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Meteore: stagione 2014-2015

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Siamo arrivati alla fine della stagione. Quante emozioni abbiamo vissuto: gioia, delusione, sofferenza, goduria. 
Chissà cosa ci riserverà l’anno prossimo, dopo una stagione dolce-amara come quella appena conclusa. Certo, poteva andare meglio, con quel decimo posto che per un attimo era tornato vicino e che, per una ragione o per un’altra, è di nuovo scappato via.
Poteva però andare anche decisamente peggio: la retrocessione è un buco nero che può risucchiare dentro qualsiasi squadra, anche quelle che a inizio campionato non sono viste come “a rischio”.

Come ogni settimana stavo facendo ricerca per portare a voi che leggete un momento di leggerezza, un sorriso nel ricordare una delle tante meteore che hanno vestito i colori rossoblù.
In questo processo ho ripensato alla stagione 2014-2015, a quella squadra che, dopo la retrocessione dell’anno precedente, è riuscita a centrare la promozione, riportando questi colori dove meritano. Ho ripensato a quel gol di Sansone contro il Pescara e a quella traversa colpita da Melchiorri che ci ha tolto il respiro; e mi sono chiesto: dove sono finiti i ragazzi di quella incredibile stagione?
Oggi la rubrica Meteore non parlerà di un giocatore in particolare, bensì di tutti quei calciatori che hanno contribuito a riportare il Bologna in Serie A e che, come vedremo, hanno poi lasciato la squadra in cerca di nuove avventure.   

Il nostro viaggio inizia con colui che ha difeso fino all’ultima goccia di sudore i pali rossoblù, il portiere Ferdinando Coppola. Per la verità l’estremo difensore aveva già avuto un’esperienza a Bologna dal 2000 al 2003, come riserva di Gianluca Pagliuca. 
A seguito di un lungo pellegrinaggio tra diverse squadre italiane, l’8 luglio 2014 torna in Emilia e si rende protagonista di un’ottima stagione, piazzandosi addirittura settimo nella Top 15 dei portieri stilata dalla Lega Serie B.
Dopo 30 partite e 22 gol subiti, a fine stagione rimane svincolato e approda al Verona come terzo portiere. Per lui, sempre in rossoblù, anche una parentesi come collaboratore tecnico della Prima Squadra e del Settore Giovanile nel 2019, e ora è pronto a tornare nella Massima Serie come preparatore dei portieri della Cremonese.

Proseguiamo con la linea difensiva, a cominciare da Rafael Pàez, il gigante spagnolo scuola Real Madrid e Liverpool, non proprio due settori giovanili qualunque.
Arriva a Bologna in prestito con opzione di riscatto, ma a ottobre subisce un infortunio che lo tiene fuori dal campo per quasi tutto il girone di andata. A gennaio 2015 viene poi interrotto anticipatamente il prestito, e l’allora ventenne viene girato all’Eibar.
Ecco il turno di Mathìas Abero, difensore uruguagio che, a seguito del prestito all’Avellino, torna a Bologna dopo aver disputato in rossoblù la stagione 2012-2013. Per lui 11 presenze e un gol in campionato.
Per concludere la linea difensiva, vi ricordate di Lorenzo Paramatti? Figlio di Michele, anche lui ex rossoblù, arriva al Bologna dall’Inter a soli 19 anni. I continui infortuni gli permettono di prendere parte a sole 5 partite; tuttavia, l’anno scorso è riuscito togliersi una piccola soddisfazione vincendo il campionato di Serie A rumeno con il Craiova. 

