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La Virtus Segafredo femminile demolisce anche Sassari: 97-71

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI  97 – 71 (27-18; 51-40; 83-56)

Virtus Segafredo: Hines-Allen 21, Pasa 2, Tassinari 2, Ciavarella 6, Tava 9, Barberis 6, Dojkic 24, Battisodo 6, Turner 14, Zandalasini 7. All.Lardo

Banco di Sardegna: Orazzo 5, Dell’Olio 12, Moroni 8, Arioli 3, Patanè 2, Scanu n.e., Shepard 18, Lucas 23, Pertile, Fara n.e. All. Restivo

Arbitri: Radaelli, Corrias, Attard

Tiri liberi: BO  9/11; SS 13/14

Falli: BO 16; SS 13

Rimbalzi: BO 49; SS 24

Tiri da 2: BO 38/61; SS 17/40

Tiri da 3: BO 4/13; SS 8/23

Oggi è davvero inaffrontabile la Virtus Segafredo da parte di un Banco di Sardegna che poco alla volta si è come sciolto di fronte alla convinzione con la quale le ragazze di Lino Lardo hanno aggredito la gara. Le sarde sono parse troppo solo Sherpard e Lucas, le bolognesi finiscono tutte in doppia cifra come minutaggio e tutte iscritte a referto, col predominio a rimbalzo e il doppio degli assist serviti. Meglio di così…

La Segafredo comincia con Pasa, Dojkic, Zandalasini, Hines Allen, Turner; Moroni, Orazzo, Dell’Olio, Lucas, Shepard è il quintetto di Sassari. Inizia fortissimo Bologna, con un imperioso 7-0, ma a causa anche di alcune leggerezze delle virtussine Sassari si riprende quasi immediatamente. Dojkic pare un po’ più ispirata delle compagne, le bianche di Restivo non sono proprio granitiche in difesa, e alla prima sosta, dopo che tutta una serie di cambi non ha sostanzialmente mutato l’andamento della gara, il tabellone segna un 27-18 lusinghiero per le Vu Nere.

Sassari non sta giocando male, tutt’altro, in attacco, ma fallisce esecuzioni anche banali e rischia l’imbarcata. Poi però una breve serie di triple è sufficiente a rimetterla in gara, costringendo Lardo al time out a metà periodo sul sopraggiunto 34-31. La Segafredo infatti non è che macini un gioco meraviglioso, ancorché trovi spesso giocatrici smarcate sotto canestro per l‘ingenuità difensiva delle avversarie, colpite parecchio anche in contropiede. La vera differenza peraltro sta soprattutto nel fisico delle due formazioni, con le sarde mediamente più minute delle emiliane. Con un paio di minuti finali ad altissima intensità comunque le padrone di casa si scrollano di dosso, per il momento, il Banco di Sardegna, con un 11-2 che produce il 51-40 di metà partita.

L’imbarcata evitata precedentemente il Banco di Sardegna la subisce al rientro, con la Virtus che tocca il +25 grazie ad una difesa estremamente reattiva. Al 26° è così 72-47: Restivo chiede una sospensione per cercare contromisure, ma è assolutamente troppo tardi, anche perché quando sei in fiducia ti riesce tutto, compreso il siluro sulla sirena quasi da metà campo della Barberis: è 83-56, all’ultima sosta.

L’ultimo quarto serve ad arrotondare le statistiche e distribuire i minutaggi, col divario che tocca e supera il trentello. Positivo è certamente il fatto che tutte le giocatrici della Segafredo si iscrivano a referto, in netta controtendenza con quanto visto fino ad oggi. Qualche tentativo di show time dimostra come si sia definitivamente entrati in una dimensione quasi solo ludica. Col calo dell’intensità agonistica cresce pure il numero degli errori, ma ormai il gioco è fatto. Si chiude 97-71 una gara durata meno di venti minuti. La crescita della Virtus Segafredo continua con fare apparentemente irrefrenabile. Staremo a vedere.

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