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Il Resto del Carlino – Bologna, ora non bisogna perdere la testa

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Il Bologna è pronto a tornare in campo, questa volta, purtroppo, senza il proprio tecnico Sinisa Mihajlovic. Già nel corso di questa settimana, in realtà, i rossoblu si sono allenati sotto la guida dello staff tecnico, sempre in contatto con il mister, ma con il rientro dei nazionali quello di oggi è una sorta di nuovo inizio, con la squadra che si ritroverà al completo a Casteldebole per la prima volta dopo l’annuncio fatto da Mihajlovic sabato scorso. Ad accoglierli, oltre allo staff tecnico, saranno presenti anche l’amministratore delegato Claudio Fenucci e lo stesso Sinisa, che in videoconferenza parlerà alla squadra per spiegare nel dettaglio la situazione. Importante anche la presenza di Fenucci che avrà il compito di rassicurare il gruppo squadra ancora scosso dalla notizia. La paura, infatti, è che i giocatori possano subire il contraccolpo psicologico perché, nonostante la guarigione del tecnico sarebbe stata comunque cosa lunga dopo il trapianto di midollo, nessuno si aspettava una ricaduta, dal momento che lo stesso tecnico non aveva mostrato segnali di allarme e la dirigenza, a conoscenza degli esami, aveva mantenuto il massimo del riserbo. 

 

Sarà dunque importante, ora, lavorare sull’umore e sulla testa dei ragazzi, compito che spetterà allo staff tecnico di Mihajlovic come già accaduto nel 2019; lo si evince chiaramente anche dalle parole di Emilio De Leo, collaboratore tecnico che è diventato il volto della squadra in assenza di Mihajlovic, intervistato ieri a Bfc Week: “Siamo già passati da questa situazione due stagioni fa. Ma non si è mai preparati a una notizia del genere. Nel 2019 abbiamo fronteggiato la situazione con senso di responsabilità e anche questa volta non ci tireremo indietro”. Un compito, se possibile, ancora più arduo questa volta, perché la squadra è indubbiamente più giovane e i primi giorni, quelli più difficili, sono trascorsi con i senatori in nazionale o in infermeria: “Nessuno era preparato” ha spiegato De Leo, “essendo la seconda volta che accade questa situazione così delicata ci ha colpito in maniera ancora più forte. È così per noi e a maggior ragione per i giovani: qui si parla di lato umano, non di calcio. Ma i ragazzi sono responsabili e andremo a Milano per cercare di muovere la classifica e regalare una piccola gioia a Sinisa, impegnato in una partita ben più importante”. Un ruolo fondamentale dovranno avere, dunque, i senatori e in generale chi ha già vissuto questa situazione, che dovranno prendere in mano la squadra e aiutare i più giovani e lo staff, perché questa volta non è importante solo il campo ma anche, se non soprattutto, la reazione emotiva. 

Fonte: Marcello Giordano, il Resto del Carlino

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