Bologna FC
Il Resto del Carlino – Dal miracolo Chievo alla favola Atalanta. E ora è il turno del Bologna
“Non vedo l’ora di cominciare a Casteldebole, c’è tanto lavoro da fare”. Queste le parole di Giovanni Sartori, nuovo direttore sportivo del Bologna, confidate agli amici nei giorni precedenti all’ufficialità.
I meno esperti di pallone faranno fatica a comprendere l’importanza di tale arrivo, per questo è giusto fare un passo indietro, per spiegare come inizia la strada che lo ha portato fino alle Due Torri.
Sartori nasce il 31 marzo 1957 a Lodi. Il calcio è la sua vocazione e, come scrive Massimo Vitali su Il Resto del Carlino, “Cresce nel settore giovanile del Milan, s’afferma con le maglie di Venezia, Udinese e soprattutto Sampdoria, salvo poi chiudere la sua avventura da calciatore al Chievo”.
Proprio al Chievo, dopo un inizio come viceallenatore, Sartori scopre di avere la vocazione dello scopritore di talenti. Da lì inizia il suo percorso come dirigente, che permette ai gialloblù di passare nel giro di pochi anni dalla Serie C all’Europa.
Come dimenticarsi d’altronde quella squadra, composta da giocatori come Perrotta, Pellissier, Barzagli, Amauri, Marchegiani, Corini e la lista prosegue.
Nel 2014 poi il passaggio all’Atalanta. In due stagioni porta la Dea dalla zona retrocessione a oscillare tra l’Europa e la Champions League. Merito anche delle enormi plusvalenze realizzate: 300 milioni in totale e nomi che, oggi, sono considerati di assoluto livello, come Kessié, Gosens, Cristante, Mancini, Spinazzola e, anche qui, si potrebbe continuare tutto il giorno.
Insomma, l’uomo perfetto per la ricostruzione rossoblù, dopo essersi reso protagonista (dietro i riflettori) del miracolo Chievo e della favola Atalanta.
Tuttavia, “miracolo” e “favola” sono termini riduttivi per spiegare l’enorme lavoro compiuto, poiché i risultati ottenuti sono frutto di infinite ore di studio e ricerca, mischiate all’infinito numero di chilometri percorsi per vedere dal vivo i giovani talenti.
Nella vita non si smette mai di imparare, chiedetelo a Sartori.
Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook