Basket
Tutto facile per la Virtus Segafredo a Treviso: 113-76 sulla Nutribullet
NUTRIBULLET TREVISO BASKET – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 76 – 113 (14-32; 34-52; 53-86)
Nutribullet: Jurkatamm 3, Russel 6, Faggian, Vettori n.e., Pellizzari n.e., Bortolani 12, Green 15, Chillo 2, Sims 12, Dimsa 16, Jones 6, Akele 4. All. Nicola
Virtus Segafredo: Tessitori 17, Cordinier 6, Mannion 10, Belinelli 13, Hervey 15, Ruzzier 3, Jaiteh 14, Ceron, Shengelia 11, Hackett 5, Weems 3, Teodosic 16. All. Scariolo
Arbitri: Rossi, Quarta, Brindisi
Tiri liberi: TV 18/21; BO 10/16
Falli: TV 21; BO 19
Rimbalzi: TV 22; BO 34
Tiri da 2: TV 17/30; BO 26/34
Tiri da 3: TV 8/33; BO 17/27
Era finita 84-66 all’andata, oggi le cose sono precipitate, per Treviso, e si è chiusa addirittura 76-113. La Virtus Segafredo non ha concesso alcunché ai padroni di casa per assicurarsi il primo posto nella classifica finale della regular season, Treviso ha opposto resistenza per metà del primo quarto; poi, un po’ alla volta, si è lasciata dominare con forse esagerata arrendevolezza, per una formazione in lotta per non retrocedere. Ma alle Vu Nere oggi riesce tutto dannatamente semplice.
Russel, Green, Dimsa, Akele e Sims è il quintetto iniziale di Treviso; Hackett, Teodosic, Weems, Shengelia e Jaiteh quello virtussino. Buona partenza per entrambe le squadre, con Jaiteh in particolare cercato ripetutamente – e con efficacia, perché va già in doppia cifra nei primi sei minuti – quale terminale offensivo bianconero. Ma non è che i veneti stiano a guardare, anzi: a turno sono in tanti a iscriversi a referto. Il fatto è, tuttavia, che la Segafredo gioca a memoria ad una velocità siderale, anche sostituendo l’intero quintetto, per cui non stupisce che alla prima sosta il tabellone segni un eloquente 14-32, anche perché la Virtus ha un 12 su 13 da 2 punti che si commenta da solo.
La facilità con la quale le Vu Nere trovano la via del canestro, soprattutto dentro l’area, è disarmante e nello stesso tempo entusiasmante: complice, certo, una difesa non proprio granitica, ma la tripla di Mannion che dà il +26 al 13° minuto (col tabellone che dice 40!) suona come una sentenza, mentre lievita il conto degli assist. Che ci sia, a questo punto, un piccolo rilassamento dei felsinei è quasi inevitabile. Treviso così ritrova un briciolo di fiducia e riesce a ridimensionare parzialmente il distacco, dopo essersi trovata doppiata. All’intervallo è 34-52. Partita finita? Se non fosse pallacanestro verrebbe quasi da dire di sì, ma mai dire mai in una partita di basket.
A questo punto, forse, poteva anche starci la concessione di un maggior spazio ai sicuramente affamati Tessitori e Ruzzier. Non che i “titolari” giochino con la testa altrove, però alcuni errori anche banali dichiarano una certa sufficienza nell’affrontare le cose. Infatti, ora invece degli assist lievitano le palle perse, per cui tocca a SanTeodosic metterci una pezza, con una serie di triple consecutive (mentre arriva anche il suo millesimo punto in serie A con la Segafredo) che rigettano indietro le velleità di rimonta trevisane, con Dimsa in grande evidenza, cosicché la Virtus riparte come prima. Il fatto è che dopo il 2 su 24 contro Ulm questa sera la Segafredo fa sfracelli anche dalla distanza e il divario supera i trenta punti: 53-86 all’ultimo stop.
L’ultimo quarto si segnala per una sequenza di azioni tra il virtuosistico e il fortunoso da parte dei felsinei che illustrano come tutto venga facile quando si è così psicologicamente sereni e si hanno le capacità per eseguire questi gesti tecnici, C’è spazio per tutti, in ogni caso, a questo punto, con la Virtus che porta a sette i propri giocatori in doppia cifra e Treviso che non può che arrendersi ad un 76-113 che dà il primo posto assicurato nella stagione regolare alla squadra di Sergio Scariolo e relega invece la Nutribullet agli ultimi affannosi scontri per non scendere di categoria. Per dare un’idea dello spirito col quale si è condotta la gara registriamo dei plus/minus individuali mica da ridere, come il +37 di Tessitori (top scorer, oggi, con 17 punti), il +32 di Mannion o il + 30 di Hervey. Si può dunque dire che la Segafredo ha decisamente onorato la partita, anche se incastrata fra due fondamentali appuntamenti in Eurocup, e la Nutribullet non poteva che farne le spese.
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