Basket
Raddoppio su: Anthony Beane
Vivere il finale di stagione come un’unica gara iniziata sabato scorso e che non si concluderà prima dell’1 maggio può rappresentare un approccio vincente per mantenere tirata la corda dell’intensità. Il primo di questi ipotetici tre quarti è andato molto bene ma non bisogna fermarsi al risultato parziale come troppe volte ha fatto la Fortitudo quest’anno; contro Varese serve un’altra prova di spessore per compiere un altro passo in senso positivo prima dell’ultimo, probabile, match point.
Squadra complicata da capire quella lombarda. Inizio di stagione disastroso che faceva presagire una retrocessione a gonfie vele poi il cambio in panchina e formazione che passa dalle stalle alle stelle, otto vittorie che la proiettano direttamente in zona playoff scalando di settimana in settimana la classifica e poi nuovamente tante difficoltà ed ennesimo cambio di allenatore con dinamiche non del tutto chiare.
Tensioni da sbrogliare che si intrecciano alla salvezza ancora da confermare ma tutt’altro che scontata al momento considerando anche il calendario dell’Openjobmetis. Anche per il roster adesso guidato da Seravalli la sfida di domenica pomeriggio è un crocevia fondamentale dell’anno. Un roster che ha cambiato faccia rispetto a quello di settembre, fuori Egbunu e Alessandro Gentile e dentro profili come quelli di Reyes e Woldetensae oltre alla fiducia riposta nei giovani Librizzi e Caruso.
Chi dovrà essere raddoppiato? Anthony Beane.
Forse non si tratta del nome più blasonato e pericoloso della squadra ma per caratteristiche fisico-atletiche e ritrovata fiducia merita la massima attenzione della difesa biancoblu. Con Roijakkers la guardia americana aveva visto abbassarsi (in diverse occasioni) il proprio minutaggio e conseguentemente il proprio apporto alla causa salvezza biancorossa. Ecco, però, che con i recenti cambiamenti torna al centro delle rotazioni della squadra.
I numeri statistici di Beane non sono infatti straordinari, 11,3 punti in 26,7 minuti di media, ma potrebbe trarre giovamento dalla nuova guida tecnica, anzi è facile che ciò accada. Va aggiunto che a fronteggiarlo non ci sarà Feldeine, determinante in difesa nelle ultime uscite della Fortitudo. Senza la pressione dello statunitense biancoblu che ha già chiuso la sua stagione, toccherà a Frazier o Fantinelli portare pressione su di lui, pur fisicamente inferiori. Può crearsi un mismatch cruciale a meno che Aradori non si incolli a lui, anche se questa pare un’eventualità remota.
Il giocatore biancorosso è anche abile ad attaccare il ferro, spesso anche in maniera spettacolare. Occorre buona guardia sotto canestro da parte dei lunghi, in vantaggio di centimetri rispetto agli avversari, i quali non superano i 2,05 metri.
Oltre a Beane, deve rimanere alta l’attenzione verso Sorokas vicino a canestro, Vene dalla distanza ed il già citato Woldetensae sulla prima linea ed ugualmente nelle incursioni in area offensiva. Bisogna aspettarsi una partita tesa e tirata, sebbene poco tecnica, a meno che il trend della effe non cambi direzione. L’atteggiamento della Fortitudo deve ritornare quello visto in trasferta poche settimane fa, cercando di azzerare l’effetto “nuovo coach” per gli avversari.
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