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IL GRILLO PENSANTE – Tra Covid e Calciomercato

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Il 2022 si è presentato con ben poco garbo, l’opprimente maglio del Covid, calato senza scrupoli anche sulla Serie A, ha sfrondato drasticamente il numero dei giocatori disponibili per il turno della Befana e di quello domenicale di 3 gg successivo, situazione che si è ulteriormente complicata a causa dei veti di alcune AUSL responsabili del confinamento in quarantena di intere squadre particolarmente bersagliate dal virus; così, tra protocolli, norme e postille tutte all’italiana, i giocatori del Bologna (che contavano un numero di positivi tra i più alti della lega) sono rimasti incastrati tra le mura domestiche per il ritorno in campo contro l’Inter ed hanno disputato la trasferta di Cagliari con una slittamento di 2 giorni. Tale decisione ha particolarmente indispettito la società rossoblu che ha abbandonato lo spesso biasimato aplomb british per diramare un durissimo comunicato di critica nei confronti della Lega la quale, in sostanza, ha concesso un solo giorno di allenamento alla truppa di Mihajlovic considerando che i tamponi di controllo sarebbero stati effettuati la stessa domenica in cui era fissata la partita. Scelta difficilmente comprensibile, né Cagliari né Bologna avrebbero avuto particolari urgenze per un recupero tanto tempestivo. Ma the show must go on per fredde logiche economiche e televisive, i pochi superstiti rossoblu hanno quindi sorvolato il Tirreno e sono capitolati per 2-1 sullo striscione del traguardo dopo una partita nella quale sarebbe stato ingeneroso pretendere di più; Orsolini, che sembra tornato affidabile dopo un lungo periodo tenebroso, ad inizio ripresa aveva illuso tutti con una pennellata su punizione ma le poche energie, la panchina sguarnita di rincalzi (buttato nella mischia addirittura Falcinelli) ed anche un po’ di malasorte (2 pali di  Orsolini e Skov Olsen sulla parità) hanno spianato la strada ai cagliaritani disperatamente alla ricerca di punti salvezza.

 

Ad agitare ulteriormente le acque ci sta pensando il mercato di riparazione che contraddistingue tradizionalmente il mese di Gennaio; le voci che si rincorrono sulle strategie felsinee sono le più disparate, inizialmente si era temuto perfino l’impossibilità di operare a causa dell’ormai famigerato “indice di liquidità” negativo ma la minaccia dovrebbe essere stata evitata.

In entrata tutto tace o quasi, in uscita si avverte più movimento. Orsolini sembrerebbe ritornato il buon Riccardo Cuor di Leone e tanto è bastato per rintuzzare con richieste al rialzo (l’ultima di 14 milioni + 3 di bonus) l’assalto del Siviglia, Skov Olsen non sembrerebbe avere un mercato troppo florido in quanto si registrano solo timidi interessamenti dal Nord Europa mentre su tutt’altro scenario si gioca il futuro di Svanberg le cui prestazioni avrebbero attirato le attenzioni di una platea di prim’ordine (Milan, Tottenham ed Arsenal); il Bologna sta cercando da mesi l’accordo per il prolungamento del contratto dello svedese dal 2023 al 2024 con contestuale aumento d’ingaggio ad 1 milione annuo ma, almeno fino ad ora, ogni proposta è caduta nel vuoto. Il biondo centrocampista è senz’altro il fiore all’occhiello del roster insieme ad un Hickey in vertiginosa ascesa ma un’eventuale cessione sarebbe propizia soltanto con un incasso all’altezza (nell’ordine di 20-25 milioni) ed un sostituto di valore quantomeno similare. Rebus non semplice da risolvere.

 

La notizia positiva è che nel posticipo di lunedì contro il Napoli si potrebbe rivedere un Bologna più somigliante a quello tipo: Hickey e Soumaoro hanno sbaragliato il Covid ed anche Sansone dovrebbe far parte della contesa; si potrebbe rivedere anche Medel e c’è una flebile speranza di riabbracciare il lungodegente Schouten (assente dalla gara interna con Milan del 23 Ottobre), i soli indisponibili dovrebbero essere Santander e Vignato oltre a Barrow e Mbaye impegnati in Coppa d’Africa. Dominguez e Orsolini, entrambi con una spalla in disordine, stringeranno i denti per riscattare la sconfitta in terra sarda mentre, sul fronte opposto, Spalletti avrà la zavorra di un’infermeria affollata di titolari; tali defezioni non tranquillizzano comunque nessuno, la recente sconfitta in Coppa Italia subita dalla Fiorentina avrà reso ancora più rabbiosa la compagine partenopea che punterà con decisione ad espugnare il Dall’Ara per mantenere un ruolo da protagonista nella lotta per il titolo. Bologna permettendo.

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