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La Bottega dei Talenti – Bryan Reynolds

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Dopo aver temporaneamente risolto il problema centrocampo con l’arrivo di Nicolas Viola, il Bologna ora guarda attentamente il mercato di gennaio alla ricerca di profili che possano riempire le falle emerse in questi primi 3 mesi di stagioni. La più importante è quella che riguarda la fascia destra, con l’addio di Takehiro Tomiyasu nell’ultimo giorno di mercato, Lorenzo De Silvestri è stato promosso titolare della fascia destra. L’esterno romano ha garantito continuità di utilizzo e rendimento, ma il primo acciacco fisico stagionale ha mostrato il problema della mancanza di una riserva in quel settore di campo.

Bocciato definitivamente Ibrahima Mbaye, che tuttavia a gennaio dovrebbe salutare Bologna per andare in Coppa d’Africa e, magari, trasferirsi con 6 mesi d’anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto, il DS Bigon e Marco Di Vaio hanno cominciato a guardarsi attorno alla ricerca dell’occasione giusta. I primi nomi emersi da questa ricerca sono quelli di Gabriele Zappa (qui la sua scheda) di proprietà del Cagliari e già nel mirino nei mesi scorsi, Bartosz Bereszynski della Sampdoria, e il giovanissimo esterno destro belga Hugo Siquet dello Standard Liegi. Le prime due opzioni, meno esotiche, sono ancora sul tavolo, mentre il belga, è notizia di qualche giorno fa, si trasferirà a gennaio in Bundesliga al Friburgo.
Sul tavolo dei dirigenti rossoblù c’è però anche un altro nome, e si tratta del terzino statunitense Bryan Reynolds, profilo giovane e di proprietà della Roma, al quale Mourinho non ha concesso pochissimo spazio e per questo ora potrebbe lasciare i giallorossi.

Ma chi è Bryan Reynolds?

Bryan Keith Reynolds è nato il 28 giugno 2001, a Fort Worth, città del Texas, ubicata nella contea di Denton vicina alla più nota Dallas.

Inizia a giocare a calcio fin da piccolo ed entra giovanissimo nella Dallas Academy, accademia calcistica dell’FC Dallas, franchigia che fa parte del gruppo di squadre che ha fondato la Major League Soccer. Reynolds ha percorso tutto il settore giovanile nelle società texana. Nel novembre 2016, a soli 15 anni firma il suo primo contratto da professionista. Tuttavia, nella stagione 2017 non esordisce mai nella prima squadra di Dallas. Nello stesso anno fa parte della spedizione statunitense che partecipa al Mondiale under 17, in cui però gioca solo 9’ nella partita dei quarti di finale persa dagli USA 4-1 contro i futuri campioni dell’Inghilterra.

Non esordisce tra i professionisti fino al 2019, quando colleziona 24 presenze stagionali. L’esordio avviene a marzo con la maglia del North Texas, club satellite dell’FC Dallas. Dopo i primi mesi trascorsi nella compagine che gioca il campionato di USL League One, finalmente esordisce anche con Dallas, collezionando 12 presenze e due assist durante la stagione regolare, tra MLS e Open Cup. Nel finale di stagione torna a giocare col North Texas trovando anche il primo gol da professionista e altri due assist.

Il 2020 è l’anno della definitiva consacrazione. Bryan dopo le prime panchine, diventa titolare e gioca 17 in stagione regolare fornendo anche 4 assist e contribuendo alla qualificazione dei texani ai playoff di MLS.

A gennaio 2021, dopo un intenso duello di mercato, la Roma strappa Reynolds alla concorrenza della Juventus. L’accordo viene raggiunto sulla base di circa 6,5 milioni di euro, bonus e percentuale sulla futura rivendita compresi.

Fin da subito aggregato alla formazione di Fonseca, esordisce nel finale della partita persa 2-0 dalla Roma contro il Parma. E a fine stagione conta 5 presenze, di cui 3 da titolare.
Rimasto a Roma, nonostante alcune voci che lo avrebbero voluto lontano dalla Capitale, Bryan in questi primi mesi non ha convinto José Mourinho, che infatti gli ha concesso appena 3 presenze tra Serie A e Conference League, per un totale di circa 90 minuti.

Con la Nazionale statunitense ha giocato per le rappresentative under 16, 17 e 18, collezionando in totale 25 presenze e 3 reti. Nel marzo 2021 ha esordito anche nella Nazionale maggiore, senza tuttavia trovare più spazio a causa dello scarso utilizzo nel club.

190 cm x 75 kg, Reynolds ha una struttura fisica molto importante. Ha lunghi muscoli affusolati negli arti inferiori, oltre che una struttura muscolare molto sviluppata per la sua giovane età. Forte fisicamente, si impone con facilità nei contrasti e nel gioco aereo. Grazie alla struttura muscolare molto sviluppata, nonostante la statura, è molto veloce sia negli spazi stretti, che sul lungo.

Destro naturale, dotato di una buona tecnica individuale, Reynolds ha cominciato la sua carriera da ala destra d’attacco. Lo spostamento al ruolo di terzino, o esterno a tutta fascia, è avvenuto solo recentemente, quando durante le prime esperienze con la prima squadra del Dallas, l’allora tecnico dei Toros lo ha spostato terzini. Uno spostamento che ne ha favorito la possibilità di sfruttare al massimo le sue capacità fisiche e mascherato alcuni limiti tecnici.

Infatti, Reynolds pur essendo veloce sul lungo, dotato di una buona tecnica e capacità di dribbling, ha una rapidità e una agilità limitata negli spazi stretti. Il ruolo di ala, dunque, non si confaceva alle sue caratteristiche, non avendo il più delle volte la possibilità di sprigionare le sue capacità, avendo poco spazio davanti a lui per sprigionare corsa e potenza fisica.
L’arretramento ne ha favorito la capacità di associarsi ai compagni, Reynolds infatti ha conservato la matrice offensiva del suo gioco e ama lanciarsi in avanti cercando di percorrere l’intera lunghezza del campo ad alta velocità e cercando spesso lo scambio con i compagni, per lanciarsi verso il fondo a tutta velocità.

Dotato di una buona pulizia tecnica, Reynolds è ordinato ed affidabile quando ha il pallone tra i piedi, ed intelligenza e visione di gioco dalla fascia. Infatti, è in grado di fare spesso la giocata giusta per servire i compagni al centro dell’area.

Le perplessità sulla sua capacità di essere utile nel calcio europeo è dunque tutta sulla fase difensiva e più in generale sull’applicazione delle sue doti calcistiche ai ritmi europei. Per quanto la MLS abbia fatto passi da gigante dal punto di vista tecnico, tattico e dell’intensità di gioco, rimane un campionato ancora poco competitivo. Reynolds è molto propositivo offensivamente, ma probabilmente avrebbe bisogno di un periodo di ambientamento e adattamento alla realtà europeo, soprattutto quando si tratta di fase difensiva. Un periodo che potrebbe sicuramente ridursi grazie all’esperienza sul campo, che però non è certo che il Bologna possa concedergli viste l’impennata delle ambizioni dei rossoblù e la presenza in rosa di un De Silvestri affidabile e costante. Un utilizzo a singhiozzo di Reynolds rischierebbe di rovinare il calciatore.

È facile intuire che nel caso in cui la dirigenza del Bologna non si fosse follemente innamorata del calcio, Reynolds sarebbe un piano B, ottimo per costi e futuribilità dell’investimento, ma pur sempre un’alternativa.

Oggi la sua valutazione si aggira intorno ai 5 milioni, cifra che la Roma ha sborsato un anno fa per portarlo in Italia. Probabile che una sua cessione avvenga però semplicemente con la formula del prestito. Se secco o con diritto di riscatto suggerirà molto sulla reale possibilità che il calciatore approdi sotto le Due Torri, visto che i rossoblù hanno scelto di non “crescere” le risorse altrui.

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