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Il Personaggio della settimana – Jarno Trulli

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Potesse esistere una sola gara che fa storia a sé nel calendario di Formula 1 quella è senza dubbio Monaco. Un Gran Premio che a fascino e charme è unico al mondo. Per i piloti o è amore o è odio verso un tracciato unico nel suo genere che divide i pareri e le folle. Ci sono piloti che si sono esaltati solo sul tracciato monegasco o altri che non ci hanno mai incontrato fortuna. Il principato è stato teatro di gare leggendarie altre discusse, ma non ha mai deluso le aspettative. Vincere a Monaco è l’obiettivo di tutti i piloti sulla griglia, ma per riuscirci non puoi contare solo sulle tue abilità. Perché lì l’imprevedibilità è dietro l’angolo ad ogni giro, ad ogni curva e proprio per questo solo la bandiera a scacchi può decretare il vincitore. Nell’albo d’oro di Monaco c’è anche un italiano, che su quelle strade ci ha vinto la sua prima e unica gara in Formula 1. Jarno Trulli.

Dalla Motor Valley alla Malesia

Il pilota di Pescara inizia a correre con i go-kart a nove anni conquistando le prime vittorie e i primi titoli nazionali per poi passare a quelli mondiali di categoria. In seguito passa alla Formula 3 Tedesca dove vince due gare nella stagione di esordio per poi vincere il campionato l’anno successivo con 206 punti. Per il 1997 aveva già in programma di partecipare alla Formula 3000 ma si apre una grande opportunità nella Motor Valley. Debuttare in Formula 1 con la Minardi. Corre le prime sette gare sfiorando la zona punti più volte e questo gli vale la stima di Alain Prost che decide di fargli fare dei test con la sua scuderia. Trulli si guadagna il posto nella squadra del pilota francese. Nelle restanti gare di quell’anno l’unica consolazione che si toglie sono i primi punti iridati nel Gran Premio del Nurburgring. Viene confermato per le seguenti due stagioni e riesce a ottenere altri due piazzamenti a punti e nella sua ultima stagione con la Prost ottiene il suo primo podio sempre sul circuito tedesco della Nordschleife. Nella sua carriera in Formula 1 il pilota abruzzese corre per la Jordan, la Renault, la Toyota con la quale trascorre ben cinque stagioni per chiudere con la Lotus che poi prenderà il nome di Caterham. Trulli riuscirà a raggiungere ben 11 podi nei suoi restanti anni nella classe regina ma il suo apice lo raggiunge sulla pista più glamour del mondo. Lì dove vincere anche solo una volta ti regala la gloria.

Principe per un giorno

La prima posizione la prende fin dal sabato portando la sua Renault in Pole Position. La domenica scatta bene e si prende la testa della corsa. Monaco è sempre imprevedibile e come tale la gara si rivela rocambolesca come sempre. Partono in venti e al traguardo arrivano in dieci, metà dello schieramento iniziale. Tra rotture e problemi meccanici come successo alla McLaren di Kimi Raikkonen ma anche incidenti e collisioni tra varie vetture alla fine regna chi è bravo e mostra talento nel sopravvivere alle avversità e rimane in pista. Jarno si mostra abile in questo. Dopo ripetute Safety Car Trulli si trova in terza posizione dietro alla Ferrari di Michael Schumacher e alla Williams BMW di Juan Pablo Montoya. Quando la SC sta per rientrare il tedesco per scaldare le gomme frenò bruscamente e fu tamponato dal colombiano che non si aspettava tale manovra. La rossa si intraversò e fini contro le barriere. La testa della corsa tornò a chi se la era conquistata il giorno precedente e fino alla fine della gara Jarno non la lasciò più. Taglia il traguardo del principato per primo e per un giorno si prende la corona più chic del campionato. Per lui quella rimarrà l’unica gloria della carriera ma possiamo dire che non scelse proprio un fine settimana come gli altri, ma uno dei più ambiti. D’altronde se si dovesse scegliere un unico luogo dove trionfare, meglio farlo bene, con gusto.  

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