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Il Resto del Carlino – Duro lavoro, coesione e spirito di squadra: il Bologna targato Motta

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Fumata bianca in casa Bologna, da ieri Thiago Motta è ufficialmente il nuovo allenatore della prima squadra. Fra i tifosi rossoblù rimbalzano già tante domande e aspettative e si chiedono già come giocherà il “nuovo” Bologna. Che modulo prediligerà Motta? Opterà per una difesa a 4 o manterrà la difesa a 3? Vedremo un attacco a 2 o un tridente d’attacco? Motta proporrà un gioco offensivo o più catenacciaro?

L’ex ex allenatore dello Spezia non ha lasciato i tifosi a bocca asciutta ed ha già annunciato novità, a livello di mentalità e proposta di gioco, il nuovo tecnico rossoblù, spiegando che già con l’Empoli potrebbe ritoccare quelli che sono stati gli equilibri dell’ultimo anno targato Mihajlovic.

IL TRIDENTE IN ATTACCO – Una importante novità potrebbe essere il ritorno al tridente in attacco per valorizzare i tanti esterni a disposizione come Orsolini, Barrow e Vignato, sia per motivi tecnici che economici in vista delle future sessioni di mercato e di rinnovi contrattuali.

Sabato alle 15 arriva l’Empoli al Dall’Ara ed ecco che si potrebbe rivedere il tridente Orsolini-Arnautovic-Barrow già dal primo minuto contro la squadra di Paolo Zanetti, con Vignato e l’acciaccato Sansone pronti a scalpitare per giocarsi una maglia da titolare in questi tre giorni

CERTEZZA DIFESA – Una costante del Bologna di Mihajlović che dovrebbe rimanere è la difesa a tre, almeno con l’Empoli e quindi spazio al terzetto composto da Posch, Medel e Lucumi. È quindi il 3-4-3 il modulo con cui il Bologna scenderà in campo sabato pomeriggio, un giusto compromesso tra la voglia di Thiago Motta di costruire un Bologna più offensivo e le conoscenze tattiche assorbite dai rossoblù nell’ultimo anno. Sarebbe complesso e probabilmente azzardato provare un nuovo modulo in solo 5 complessivi di lavoro.

NUOVO MODULO? – Dopo la partita con l’Empoli che ci sarà la sosta nazionali e potrebbe essere l’occasione per Motta per provare a disegnare un 4-3-3 o il 4-2-3-1, i sistemi da lui prediletti nella sua giovanissima carriera da allenatore.

MENTALITA’ – Motta ha le idee chiare per il suo Bologna e ha messo in chiaro che i valori e gli obiettivi che vuole mettere al centro del progetto: condivisione, coinvolgimento, dialogo e duro lavoro. Il nuovo allenatore ha proposto di intensificare il lavoro nelle ore della mattina e con l’arrivo di Motta cambierà probabilmente anche la routine della squadra, per aumentare i momenti condivisi e lo spirito di gruppo: siano fondamentali: colazione in gruppo, allenamento e video, pranzo e poi liberi tutti.

DIALOGO – Ascolto e comunicazione sono altri due concetti chiave molto cari al mister che ama parlare e ascoltare tutti i membri dello spogliatoio, a cui chiede ci concentrarsi al 100 per cento esclusivamente sul campo, nelle ore in cui saranno a Casteldebole, per poi staccare la spina fuori. Anche questo potrebbe rappresentare un elemento di freschezza all’interno di un gruppo in cui in tanti hanno dovuto assumersi responsabilità al di sopra della norma, visto quanto accaduto e vissuto negli ultimi tre anni e mezzo.

Fonte: Il Resto del Carlino, Marcello Giordano

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