Basket
Buio pesto al PalaRomare per la Virtus: Schio schiaccia la Virtus 78-51
FAMILA WUBER SCHIO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 78 – 51 (22-17; 43-25; 58-37)
Famila Wuber Schio: Del Pero, Mestdagh 7, Sottana 6, Gruda 8, Verona 6, Crippa 3, Andre’ 5, Dotto 6, Keys 12, Laksa 25, Mutterle. All. Georgios Dikaioulakos.
Virtus Segafredo Bologna: Sagerer, Pasa 8, Tassinari, Barberis 4, Laterza 2, Dojkic 6, Battisodo 10, Turner 4, Zandalasini 13, Cinili 4. All. Angela Gianolla.
Arbitri: Valerio Salustri, Alex D’Amato, Claudia Ferrara.
Tiri liberi: SC 9/11 (81%); BO 14/16 (87%).
Rimbalzi: SC 47; BO 34.
Falli: SC 17; BO 15.
Tiri da 2: SC 18/40 (45%); BO 14/39 (35%).
Tiri da 3: SC 11/27 (40%); BO 3/20 (15%).
QUINTETTI INIZIALI
Famila Wuber Schio: Dotto, Mestdagh, Laksa, Keys, Gruda.
Virtus Segafredo Bologna: Dojkic, Barberis, Zandalasini. Cinili, Turner.
Caduta all’esordio delle finali Scudetto, la Virtus ritorna sotto i riflettori del PalaRomare di Schio in occasione di gara 2 per tornare a spiccare il volo e pareggiare la serie.
Grande intensità sin dai primi possessi per ambo gli schieramenti, con Dojkic a sbloccare il tabellone luminoso e regalare il primo vantaggio alle sue, subito vanificato però da Laksa, mortifera dall’arco. Zandalasini opera il contro sorpasso, ma la spigolosa formazione scledense si chiude a riccio e con le triple di Keys e dell’esterna lettone vola sul +7. Scava il solco il Famila, flirtando con la doppia cifra di vantaggio, ripianato dall’extra sforzo di Dojkic e Zandalasini che firmano il -3. Portatasi ad un solo possesso di distacco, la Segafredo preme il piede sull’acceleratore per trovare il pari, non riuscendoci e, anzi, concedendo la realizzazione di Laksa per il 22-17 di fine primo quarto.
Bologna subisce la fisicità delle padrone di casa e, nonostante il divario contenuto dalle Orange, subisce la fiammata interna portata avanti da Keys che scrive il -10 per le emiliane. La replica bianconera non si fa attendere con Battisodo, ma Schio corre il campo e con un parziale di 9-0 spedisce in fondo al baratro la Segafredo. Il timeout di coach Gianolla non giova alla produzione offensiva della sua squadra, affidatasi successivamente all’esperienza di Cinili e Battisodo per spezzare il proprio digiuno. Fatica a contenere gli assalti delle venete Bologna, che affettano la difesa bianconera con gli sprint di Dotto, scrivendo con la tripla di Crippa il +18 alla seconda sirena.
Entra con un piglio diverso nella ripresa la Virtus, limitando efficacemente le sortite offensive di Schio e ricucendo parzialmente lo strappo con Zandalasini e Pasa. Il bottino Orange però non accenna a ridursi, venendo rimpinguato dai canestri di Laksa e Gruda, che spianano la strada a due triple di Sottana a spingere il Famila per la prima volta sul +20. Polveri bagnate per le emiliane che scivolano fino al -23, parzialmente eroso da Pasa che mette la parola fine sul terzo quarto con il suo taglio al ferro.
Caduta in fondo al baratro, la Virtus è costretta a fare i conti con le triple di Laksa e Mestdagh che la sospingono ancora più a fondo. Alza la voce dall’arco Battisodo, supportata da Laterza e Pasa, ma il solco tracciato dal Famila è troppo netto e, con i centri nel finale di Gruda e Andre’, porta a casa l’incontro.
Finisce così al PalaRomare: Schio batte Bologna 78-51.
Si porta sul 2-0 la formazione di coach Dikaioulakos, al termine di una gara condotta sin dai primi possessi e dominata grazie ad una prestazione soverchiante di Laksa, autrice di 25 punti con l’81% al tiro, cui si aggiungono 6 rimbalzi, 3 assist e 2 palle rubate. Dall’altro lato della barricata, non riesce l’impresa alla Virtus, andata a segno con otto delle dieci giocatrici a disposizione, ma incapace di sopperire all’inferiorità in termini di centimetri rispetto alle avversarie e sconfitta sulla lunga distanza. Sugli scudi per coach Gianolla Battisodo e Zandalasini, le uniche giocatrici in doppia cifra con 10 e 13 punti.
Il prossimo appuntamento per la Virtus sarà martedì 3 maggio alle 20:30 quando, sul parquet del Paladozza, affronterà Schio in occasione di gara tre, con il primo match point per le Orange per conquistare lo Scudetto.
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