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Pirinumbers: Eurolega o Euro”Mena”

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In Eurolega si sono giocate 11 giornate, ovvero un terzo delle 34 di regular season; nessun verdetto ovviamente ma già alcune certezze.

Una riguarda la solidità tecnica, e soprattutto mentale di Milano, il cui obiettivo quest’anno è ben più ambizioso che non l’accesso alle F4.

Un’altra riguarda il modesto se non MEDIOCRE spettacolo che si è visto sino ad ora, fatta eccezione per un paio di partite

Potrebbe essere una valutazione soggettiva e le cose potrebbero migliorare, ma non lo è poiché tutto è inequivocabilmente confermato dai numeri e dalle Piritabelle.

 

  

RECORDS e PUNTEGGI

Innanzitutto i punteggi; in questa annata, dopo un terzo di campionato, abbiamo avuto il dispiacere di vedere terminare partite con una delle due squadre in campo segnare 50 o meno punti.

Per capire l’entità di questo accadimento, nei precedenti 5 anni, da quando esiste questa formula, e in 2.550 partite giocate, MAI era successo un obbrobrio da minibasket di questo tipo.

E non è stato un caso visto che è accaduto già ben 4 volte e con 4 squadre diverse (Pana, Kazan, Fener, Baskonia) ovviamente ai minimi storici del club.

 

 

E se non bastasse, dopo 198 partite sino a qui disputate (18 squadre che hanno giocato 11 partite ciascuna) stiamo ancora aspettando di vedere una di esse superare i 100 punti;  e ve ne sono OTTO per le quali i 90 punti paiono una cima invalicabile.

 

 

 

 

Una di quelle che non ha mai superato i 90 punti è Milano, che peraltro solo 2 volte ha superato gli 80 e non vi arriva da 8 giornate consecutive.  

Vi è pure il paradosso che, tra le 10 squadre che i 90 punti li hanno superati, vi sono proprio le quattro che hanno segnato 50 o meno punti.

 

 

 

 

LE MONTAGNE RUSSE

In queste 11 giornate abbiamo pure assistito all’ondivaga altalena di molte squadre che, per esempio, vincono in trasferta a Mosca segnando 91 punti (con 32 canestri dal campo) e pochi giorni dopo perdono in casa segnando 43 punti con (17 canestri dal campo) contro Milano.

La stessa Milano che, dopo averne subiti appunto solo 43 in Turchia, riparte dall’Italia con un aereo super confort privato e si presenta a Kazan subendo 97 punti (più del doppio). La tabella illustra la media punti di ciascuna squadra confrontata con il punteggio minimo e massimo realizzato in queste 11 partite.

 

 

 

Quella a cui stiamo assistendo è dunque, senza possibilità di smentita, l’edizione di Eurolega con meno punti, meno canestri dal campo, meno tiri liberi, meno falli fischiati, minor valutazione e meno possessi degli ultimi 6 anni. Continuando in questo modo, ci troveremo a fine torneo ad aver visto realizzare 2.000 punti in meno rispetto alla stagione precedente. E buonanotte allo spettacolo.

 

 

 

 

CAMPIONATO 2022 vs 2021 Giornata x giornata

Paragonando queste prime 11 giornate con quelle della scorsa stagione, in NESSUNA di queste si è segnato di più. Nel campionato scorso ci sono state più partite andate ai supplementari ma i numeri si spostano di poco

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE SINGOLE SQUADRE

Tra le 16 squadre che vi partecipavano anche lo scorso anno, UNA SOLA ha segnato di più e sono i Campioni d’Europa dell’Efes.

Tutte le altre hanno segnato meno, chi poco chi veramente tanto e, come se non bastasse, anche le nuove entrate Kazan che Monaco segnano meno di quanto non facessero Valencia e Khimki.

La tabella evidenzia le differenze tra le prime 11 giornate di quest’anno confrontate con la stagione scorsa.

  

 

 

 

Ed in un Campionato di questo tipo, non ci si può meravigliare se Milano e Zenit si ritrovino al secondo posto pur avendo segnato rispettivamente 79 e 53 punti in meno rispetto allo scorso anno.

