Basket
Fortitudo, tante difficoltà ma voglia di sistemare le cose. L’editoriale del lunedì
Gente che va, gente che viene. I nuovi innesti, ma comunque gli uomini contati. Resta l’esito della partita: la Fortitudo esce sconfitta anche dal PalaFerraris di Casale Monferrato contro la Bertram Tortona.
La Kigili come torna a Bologna dopo il k.o. che – visti i risultati del weekend – la catapulta all’ultimo posto della classifica della Serie A?
Non certo con le ossa rotte, visto che per gli infortuni la truppa di Antimo Martino è già falcidiata.
Contro la Bertram i biancoblu hanno dato spazio per la prima volta ai nuovi arrivati James Feldeine, Vasilis Charalampopoulos e Jacopo Borra, ma era priva di Matteo Fantinelli, Leonardo Totè, Stefano Mancinelli e Robin Benzing, positivo al Covid. Martino perciò è stato costretto alle solite rotazioni cortissime, con quintetti adattati e soprattutto una continua difesa a zona 3-2 per ovviare ai mismatch.
Insomma, ancora una volta, Martino non ha potuto contare su tutti i suoi elementi. Finché c’è stata benzina, c’è stata anche partita. Poi però – anche grazie ad un grande terzo periodo di Tortona – i piemontesi hanno preso il largo e la Effe non ne ha avuta più per ricucire lo scarto.
Feldeine, a volte troppo individualista, ha mostrato cose buone e altre meno. Con un giocatore del genere però è arrivata la prima partita storta di Pietro Aradori. Un caso?
Il greco Charalampopoulos dopo un avvio di partita scoppiettante si è eclissato. È chiaramente lontano dalla sua condizione fisica, visto i pochi minuti avuti a Venezia. In questo momento ha un’autonomia di 15 minuti, non di più.
Infine Jacopo Borra, tornato sotto le due torri dopo l’anno della Serie B nel 2009-10, ha giocato probabilmente la sua miglior partita in A della sua carriera.
A Tortona sono mancati Aradori e soprattutto Jabril Durham, mai in palla per tutti e 40′. Si sono viste cose buone però da Geofrey Groselle, migliore dei felsinei per distacco.
La Fortitudo può solo che migliorare. Bisogna capire se i nuovi innesti sono funzionali e c’è la speranza che – una volta ritrovati tutti gli elementi – questa squadra possa strappare qualche vittoria in più e ottenere una salvezza che ad oggi sembra veramente difficile.
Chiudere al meglio il girone d’andata deve essere un imperativo per la Kigili. Di partite ne sono rimaste, ma ora è il momento di dare una svolta al campionato.
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