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Il film della partita: Cagliari – Bologna in 5 momenti

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È un Bologna in grandissima emergenza quello che si presenta all’Unipol Domus di Cagliari per chiudere la 21° giornata di campionato. Mister Sinisa Mihajlovic aveva a disposizione 11 uomini più il solo De Silvestri in panchina, con i restanti componenti che hanno finora raccolto in totale soltanto 73 minuti di gioco; un problema che, alla lunga, è risultato decisivo per le sorti dei rossoblu, che vengono sconfitti in rimonta dai sardi per 2-1. Una sconfitta pesante per il Bologna, che dopo la vittoria contro la Roma ha raccolto solamente 3 punti nelle ultime 5 partite, ed una vittoria importantissima per il Cagliari, al secondo successo consecutivo nel 2022. Ecco, dunque, Cagliari-Bologna in 5 momenti

BENEDETTO PALO – Dopo solo 13 minuti di gioco sono i padroni di casa ad avere una grandissima occasione per passare in vantaggio: con un cross dalla trequarti il difensore Giorgio Altare trova sul secondo palo Charalampos Lykogiannis, che controlla di petto e la rimette in mezzo. La palla sibila pericolosa nel cuore dell’area di rigore del Bologna ed arriva dall’altro lato dove accorre Raoul Bellanova, che con il destro colpisce a botta sicura da pochi passi. Per fortuna del Bologna, la conclusione del difensore classe 2000 colpisce in pieno il palo. 

LA PENNELLATA DI ORSO – Senza dubbio, la prima parte di stagione di Riccardo Orsolini è stata la peggiore da quando il talento marchigiano è arrivato sotto le Due Torri. Fuori forma nelle prime partite di campionato, il numero 7 rossoblu ha perso la maglia da titolare con il cambio di modulo operato dopo la partita di Empoli, e anche il suo futuro sembrava potesse essere lontano da Bologna. Sembrava, perché con quest’ultimo sono diventate 3 le reti consecutive segnate da Orsolini, che nel momento di maggior emergenza ha ritrovato i colpi che lo hanno reso uno dei giocatori più importanti di questo Bologna. La fantastica punizione realizzata al 54° minuto, oltre a dare il vantaggio ai rossoblu, serve anche a ricordare quanto sia educato il mancino di Ricky, e forse spiega anche l’interesse di un top team come il Siviglia, al momento al secondo posto in Liga dietro al Real Madrid.

UN’AREA VUOTA – Dopo il goal del vantaggio il Bologna, forse anche in calo fisico, si abbassa gradualmente sempre di più. Nel mentre Mazzarri mette in campo Dalbert e Gaston Pereiro al posto di Lykogiannis e Deiola, e i due sono subito decisivi: al 71° il terzino brasiliano batte una rimessa laterale verso l’area di rigore rossoblu; Binks anticipa Joao Pedro ma regala la palla proprio a Pereiro, che dalla sinistra mette una palla tesa nel pieno dell’area di rigore. Un’azione che ricorda molto l’occasione del primo tempo che ha fatto tremare il palo della porta rossoblu, solo che al posto del giovane Bellanova questa volta la palla arriva a Leonardo Pavoletti, che nelle aree di rigore avversarie si trova nel suo habitat naturale: l’ex Genoa fa 1-1, punendo la retroguardia rossoblu colpevolmente disattenta. 

MALEDETTO PALO – Passano solo 4 minuti dal pareggio e il Bologna ha l’occasione per tornare avanti: Soriano cerca Arnautovic al limite dell’area con un pallone non semplice; l’attaccante austriaco lotta come suo solito e con caparbietà riesce in qualche modo a far arrivare il pallone ad Orsolini, che appena dentro l’area si coordina in un fazzoletto e tira: la conclusione non è forte ma molto precisa, e serve un miracolo di Cragno che manda la palla sul palo per evitare la doppietta di Orsolini. Pochi minuti dopo avrà una grande occasione anche Skov Olsen, ma anche in questo caso il palo, che ha salvato i rossoblu nei primi minuti di gara, respinge il tentativo del danese.

LA BEFFA FINALE – Nel terzo dei sei minuti di recupero, un Bologna stanco e forse anche meno motivato del Cagliari subisce l’incredibile colpo del Ko: dopo un impacciato tentativo di allontanare la palla questa arriva a Joao Pedro al limite dell’area, che con un’ottima difesa del pallone punta la porta di Skorupski e serve l’inserimento di Pereiro. L’uruguayano è marcato stretto da Theate che lo porta sull’esterno ma in qualche modo riesce a calciare verso la porta; e, in qualche modo, Skorupski la fa passare sul proprio palo, con la palla che termina in fondo alla rete. L’Unipol Domus esplode, e il Bologna è in ginocchio. 

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