Pirinumbers: i lunghi Virtus (quando ci sono)

Il reparto lunghi Virtus è sotto l’occhio del ciclone (sul web in particolare) dopo la non brillante prestazione (è un eufemismo) in Eurocup contro Valencia.mpson, Jaiteh, Hervey, Tessitori, Alibegovic. Questi sono i 5 giocatori del settore “lunghi Virtus” che ricoprono sostanzialmente due ruoli, quello di centro e di power forward (5 e 4 più semplicemente) e che se ne dividono i minuti.

Una prima analisi, senza numeri, riguarda il reparto e quante volte si è potuto schierarlo al completo.

 Sostanzialmente solo in 3 partite su 11 tutti e cinque sono stati a disposizione e mai per più partite consecutive; andando più in dettaglio, in due delle tre partite vi erano situazioni di certo non ottimali come Sampson al debutto oppure lo stesso Sampson reduce da un infortunio e non in grado di dare un contributo tangibile.

Questa premessa dovrebbe bastare a chiarire quanto siano assolutamente fuori luogo giudizi lapidari su questo reparto che, lo ricordo, non deve andare a giocare in Eurolega contro il Real Madrid di Poirier e Tavarez, ma disputare la LBA dove l’avversario principale schiera Hines e in Eurocup dove non esistono squadre con batterie di centri devastanti.

In attesa di vederli tutti assieme e in salute, alcune analisi su come Scariolo gestisce questo reparto.

Si può sostenere, banalizzando, che dei 200 minuti disponibili (5 giocatori in campo per 40 minuti) i lunghi ne hanno a disposizione 2/5 ovvero 80 minuti; questo ovviamente al netto di quintetti tattici, condizionamento da falli, assenze.

Ebbene, pare che Scariolo abbia idee molto chiare, pragmatiche e anche una calcolatrice in panchina; nonostante non abbia mai avuto l’intero reparto a disposizione e neppure giocatori allo stesso livello di preparazione, il minutaggio del reparto lunghi ha sino ad oggi una media di 79 minuti…..

E, come si vede nella successiva tabella, non si tratta della “media dei polli” ma sostanzialmente i lunghi giocano 79 minuti sempre e comunque con piccolissime variazioni dovute alla gestione dei falli nei finali dei quarti.

In questa media non è considerata la partita con Pesaro dove la Virtus aveva solo 3 dei 5 lunghi.  

E questo integralismo nei ruoli e nel minutaggio lo si evidenzia anche nella suddivisione all’interno del reparto stesso; i cosiddetti pivot (o “centri”, o “numeri 5”) ovvero Tessitori, Jaiteh e Sampson si dividono i 40 minuti nel loro ruolo e la stessa cosa fanno i due power forward (o “numeri 4”) Alibegovic e Hervey.        

Nella partita con Pesaro, nonostante le due assenze ha coperto il ruolo di centro con 40 minuti giocati da Tessitori e Jaiteh; usciva uno ed entrava l’altro.    

Questi sono i numeri e, analizzando altre squadre di vertice (Milano, Brindisi e Venezia), non esiste una situazione analoga di distribuzione dei ruoli e dei loro minuti in campo. Le spiegazioni possono essere essenzialmente tre:

a) volontà di definire bene i ruoli in questa fase tra infortuni ed entrate e uscite dei giocatori per evitare ulteriore confusione

b) una filosofia di squadra di Scariolo che forse si intravede anche nei quintetti dove le combinazioni dei piccoli in campo sembrano sempre pre-assemblate e non conseguenti a ciò che accade in campo.

c) il roster ha pochi giocatori multi-ruolo. Sostanzialmente solo Weems (e forse Cordinier in situazioni di emergenza) può giocare qualche minuto da “numero 4”.

Diordjievic nel finale di stagione usava spesso Weems da “numero 4” per poter avere in campo contemporaneamente Teodosic e Belinelli (assieme a Pajola o Markovic) e difendere con i cambi sistematici; nelle finali scudetto con Milano, DJ fece molti quintetti tattici e i 4 lunghi (Tessitori era assente) coprirono solo 70 dei 200 minuti (con un minimo di 66) rispetto agli attuali 80.

Aspettiamo di vedere Sampson e Jaiteh in salute e poi giudicheremo, tenendo conto che, pur in condizioni menomate, Jaiteh resta sempre il quarto assoluto in serie A per falli subiti con quasi 5 a partita.   

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