Il Fatto Quotidiano – Il calcio italiano batte cassa

In un articolo uscito due giorni fa sul ilfattoquotidiano.it, il giornalista Lorenzo Vendemiale da sempre attento al rapporto tra calcio italiano e finanza, parla delle richieste di Serie A e Serie B al Governo italiano per ulteriori aiuti economici.

Nell’ultima manovra il calcio italiano aveva già avuto un discreto aiuto, quantificabile in 450 milioni di euro di tasse e contributi in meno da pagare. O meglio la rateizzazione spalmata nel futuro di imposte e contributi per il primi quattro mesi del 2022.

A dicembre era arrivata la richiesta di poter nuovamente inserire gli sponsor delle scommesse sportive che erano stati proibiti con il Decreto Dignità, ora, utilizzando la sponda della riduzione della capienza degli stadi a 5000 spettatori massimi (deciso inizialmente per due giornate) la Lega Serie A avrebbe richiesto alla Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali di farsi portavoce per sensibilizzare il Presidente del Consiglio affinchè conceda dei ristori, quindi soldi pubblici a fondo perduto, alle società di calcio.

Ma non solo, il calcio si paragona al settore Cultura e Spettacolo evidenziando una “disparità” di trattamento tra loro e cinema e teatri, chiedendo ulteriori misure straordinarie e sgravi fiscali a sostegno delle società calcistiche in difficoltà.

Ed alla Serie A, si accoda la Serie B, che oltre ad avere avuto il medesimo spostamento delle altre società sportive professionistiche dei pagamenti dei primi quattro mesi del 2022, chiede di ritardare i controlli sulle scadenze del 2021 appena ripristinate dalla FederCalcio (entro il 16 febbraio le società devono dimostrare di aver saldato tasse e contributi fino a ottobre 2021).

Se è innegabile che la pandemia abbia colpito anche il mondo del calcio, è anche vero che il sistema calcio italiano versa da anni in serie difficoltà dovute non certo solo al Covid19, come dimostrano gli ultimi Report calcio della FIGC di cui parla ogni anno Vendemiale e di cui abbiamo parlato anche noi in passato. Se è vero che questa emergenza sanitaria ha peggiorato la situazione, è anche vero che il nostro calcio continua a nascondere i problemi sotto il tappeto sperando che si risolvano da soli, facendo più danno a sé stesso che ad altri.

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