Bologna FC
Primavera – Un’indecisione di Bagnolini blocca il Bologna sul pareggio: 1-1 a Verona
Al Tavellin, antistadio del Marcantonio Bentegodi, si incontrano Bologna, con sei punti in classifica e due prestigiose vittorie contro i campioni d’Italia dell’Inter e i vice campioni della Roma, e il Verona, padroni di casa, con un solo punto ottenuto nei due match disputati.
Il Bologna si schiera con un 3 5 2, con Bagnolini in porta, Mercier, Stivanello e Amey nel pacchetto difensivo, centrocampo con formato da Schiavoni, Maltoni, Bynoe, Pyyhtia e Wallius, mentre a dar fastidio alla porta scaligera, difesa da Boseggia, Raimondo e Mmaee.
Poco o niente fino al 15esimo dove si registra un’ammonizione comminata a Mercier per un’entrata poco educata, ma al 17esimo la partita si sblocca: gran gioco di piedi di Raimondo al limite dell’area, con le spalle alla porta, e nello stretto lascia partire un tiro imparabile che si infila alla destra di Boseggia.
Al 24 esimo il Verona “rischia” il pareggio: uscita sciagurata di Bagnolini, che manca completamente la sfera, ma Bragantini a porta vuota si addormenta e permette a Wallius di rientrare e salvare sulla riga di porta un pallone che poteva portare al pareggio della squadra scaligera.
Al 30esimo è Mercier che non sfrutta un ottimo corner battuto da Pyyhtia ma, con sufficienza appoggia, indisturbato, la palla sull’esterno rete.
Il Verona non ci sta a perdere fra le mura amiche e aumenta la sua intensità in attacco: due azioni, finalizzate sempre da Cazzadori, sfiorano il colpo grosso, ma il Bologna si difende sempre con ordine e rischia il minimo, gestendo il vantaggio ottenuto da Raimondo. Molto bene la retroguardia composta da Mercier (che sostituisce l’indisponibile Motolese), Stivanello e Amey.
La partita si accende nella parte finale del tempo e sia il Verona, alla ricerca del pareggio, che il Bologna provano ad affondare i loro colpi, ma senza di fatto impensierire la porta avversaria. Duelli fisici a centrocampo vengono spesso vinti dai giocatori rossoblù, sempre molto reattivi anche sulle seconde palle.
A pochi minuti dal termini dei primi 45 minuti è MMaee che brucia un’occasione nitida: errore di valutazione della difesa scaligera su un rimpallo offensivo del Bologna, MMaee si impadronisce della sfera e si lancia in area, ma viene contrastato correttamente da dietro, finendo a terra. Per l’arbitro Vingo non è rigore e il portiere gialloblù rimette dal fondo.
Si chiude il primo tempo con gli ospiti in vantaggio, frutto anche di una migliore organizzazione di gioco che Vigiani ha dato ai suoi ragazzi: il Verona di Salvatore Bocchetti vive di giocate dei singoli, ma senza trovare il guizzo vincente e senza geometrie che producano autentiche occasioni da gol, creando pericoli dalle parti di Bagnolini.
All’inizio del secondo tempo Schiavoni lascia spazio a Karlsson, ma Vigiani non cambia il disegno tattico.
Al 52esimo è ancora Cazzadori che incrocia un pallone velenosissimo, ma Bagnolini si supera e chiude ogni spiraglio.
Ancora al 60esimo è Raimondo che dopo una veloce serpentina tira di poco sopra alla traversa di Boseggia. Il Bologna c’è e prova ad essere pericoloso con le ripartenze.
Al 63esimo Bgnolini rischia un’altro black out, e in piena area gli sfugge la palla ma è Amey che libera e allontana il pericolo.
Niente da fare invece per il Bologna al 67esimo: cross insidioso di Patanè, neo entrato, ancora Bagnolini insicuro sulla sfera e Cazzadori spinge in reta la sfera, pareggiando i conti della partita. A nulla può valere il disperato
tentativo di Kalle Wallius.
Il Verona è nel suo momento migliore e continua a spingere per cercare i 3 punti: al 73esimo ancora il Verona con Joselito che davanti al portiere rossoblù mette a lato, mentre al 77esimo è Bernardi che non mette nel mirino la porta di Bagnolini e spara dall’altro lato dell’estremo bolognese.
Ma è un Verona che diventa assai complicato da gestire e il Bologna cala alla distanza. Entra Rosetti e, a 9 minuti dalla fine, entra Anatriello, “il bomber dalla panchina”, con un Bologna che si riporta in avanti e fa vedere la migliore qualità di organico, ma il muro gialloblù non cade.
Un Bologna che rimane nella zona alta della classifica, ma perde un’enorme occasione di rimanere a punteggio pieno.
Luca Vigiani dovrà parlare a fondo con i suoi ragazzi, apparsi deconcentrati rispetto alle precedenti uscite e meno determinati in un incontro che pareva essere all’altezza dei propri mezzi. Ma ci sarà solo il tempo di raccogliere le idee: sabato al “Galli” scende l’Udinese e sarà quello il momento per riprendere la corsa verso la vetta del campionato.
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