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La Serie A che vorrei: 4 punti che fanno la differenza, tra macchine del tempo ed effetto farfalla

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Nella Serie A che vorrei il Bologna sarebbe al posto sei. Appurata la mia scarsa abilità nel comporre rime, vedasi esempio appena offerto, andiamo a vedere velocemente come sarebbe cambiato il campionato del Bologna se Bonifazi non avesse causato il rigore al 90′ con il Genoa e se Skorupski avesse bloccato il cross di Pussetto poi trasformato in rete da Beto contro l’Udinese.

Su 11 giornate sono questi, i due momenti più dolorosi del campionato rossoblù. Partiamo però dal presupposto che il campionato dei ragazzi di Mihajlovic è fin ora di tutto rispetto, 15 punti, 7 risultati utili, 4 partite a porta inviolata e lato sinistro della classifica. E’ sempre più evidente, però, l’importanza delle vittorie. Prendiamo per esempio l’Empoli che con due risultati utili in meno rispetto al Bologna, è a pari punti con noi. I 3 pareggi del Bologna sono arrivati contro Atalanta, un punto sudato che nell’ottica campionato ci può stare, Genoa ed Udinese, proprio le due partite in cui il Bologna ha sbagliato nel finale. 

Se i due errori non fossero arrivati ecco allora che il Bologna si ritroverebbe magicamente a 19 punti, staccando Juventus, Hellas Verona ed Empoli, superando Fiorentina e Lazio, agguantantando il gruppo Champions, appaiato proprio a 19 punti, formato da Roma e Atalanta. Allo stesso tempo l’Udinese perderebbe un punto, senza però vedere immutata la propria classifica, il Genoa invece scivolerebbe nella zona retrocessione, a quota 7 punti (con lo Spezia che ringrazierebbe).

Questi discorsi sono ovviamente discorsi da Bar, o per essere più gentili da fantacalcio, sia perché ormai il passato non si può cambiare (per i più cinici), sia perché, come ci insegna la stragrande maggioranza dei film di fantascienza, cambiando un evento nel passato ecco che tutto ciò che è avvenuto successivamente potrebbe cambiare. Il famoso effetto Farfalla (o Butterfly Effect per gli anglofoni). Il Bologna potrebbe perdere con la Lazio e con il Cagliari, perdendo così 6 punti vanificando i 4 recuperati dall’utilizzo della nostra macchina del tempo.

Cosa rimane da fare quindi, concentrarsi sulle prossime 3 partite, Sampdoria, Venezia e Spezia, vincendole tutte e dimostrando così di aver imparato la lezione del passsato, e mostrando a noi tifosi di essere una squadra conscia dei propri mezzi, che evita inciampi in partite alla sua altezza. Il Bologna con 9 punti si porterebbe così virtualmente a quota 24, con la comodità di poter vedere cosa faranno le “dirette avversarie” alla corsa europea. 

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