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Focus On – Lo striscione di Verona non ha nulla a che fare con il tifo calcistico

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A Verona è stato oltrepassato il limite. Piccolo riassunto: alla vigilia di Hellas-Napoli, parte della Curva Sud scaligera ha esposto uno striscione in cui si consigliava a Putin di bombardare Napoli, al posto dell’Ucraina.

Qui il tifo non c’entra più nulla, sia chiaro. Questa non è ironia e non lo può essere, in un momento storico in cui alcune situazioni passano necessariamente in secondo piano, per lasciare spazio a qualcosa di più grave, come l’Ucraina costretta a subire una guerra ingiustificata, senza senso, dove vittime ci sono state e vittime ci saranno, dove la gente è costretta a scappare per cercare di costruirsi un futuro migliore.

Questo non è umorismo, qui si è oltrepassato un limite importante, perché va bene il tifo ma nei contorni prestabiliti, senza farsi portavoce di qualcosa di più grande di noi. Ora la procura, giustamente, sta indagando. E’ già stata chiusa la curva del Verona per un turno di campionato, ma potrebbe mai bastare tale provvedimento per uno striscione che, con il calcio, non ha nulla a che vedere?

Assolutamente no. Infatti, la procura di Verona sta indagando e non sta analizzando briciole. Tutt’altro. Bruno Francesco Bruni, il procuratore della città veneta, ha le idee ben chiare e ha deciso di aprire un’inchiesta: manca soltanto la relazione della Digos, poi sarà analizzato l’accaduto e ci si muoverà di conseguenza. Sia chiaro, qui non si condanna tutto il tifo scaligero. Come in ogni piazza, c’è una parte che manca di rispetto e – ovviamente – scredita il lato buono del tifo. L’ipotesi di reato per questa minoranza è molto grave, molto pesante: odio razziale. Gli autori di questo gesto appartengono ad un gruppo organizzato che, già da tempo, è nel mirino delle forze dell’ordine. Il Daspo è la punizione minima, ma ci potrebbe essere anche un procedimento penale con importanti sanzioni.

A Verona è stato sorpassato un filo sottile tra tifo, umorismo e cattiveria, perché sostenere i propri beniamini è un conto, accanirsela in un periodo storico complicato è un altro. Ed è un peccato anche per la maggior parte dei tifosi scaligeri, che sicuramente andranno a rimetterci per un gesto di pochi individui. Ma a volte, nella vita, bisogna dividere ed avere priorità, per cercare di non cadere in gravi, pesanti errori. 

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