Il centrocampo è sicuramente il reparto che vede più volti nuovi. Il primo di cui parliamo è sicuramente uno dei trascinatori di questa squadra: il brasiliano Matuzalem.
Il 4 luglio 2014, dopo essere rimasto svincolato, firma un contratto annuale con il Bologna e da mediano si impone come uno dei migliori centrocampisti di tutto il torneo. Nelle ultime partite gioca addirittura con la fascia di capitano, cedutagli da Archimede Morleo per le sue ottime qualità da condottiero.
Il 2 febbraio 2015 arriva in prestito dalla Sampdoria anche Nenad Krsticic. Per il serbo 13 partite in rossoblù e, a fine campionato, fa ritorno in blu cerchiato.
Come dimenticarsi di Franco Zuculini. Nazionale argentina, si distingue per la sua grinta e decisione nei contrasti e nel recupero palla. Insomma, uno che non si tira mai indietro. Purtroppo, però, questo gli comporta la lesione del legamento crociato nel match del 1° aprile contro il Carpi, che lo tiene lontano dal campo per il resto della stagione.
Per una squadra che non è abituata alla Serie B serve un esperto in promozioni: ecco a voi Gennaro Troianiello, che con il Bologna conquista la sua quarta promozione in 5 anni.
Altro nome, altro trascinatore. Karim Laribi arriva in prestito dal Sassuolo e non ci mette molto a prendersi una maglia da titolare. Inamovibile nello scacchiere di Diego Lòpez prima e Delio Rossi poi, gioca 38 partite segnando 8 gol.
Vi ricordate l’asse Inter-Bologna? In questa rubrica l’abbiamo visto più di una volta. Proprio dall’Inter, anche lui in prestito, arriva Daniel Bessa, mezz’ala sinistra attualmente al Verona.
Infine, è il momento di Marcel Buchel. Girato in prestito dalla Juventus, con la maglia rossoblù gioca 26 partite e segna 3 gol. Torna poi alla base e attualmente gioca con i bianconeri dell’Ascoli, in Serie B.

Eccoci infine arrivati all’attacco, l’ultimo reparto che a suon di gol ha permesso alla squadra di centrare la promozione. 
Il primo da citare è sicuramente Daniele Cacia, il bomber col 9 sulle spalle. Arriva a Bologna il 5 agosto 2014 ed entra subito nel cuore dei tifosi: realizzazione dagli undici metri all’esordio in campionato dopo essersi procurato il rigore. Conclude la sua esperienza sotto le Due Torri con 38 partite e 11 gol, il più pesante sicuramente in quel Bologna-Avellino finita 2-3 per i campani, ma che vale comunque la finale playoff per i rossoblù.
Dopo il nove troviamo il dieci: Matteo Mancosu viene acquistato durante il mercato di riparazione per completare il reparto offensivo. Per il sardo è la prima stagione in carriera a rimanere a secco di gol in 17 partite. Rimane anche per la prima parte di stagione in A, per poi essere ceduto a gennaio al Carpi.
Dall’Atalanta arriva in prestito Rùben Bentancourt. In patria, l’Uruguay, lo paragonano a Edinson Cavani per l’ottimo colpo di testa e il senso della posizione. In rossoblù, tuttavia, non brilla e il 17 febbraio, dopo appena 5 presenze senza mai lasciare il segno, viene girato al Defensor. 
Sempre in prestito, questa volta dal Genoa, arriva Riccardo Improta. Dopo aver contribuito alla cavalcata per la Serie A con 16 partite e 1 rete segnata, attualmente milita nel Benevento in Serie B.
Completiamo questa lunga lista con due nomi: Luca Giannone e Riccardo Pasi. Entrambi trovano poco spazio, appena 14 partite in due; tuttavia, in campionati difficili come la Serie B, c’è bisogno anche di giocatori come questi, poiché “non esistono piccole parti, ma solo piccoli attori”. 

Anche se la permanenza in rossoblù di questi giocatori non è stata longeva, ognuno di loro ha contribuito a compiere un’impresa che non tutti riescono a fare. Se ci troviamo oggi dove siamo è anche merito loro. 
Si conclude dunque qui il nostro viaggio, con le meteore che hanno permesso al Bologna di risplendere nel grande cielo della Serie A.  

 

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