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Chi più spende (alle volte) male spende – Godfred Donsah

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Ritorna il consueto appuntamento con la rubrica dedicata agli acquisti più onerosi dell’era Saputo che sul campo non hanno soddisfatto le aspettative. L’articolo odierno è incentrato su Godfred Donsah, centrocampista giunto sotto le due torri nell’agosto del 2015, voluto fortemente dall’allora direttore sportivo Pantaleo Corvino.

L’estate 2015 fu quella della risalita in Serie A del Bologna dopo un anno di Purgatorio in Serie B. Alla guida dell’area tecnica si era insediato da diversi mesi Pantaleo Corvino, il quale aveva l’ambizione di costruire una squadra che potesse conquistare una salvezza tranquilla.
Gli occhi del direttore salentino ricaddero su Godfred Donsah: centrocampista di proprietà del Cagliari, con già esperienza in Serie A nonostante la giovanissima età (allora il ghanese aveva solo 19 anni).
Donsah era considerato uno dei migliori prospetti della Serie A, e ciò era stato dimostrato dal fatto che nonostante per il Cagliari quella precedente fosse stata una stagione molto complicata (terminata con la retrocessione in Serie B), il ghanese era riuscito a distinguersi per potenza, dinamicità e tecnica. Il centrocampista si era inoltre distinto l’estate precedente anche al Mondiale U20 con il Ghana.

Bologna e Cagliari trovarono l’accordo per un prestito con obbligo di riscatto a giugno 2016 fissato a 5 milioni (più 2 per il prestito, dato Transfermarkt). Al ghanese venne proposto un ingaggio da 500mila euro a stagione (dato Gazzetta).
La stagione del ghanese con la maglia del Bologna partì subito in salita: due infortuni in poco più di un mese. Il primo a fine agosto per via di una sublussazione, il secondo a metà settembre a causa di una lesione muscolare alla coscia, che lo costrinse a restare ai box per 30 giorni.
Un ulteriore guaio fisico lo colpì ad aprile, quando rimediò un affaticamento all’adduttore. Nonostante le difficoltà dettate dai problemi fisici, nella prima stagione sotto le due torri Donsah totalizzò 20 presenze con i rossoblù (18 da titolare), mettendo a segno anche 2 gol: contro il Verona (sua ex squadra tra le altre cose) e contro la Sampdoria.
L’impressione che ne derivò fu quella di una mezzala dalla buona tecnica, che potenzialmente aveva ancora diversi margini di miglioramento.
Una volta scattato l’obbligo di riscatto, Donsah fu a tutti gli effetti un giocatore di proprietà del Bologna, siglando un contratto fino al 2020.

Tuttavia, anche la seconda stagione in maglia rossoblù non partì nei migliori dei modi: il centrocampista ghanese rimediò una lesione al muscolo pettineo a ridosso dell’inizio del campionato. Stagione nella quale Donsah totalizzò solo 13 presenze, senza andare mai in gol.
Decisamente più positiva fu la stagione seguente (la sua terza sotto le due torri), nella quale il ghanese giocò 28 partite, ritornando anche a segnare prima con il Benevento e poi di nuovo contro l’Hellas Verona (a cui aveva già segnato due anni prima).
Quella del 2017/2018 sembrò essere la stagione della definitiva consacrazione del centrocampista, che dimostrò qualità e sostanza nonostante l’ennesimo infortunio rimediato al ginocchio ad aprile, che lo costrinse a stare fuori circa un mese. Ad ogni modo le sue prestazioni avevano convinto la società, che nell’estate del 2018 gli propose un rinnovo di contratto fino al 2022, con tanto di ingaggio al rialzo: da 500mila a 850mila (dato Gazzetta).
Tuttavia, appena poche settimane dopo aver firmato il rinnovo, la maledizione degli infortuni lo colpì ancora, questa volta in maniera pesante: frattura composta del perone e due mesi di assenza dal campo. Solo 6 presenze quell’anno per lui. 

I numeri di Donsah nell’ultima stagione (e soprattutto la sua grande fragilità fisica) convinsero la società e Mihajlovic a cederlo in prestito al Cercle Brugge, il quale però a fine stagione non esercitò il diritto di riscatto.
Nell’agosto del 2021, dopo un altro anno in prestito (questa volta al Rizespor in Turchia), Donsah e il Bologna decisero di rescindere consensualmente il contratto.

Facendo la somma del costo totale del cartellino e dell’ingaggio, il Bologna per Donsah ha investito circa 9,5 milioni di euro. Una cifra sicuramente troppo alta per un giocatore che sì era arrivato sotto le due torri etichettato come uno dei maggiori prospetti, ma che poi si è rivelato un calciatore dal fisico troppo fragile. Donsah è stata la dimostrazione che per incidere ad alti livelli non basta avere piedi dotati, ma è necessario avere anche una buona tenuta fisica.

Le esperienze successive alla rescissione del contratto (a Crotone sei mesi e poi l’ingaggio con lo Yeni Malatyaspor) hanno dimostrato che probabilmente Donsah non è il giocatore adatto per fare il salto di qualità. 
Classe ’96, Donsah ha davanti a sé ancora diversi anni di carriera, ma il tempo delle promesse è per lui ormai finito. Chissà che proprio in Turchia (dove attualmente milita) non abbia trovato la sua dimensione ideale.

 

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