Bologna FC
L’altro spogliatoio: il Sassuolo di Alessio Dionisi
Tre sconfitte consecutive hanno fermato la corsa del Bologna, che in questo finale di 2021 sperava di regalare qualche gioia in più ai propri tifosi. Per rimediare a questo brutto periodo c’è però ancora un’occasione, l’ultima dell’anno contro uno degli avversari più insidiosi della Serie A: il Sassuolo di Alessio Dionisi. I neroverdi sono imbattuti da 6 giornate, e in stagione hanno vinto con Milan, Juventus e Roma, costretto al pareggio il Napoli e messo in seria difficoltà i Campioni d’Italia dell’Inter.
MODULO – Se del Sassuolo e di Roberto De Zerbi si è detto e scritto tanto, tanto altro e molto di più ci sarà probabilmente da scrivere del Sassuolo e del suo nuovo allenatore Alessio Dionisi. Dagli esordi all’Imolese, passando per Venezia e la straordinaria cavalcata di Empoli, il tecnico toscano si è fatto apprezzare per il suo calcio propositivo, offensivo, efficace e senza fronzoli. Il suo Sassuolo gioca con un 4-2-3-1, molto verticale, con una linea difensiva che si adatta a diverse situazioni, un centrocampo tutto tecnica e polmoni e un attacco illuminato dalle giocate di Domenico Berardi, mai così decisivo.
LINEA DIFENSIVA – La squadra di Dionisi non è solidissima dietro, la linea a quattro della squadra neroverde è fragile sulle fasce e prende diversi gol quando la palla cambia lato velocemente. Al centro, nonostante Gianmarco Ferrari si confermi da anni uno dei migliori centrali del campionato le amnesie sono parecchie e là cerniere di centrocampo per quanto generosa risente di una certa mancanza di fisicità. In questo modo la difesa risente della mancanza di un vero filtro a centrocampo, e subisce parecchi gol: a fronte dei 30 segnati, il Sassuolo ha subito finora ben 28 reti, sintomo di una fase difensiva tutt’altro che perfetta.
CENTROCAMPO E ATTACCO – Come detto il centrocampo della squadra di Dionisi si distingue per tecnica e polmoni. Solitamente formato dal duo Frattesi-Lopez, la mediana di Dionisi ha compiti ben precisi, entrambi si occupano della fase di non possesso, ma quando la squadra è in possesso, il francese detta i tempi di gioco della squadra, mentre l’italiano che ha caratteristiche più da mezzala che da mediana si sgancia in avanti alla ricerca dell’attacco dell’area di rigore. Più volte è andata in gol, vicino al gol o ha creato grandi pericoli con la sua capacità di lanciarsi negli spazi, ricevere e tirare con grande rapidità o dialogare nello stretto coi compagni. Compagni sempre presenti sulla trequarti. Il 4-2-3-1 è fornito di grande tecnica sulla trequarti con Traorè, Boga, Berardi, Raspadori, Defrel che ruotano nelle formazioni alle spalle di Scamacca, Dionisi ha diverse soluzioni. Berardi è l’unico ad avere il posto garantito. Il calabrese è micidiale al tiro e sta acquisendo doti in rifinitura finora mai viste. La sua visione in verticale e la capacità di farsi trovare pronto al centro o sulla destra per distribuire il gioco offensivo della squadra è fondamentale per il Sassuolo. Grazie a queste soluzioni, Dionisi può avere un attaccante in più come Raspadori, largo a sinistra, può sfruttare la capacità nell’uno contro uno di Boga, e là velocità negli spazi di Defrel. Tuttavia, spesso, al centro del trio di trequartisti Dionisi preferisce schierare Traorè, uomo tra le linee in grado di essere l’uomo in più a centrocampo, ma anche suggeritore offensivo.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook