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F1 – Presentazione Ferrari: la parola d’ordine è “Innovazione”

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“L’attesa è finita!”

Il claim della Ferrari usato per la presentazione della nuova F1-75 potrebbe essere letto con diverse interpretazioni, in base all’umore con cui si sta affrontando la giornata o la riserva di speranze che si ripone nella Rossa dopo le ultime altalenanti stagioni prive di successi. Ma quest’anno è l’anno del rilancio, “siamo consci che le aspettative su di noi sono alte questa stagione” ha detto Binotto durante la presentazione e, a vedere il livello di innovazione portato su questa vettura, a me viene voglia di credergli.

Come dicevamo è stata una presentazione ricca di novità, a partire dalle tute dei piloti per i quali è stato scelto un rosso più profondo rispetto a quello brillante della scorsa stagione, un richiamo ai fasti del meno recente passato, unito ad una banda nera orizzontale che continua e si allunga sulle maniche fino all’altezza dell’avambraccio, questa è una novità stilistica di cui non ho altri ricordi e che si sposa bene con i dettagli neri (come gli alettoni) della monoposto di questa stagione.

Monoposto che sul colore si presenta un rosso ancora più scuro rispetto a quello delle tute come a riunire e mescolare i colori della vettura della scorsa stagione: anche qui una ricerca continua dell’innovazione che deve andare a braccetto con la tradizione e la celebrazione.

Si comincia da zero anche con i main sponsor dopo l’addio di Mission Winnow e Ups ecco la prima uscita di Velas, Ceva e il ritorno di Santander.

Lato carrozzeria la F1-75 colpisce immediatamente per la sua muscolatura: le linee morbie, appena percettibili, del corpo della SF21 lasciano spazio ai tagli decisi accompagnati da linee sinuose che in questa nuova vettura si sposano in modo convincente dando un look molto aggressivo alla monoposto.

Appena ho posato lo sguardo su questa F1-75 la prima cosa che mi ha colpito sono state le “branchie” simmetriche ai due lati della pinna centrale posta alle spalle del pilota, un particolare molto interessante e innovativo che abbiamo visto fin qui solo nella Aston Martin anche se con una completa differenza di interpretazione .

Credits: Ferrari.com

Linee più muscolose dicevamo ma che risparmiano un muso molto lungo, sottile e dalla punta rotondeggiante. Anche qui una scelta coraggiosa e differente da quanto visto fare fin qui dalla concorrenza e che avrà il compito di indirizzare l’aria verso lo splitter a due canali Venturi.

Le ali dell’ala anteriore sono molto pronunciate coprendo un’altezza maggiore del baricentro delle ruote da 18 pollici, altra grande novità di questa stagione a livello di regolamento, che dovrebbero garantire maggiori possibilità di battagliare a breve distanza con le altre vetture anche se mi sento di concordare con quanto detto da Sainz: “potrebbero essere un problema per la visibilità e nei circuiti cittadini”, e questa riflessione va ovviamente oltre la sola dimensione delle ruote visto il continuo ingrandimento delle vetture che rende sempre più difficili le condizioni di battaglia in determinati tipi di circuiti.

Il corpo della vettura quindi si presenta aggressivo e rappresenta la massima creatività e ingegno degli ingegneri Ferrari che qui hanno potuto lavorare con maggiore libertà. Il corpo custodisce poi gli organi attivi della vettura come la nuova Power Unit 066/7, il cui miglioramento ha richiesto grandi sforzi nel periodo di preparazione invernale, il sistema di raffreddamento, il motore endotermico e la parte ibrida.

Per finire anche sulle sospensioni è stato fatto un grande lavoro e un grande cambiamento soprattutto sul posteriore con uno schema a pull rod con il tirante in posizione più avanzata rispetto a quello della sua predecessora.

Creatività, sacrificio e collaborazione, questi  i punti che ha voluto sottolineare Binotto nel descrivere il lavoro svolto dal suo gruppo

Ci troviamo di fronte ad una Ferrari coraggiosa, abbiamo voluto interpretare il nuovo regolamento pensando in un modo diverso consci che le aspettative su di noi sono alte questa stagione. Abbiamo intrapreso  a partire dal 2019 un percorso che ci ha reso, attraverso diversi omenti difficili, una squadra più forte e soprattutto più unita che vede in questa macchina la massima espressione del proprio lavoro”.

La parola spetta ora alla pista, i test di Barcellona del 23, 24 e 25 febbraio sono ormai alle porte e finalmente potremo gustarci le parti che non possiamo ancora vedere oggi, ma che potremo sentire e commentare tra non più di una settimana, insieme, qua su 1000 cuori Motor Valley.

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