 

 

 

 

 

 

 

DIFESA?

Ha senso che nel torneo più bello ed appassionante del mondo, assistere sempre a bassi punteggi con i giocatori di maggior talento intrappolati in difese cervellotiche, scorrette e con  percentuali al tiro da censura?   

C’è chi sostiene che il basket va apprezzato anche per i bassi punteggi, per le difese tattiche, per la fisicità; questo è corretto, ma solo in parte.

E’ evidente che partite di questo tipo ci sono sempre state e ce ne saranno ancora e anche bellissime ed appassionanti, ma qui si parla di una intera Lega a cui partecipano le 18 squadre più forti d’Europa e che propone un basket di basso livello tecnico.       

Cosa ci sarà mai di bello e appassionante se già in 7 partite, una delle due squadre ha tirato da 3 punti con una percentuale inferiore al 15% (QUINDICI) e solo in 3 partite si è tirato con % superiori al 50% ?  

Siamo ad un terzo di stagione, le cose probabilmente cambieranno (speriamo), ma ad oggi, come chiamare tutto questo se non ANTIBASKET ?  E quali sono le cause di tutto ciò?

 

CAUSE

Probabilmente di cause ve ne sono più di una, ma quella principale si chiama “arbitraggio”. Arbitri di Eurolega senza personalità, sopraffatti dagli eventi e incapaci di evitare che le partite si trasformino in vere e proprie lotte fisiche.

Da qui ne scaturisce che i giocatori fisici prevalgono su quelli tecnici, vengono fischiati pochi falli, le difese vanno oltre ogni limite, i possessi e i punteggi si abbassano. Vi sono giocatori che fanno della difesa dura e fisica la loro ragione per stare in campo e che viaggiano a 1 fallo ogni 10 minuti fatti di spinte, blocchi irregolari e furbate.

Ed è ora di mettere definitivamente in cantina lo stereotipo per cui “+ falli fischiati = meno spettacolo”.

La prima parte di Eurolega dimostra quello che è logico che sia, ovvero che se fischi i falli che vengono commessi  il gioco si svolgerà più fluidamente.

Non sarà certo un caso se solo 33 volte un giocatore è uscito per falli in queste 11 giornate a fronte delle 61 uscite dello scorso anno.

E nemmeno che in due intere giornate nessuno sia uscito per falli cosa mai accaduto nelle precedenti edizioni.

 

Non sono opinioni e non esiste alcuna correlazione tra (molti falli = pochi punti = poco spettacolo). Anzi, se consideriamo le partite con il maggior numero di falli (tabella a sinistra), la media punti è stata più alta di quella registrata in quelle con il più basso numero di falli (tabella destra). 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I HAVE A DREAM

In Eurolega vi sono 27 arbitri ogni giornata (i migliori teoricamente) ed altri 30 arbitrano in Eurocup. Sono quindi 57 arbitri da reclutare in giro per l’Europa, e che si trovano ad affrontare partite di un livello fisico non riscontrabile nei loro singoli Campionati Nazionali.

Che fare? Realizzare clinic periodici agli arbitri, formandoli sull’attenzione ai falli sporchi, poco visibili ma che fanno cambiare la qualità del gioco, diminuire i possessi, abbassare le percentuali al tiro.

Ma la soluzione DEFINITIVA, con efficacia certa, sarebbe quella di incentivare gli ex giocatori a intraprendere la carriera di arbitro.

Avrebbero più credibilità, competenza, capacità di interpretare la partita e adattarvi il metro di arbitraggio; solo chi ha giocato a medio alto livello può avere questi requisiti.

Probabilmente ne basterebbero 2 in campo riducendo il bacino di reclutamento per l’Eurolega a 18 per giornata; un terzo arbitro, non ex giocatore, potrebbe essere in campo, senza fischietto, come “tirocinio” per la carriera arbitrale.

Come mettere in atto tutto questo non lo so ma ……….. dreaming is for free.

 

 

 

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