro.

201cm x 80kg, Lorenzo Lucca possiede un fisico longilineo, caratterizzato da muscoli affusolati, e in generale una struttura muscolare ben sviluppata al di là della sua altezza. Alto e possente Lucca resiste alle marcature più dure, gioca senza alcun problema spalle alla porta ed è dominante nel gioco aereo. La sua altezza non gli permette di essere particolarmente scattante negli spazi stretti, tuttavia compensa con le lunghissime leve di cui è in possesso, che gli permettono di essere anche piuttosto veloce sul lungo.

Destro naturale, Lorenzo è dotato di una buona tecnica individuale con la quale conduce molto bene il pallone, nonostante il baricentro molto alto. Grazie alla buona tecnica e la fisicità è in grado anche dribblare avversari più scattanti di lui, liberandosi della marcatura grazie alla prorompente forza fisica.

Le migliori doti di Lorenzo sono però in fase di finalizzazione. Infatti, Lucca è dotato di un ampio repertorio di modi di finalizzare l’azione. Micidiale nel colpo di testa, grazie anche all’imponente statura, Lorenzo tuttavia non è dotato solo nel gioco, è infatti dotato anche di un tiro col piede destro molto potente e preciso. In questo inizio di stagione col Pisa ha mostrato importanti abilità nella conclusione in porta da diverse posizione. Nella scorsa stagione col Palermo è andato in rete anche su calcio di punizione da circa 30 metri, con un destro di rara potenza che si è insaccato all’incrocio dei pali.

Lucca al momento è un bomber puro, durante la gara il suo compito principale è quello di segnare, tuttavia non si risparmia quando si tratta di correre e rincorrere gli avversari per mettergli pressione. Rappresenta dunque il perfetto esempio di centravanti puro , ma anche primo difensore della squadra.

Il centravanti piemontese ha senz’altro un grande fiuto del gol, ma anche ampi margini di miglioramento nel gioco di squadra. Tuttavia, in queste prime giornate di campionato col Pisa ha mostrato maggiore impegno a partecipare all’azione, fornendo anche un assist di ottima fattura, arrivato grazie ad un dribbling di tecnica e forza fisica sulla fascia.

Sul centravanti nativo di Moncalieri si sono già concentrate le attenzioni di squadre come Inter e Sassuolo. La sua fisicità e il suo talento sono però al momento unici nel panorama del calcio italiano e per questo la fila per acquistarlo è destinata inevitabilmente ad aumentare. Troppo presto invece fare una stai a del suo valore sul mercato.

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