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Il Personaggio della Settimana – Alex Barros
Alex Barros nasce e cresce nella terra del calcio a San Paolo e dei motori ma dove quelli privilegiati hanno quattro ruote. Nato a San Paolo una decina di anni dopo una leggenda motoristica verdeoro, Ayrton Senna suo conterraneo, Alex si appassiona subito ai motori ma il suo amore piega verso le due ruote a differenza di tanti altri suoi connazionali.
Piccolo tra i grandi
A sedici anni dopo aver fatto un po’ di gavetta debutta ufficialmente nel motomondiale classe 80cc. Giovanissimo ma già dannatamente veloce. Resta nella categoria per due stagioni ma non raccogli grandi risultati. Nel 1988 salta direttamente nella categoria di mezzo, la 250cc, saltando quella che era la categoria cadetta ovvero la 125cc. Anche lì non riesce ad ottenere qualcosa di rilevante ma nonostante tutto riesce a trovare il modo per prendersi un posto in 500cc, tra i grandi nel 1990. Nella classe regina esordisce con la Cagiva, moto che guida per tre stagioni fino al 1993, quando la Suzuki decide di credere in Barros e nelle sue qualità.
Onda nipponica
Corre per la casa giapponese per due stagioni fino al 1994. In quei due anni riesce anche a cogliere la prima vittoria in carriera in Spagna a Jarama. Il terzo podio complessivo dopo il primo in Olanda con la Cagiva e il secondo raggiunto negli Stati Uniti. Alla fine della sua avventura in Suzuki decide di passare alla Honda. Moto che guiderà per un totale di nove stagione tra la squadra ufficiale Repsol e altri team satellite. Raccoglie sei vittorie totali e molti podi che lo rendono un pilota affidabile e un protagonista veloce sempre pronto a lottare per posizioni di vertice. L’unica parentesi che spezza il suo legame con la Honda è quella in Yamaha nel 2003 con il team Gauloises, parentesi non molto fortunata vista anche la scarsa competitività della moto, ma nonostante questo riesce a fare un podio e a stare nella metà alta della classifica finale.
La sua carriera sulle due ruote si chiude nel 2007 con una Ducati, nella Motor Valley, precisamente vestendo i colori del Team Pramac d’Antin che porta sul podio al Mugello. Nella sua vita motociclistica ha assaggiato anche le derivate di serie nel campionato SBK. Ha corso nella stagione 2006 in sella ad una Honda, dimostrando tutto il suo valore conquistando podi e una vittoria in Italia, nel cuore della Motor Valley ad Imola sullo storico circuito Enzo e Dino Ferrari.
Compagni illustri
Anche se Alex non è stato campione del mondo o uno di quei talenti cristallini che hanno dominato epoche e scenari motociclistici, si è ritagliato la sua paginetta di storia nel motomondiale. Con 8 vittorie e 38 podi tra 500cc, MotoGP e SBK si è dimostrato all’altezza di categorie e moto diverse in moltissime situazioni, ma soprattutto non ha mai sfigurato accanto ai suoi compagni di squadra; campioni pluripremiati e personaggi che hanno fatto la storia di questo sport. In Suzuki il grandissimo talento americano con il n.34 Kevin Schwantz. In Honda l’australiano Mick Doohan vincitore di ben cinque mondiali in MotoGP e leggenda assoluta e Valentino Rossi, sempre nella casa di Tokyo, che ha sfidato a cavallo di una Honda bestiale con la quale dominavano gran premio dopo gran premio. Valentino e Alex sono sempre stati in ottimi rapporti tra di loro e in pista si davano filo da torcere ma senza mai superare il limite o venire meno al rispetto che vige tra i piloti. Barros di non ha mai sfigurato accanto a compagni che rappresentano miti delle due ruote, e anche questo aspetto va a comporre il personaggio del brasiliano che ha sempre dimostrato di essere un pilota di ottime doti.
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