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Zanetti: ogni anno un trofeo, poi Eurolega e palazzetto

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A cinque anni dal suo ingresso in Virtus Pallacanestro, il presidente Massimo Zanetti ha concesso una intervista sul canale You Tube Virtus TV, che qui sintetizziamo

Qual è Il suo primo ricordo legato alla Virtus?

Il primo ricordo è una telefonata di Alberto Bucci, che mi chiese se avrei potuto fare qualcosa per la Virtus. Mi invitò a vedere una partita e da ciò è cominciato tutto. Poi il presidente della Coop Turrini, purtroppo ora scomparso, mi chiese di aiutarli a portare avanti un progetto che facesse tornare la Virtus quella dei vecchi tempi. Cinque ani fa la squadra era di fatto in mano loro.

La Virtus era in A2, subito ci fu la promozione

La città si aspettava proprio questo. Essere in A2 per la Virtus era uno smacco terribile

Dal 2019 in poi ogni anno è arrivato un trofeo

Ogni trofeo va vinto, ogni partita è difficile, tutti i trofei che abbiamo vinto li sento nel cuore: la promozione, la Coppa Italia di A2, la Champions che è stata una festa incredibile, poi lo scudetto, cui siamo arrivati in anticipo rispetto ai cinque anni che avevamo promesso

È vero però anche che dietro ai successi occorre una struttura davvero solida

Certo, e di questo vorrei ringraziare tutti i nostri collaboratori, in primis il dott Luca Baraldi che è l’artefice di tutto, ma anche tutti gli allenatori, i vice allenatori, Paolo Ronci, la nostra factotum Elena e tutto lo staff. Una cosa che ho detto alla conferenza stampa di presentazione di Scariolo è stata che anche lui avrebbe dovuto aiutarci a diventare una struttura professionale in stile NBA, il modello verso cui stiamo andando.

Non solo la maschile, ma pure la femminile

Quella è la mia gioia, il mio fiore all’occhiello; il sogno è quello di vincere lo scudetto, cosa qui mai accaduta finora. Sarebbe il massimo. Poi mia madre giocava a basket, per cui ho un feeling particolare con il basket femminile.

In questi cinque anni il marchio Virtus e quello Segafredo sono andati a braccetto

Ritengo che il basket sia uno degli sport più pubblicitari possibili, perché sei sempre sui giornali, in televisione; il marchio è grande sulle maglie, ha una visibilità incredibile e questo è il vantaggio della pallacanestro. Chiaro che noi siamo nel basket anche per questo motivo

Cinque anni importanti sono andati in archivio. Cosa si aspetta che le riservi il futuro?

Intanto quest’anno speriamo di vincere almeno una coppa, per tenere la regola di almeno una vittoria all’anno. Per il futuro i nostri impegni restano arrivare il Eurolega, come ripetiamo un po’ sempre, e poi quello del palazzetto, che spero di riuscire finalmente a costruire, per dare alla Virtus una casa propria che non sia in condominio con altri o in prestito. Si tratta di un impegno molto gravoso ma che spero proprio di portare a termine.

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