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Successo fondamentale per la Fortitudo a Trieste: Allianz superata 77-85

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ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA  77-85 (19-17; 17-27; 21-18; 20-24)

 

 Statistiche:

Trieste: Banks 12, Davis 15, Alexander 2, Konate 2, Deangeli, Mian, Delia 16, Campani ne, Cavaliero, Campogrande 11, Grazulis 8, Lever 11. All.Ciani

Fortitudo: Frazier 18, Manna ne, Aradori 17, Mancinelli ne, Durham 2, Procida, Benzing 17, Feldeine 17, Fantinelli ne, Charalampopoulos 10, Groselle 4, Borra. All.Rajola (Martino)

Tiri Liberi TR 15/20 BO 20/26

Tiri da 2 TR 25/51 BO 19/31

Tiri da 3 TR 4/15 BO 9/32

Falli TR 21 BO 20

Rimbalzi TR 42 BO 34

 

Arbitri: Sahin, Grigioni, Capotorto

Quintetti iniziali:

Trieste: Davis, Banks, Mian, Grazulis, Konate.

Fortitudo: Frazier, Feldeine, Procida, Benzing, Groselle.

 

Esordio vincente per coach Rajola a sostituire Antimo Martino in quarantena, unico assente di un gruppo squadra per il resto al completo per la prima volta in campionato. Il trend delle ultime prestazioni si rivede anche all’Allianz Dome; partita equilibrata fino alla fine anche se gestita con cinismo dai biancoblu nel finale. Ancora una grande prova di Frazier (top scorer della partita), tornano ad incidere Feldeine e Aradori mentre non bastano a Trieste i tiri a segno di Lever e le giocate sotto le plance di Delia. Punti d’oro per abbandonare l’ultimo posto e tentare una risalita adesso meno improbabile rispetto a qualche settimana fa.

Quintetto inedito per la Fortitudo che sceglie di cominciare una partita delicatissima senza Durham, affidando a Frazier il ruolo di playmaker. Difficile capire dopo i primi possessi se sia stata la scelta giusta anche se la effe parte con il piede giusto sia in attacco (anche se non impeccabile dalla distanza) sia in difesa: due palloni rubati ed ottima presenza sotto canestro di Groselle. L’ex di turno Banks è l’unico dei suoi che riesce ad iscriversi al tabellino nei primi 4′ di gara (3-9). Il cronometro scorre veloce, il punteggio meno; faticano moltissimo i padroni di casa ad attaccare il ferro. Ci riesce Konate a far rientrare in partita Trieste mentre Benzing firma la seconda personale tripla di serata. Alza l’intensità di gioco la squadra di Ciani, fa pressing in difesa ed è più precisa in attacco. Ne soffre Groselle per primo e poi tutti gli altri: impatto e sorpasso compiuto dallo solito Banks (13-12) a poco più di 2′ dalla fine del primo quarto. Nuova battuta d’arresto per il punteggio in grado di muoversi solo dalla lunetta, poi fiammate finali per l’Allianz guidate da Corey Davis e centro dalla media sulla sirena di Durham a fissare il punteggio del primo periodo sul 19-16.

Lever conferma l’efficacia del suo semi-gancio ad inizio secondo quarto, non sono altrettanto efficaci le offensive biancoblu anche se l’indirizzo della gara non si riesce a definire. 4 punti consecutivi per Charalampopoulos che anticipano la tripla di Feldeine per il controsorpasso (23-25) quando mancano 6’20” all’intervallo. Torna sul parquet a macinare punti Benzing mentre si sblocca Aradori; ottima la difesa di Feldeine sulla prima linea triestina sebbene non lo siano altrettanto le gestioni dei possessi in attacco. Impiegano però poco a correggersi gli uomini di Rajola, sprint innescato e primo +8 (28-36) a 4’10” dalla sirena di metà partita. Necessaria una reazione casalinga che arriva ma non convince appieno: 4-0 sudatissimo fino al time out biancoblu per tenere tutti ben focalizzati sulla gara. Tripla di Aradori utile a far respirare i compagni (32-39) come lo è il canestro in reverse alla Dirk Nowitzki di Charalampopoulos che si ripete anche nell’azione successiva. Inerzia Fortitudo interrotta dal gioco da 4 firmato Luca Campogrande (altro ex di serata) a pochi secondi dall’intervallo. C’è ancora il tempo per un’azione, quella che porta la effe a segnare nuovamente allo scadere con Aradori anche se il canestro è revocato con l’ausilio dell’instant replay. 36-43 dopo i primi 20′. 

L’arma dell’aggressività è quella messa in campo da Trieste ad inizio ripresa; 3 falli nel primo minuto di cui 2 di Konate che si porta a quota 4. Compito della Fortitudo è non farsi innervosire e mantenere una certa freddezza ai liberi. Quest’ultima non è rispettata da Groselle mentre torna in partita Banks e sfrutta i mismatch Grazulis dovuti all’uscita dal campo di Groselle e conseguente abbassamento del quintetto biancoblu. Risponde bene dall’altra parte del campo Benzing e continua a graffiare in maniera adesso più importante Feldeine: 45-56 dopo 6′ nel terzo quarto. Servono i contributi di Davis e Delia per impedire alla squadra guidata da Rajola l’allungo potenzialmente decisivo. Nuova boccata d’ossigeno grazie a Frazier che colpisce dai 6,75 metri, vale doppio vedendo la velocità di gioco con la quale risponde l’Allianz; l’asse Davis-Delia unita alla determinazione di Lever fanno tornare i padroni di casa a -4 (57-61) a 10′ dalla fine.

Si riparte da dove ci si era interrotti pochi minuti prima: 4-0 fulminante di Trieste che significa impatto sul 61-61. Troppo remissiva la difesa Kigili, impegnata a fare i conti anche con un tifo assordante e ovviamente non a proprio favore. Le scelte offensive sono più ragionate, i palloni più scottanti per la effe, non è lo stesso per Campogrande che da tre opera il sorpasso (64-63) dopo i primi due minuti del quarto quarto. Ancora l’ex biancoblu protagonista, altri punti nel tentativo di scavare un gap chiuso in un attimo da Feldeine, un altro giocatore rispetto a quello visto una settimana fa contro la Virtus. Nuova parità (66-66) a 6′ dal termine, marcature strette a uomo che mettono in difficoltà gli uomini di coach Ciani e permettono il sorpasso ospite. Pesantissima la tripla di Frazier che non trova risposta avversaria: 68-73 a 3′ dalla sirena finale. Trieste costretta anche a fare i conti con il bonus a favore della effe. Infatti il cronometro rallenta moltissimo e diventa importantissimo rimanere freddi senza perdere la concentrazione. Pare perderla Davis che commette un’infrazione di passi che costa enormemente considerando la tripla appena successiva di Aradori che permette alla Fortitudo il +8 (69-77) a meno di 2′ dalla fine. La lucidità triestina rimane solo nelle mani di Grazulis che cerca di farsi carico della rimonta ma il diciottesimo punto di Frazier indica l’indirizzo definitivo della partita, dalla lunetta Benzing e Aradori rifiniscono il 77-85 finale riportando a Bologna due punti preziosissimi per la classifica biancoblu che raccontano di una effe pronta a ritenersi ancora in corsa per la salvezza con una rinnovata fiducia nella propria forza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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