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La Virtus Segafredo sa anche vincere: 87-80 a Brescia

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – GERMANI BRESCIA 87 – 80  (31-19; 57-44; 73-60)

Virtus Segafredo Bologna: Cordinier 14, Belinelli 11, Bako 6, Ruzzier 2, Jaiteh 4, Faldini ne, Lundberg 23, Menalo 2, Mickey 9, Camara, Weems 8, Ojeleye 8.
Coach: Diana

Germani Brescia: Gabriel, Tanfoglio 3, Massinburg 8, Ghidini, Della Valle 31, Caupain JR 7, Cobbins 1, Odiase 21, Cournooh 9, Santi.
Coach: Magro

Arbitri: Grigioni , Galasso , Marziali .

La Virtus Segafredo trova Brescia nella finale per il 3° e 4° posto del Trofeo Lovari. La squadra lombarda non è più quella di alcune stagioni or sono, ma resta formazione scomoda da affrontare e quindi il test può dirsi probante come quello di ieri sera con Tortona. Sia Virtus che Germani non sono al completo però sono gare, queste, che già permettono di mettere a fuoco le peculiarità delle diverse squadre.

Sono Lundberg, Cordinier, Weems, Mickey e Bako in campo all’inizio per la Segafredo, Caupain, Cournooh, Della Valle, Gabriel e Odiase per Brescia.

L’avvio è al fulmicotone per le Vu Nere, che mettono sul parquet l’intensità che consente loro di allungare subito con un eloquente 12-0, che diviene poco dopo 16-3, con il solo Della Valle che per ora sembra in grado di replicare tra i lombardi. Che peraltro si scuotono e da qui in poi il distacco si allunga e accorcia a fisarmonica, mantenendosi però attorno alla dozzina di punti di media, giungendo al 31-19 col quale si chiude il periodo. La cosa interessante per i bolognesi è che le rotazioni non causano significativi sbalzi di rendimento o di interpretazione del gioco, fatto di aggressività difensiva (per quanto permette l’attuale condizione) e possibilmente rapide transizioni.

Il rientro sul parquet vede aumentare l’intensità dei bresciani (con Della Valle che sfiora il ventello già prima dell’intervallo), tanto che sul 37-30 Diana chiama un time out per frenarne il ritorno, determinato dalla crescita di un volitivo Odiase. Cordinier e Lundberg provano a tenere gli avversari lontani con le triple. Quest’ultimo si esibisce pure in un plastico contropiede dopo una bella difesa condivisa con Weems. Ma un po’ tutto il roster bianconero sta progressivamente ritrovando la giusta condizione, mentre il quarto finisce 57-44 con tripla di Belinelli sulla sirena.

Il rientro ritrova una Virtus volitiva che cerca un nuovo allungo sfoggiando un sempre positivo Lundberg. Brescia, dopo un nuovo iniziale disorientamento, ritrova la strada per replicare e di conseguenza il match ritrova la medesima fisionomia della prima metà. È 73-60 all’ultima sosta.

L’ultima frazione di gioco patisce un iniziale calo di tensione dei virtussini, che concedono agli avversari di riaprire la gara (78-72 a 6’ dalla fine) grazie ovviamente al riapparire delle prodezze balistiche e della scaltrezza di Della Valle. Brescia arriva però solo fino al -4, con Mickey che stoppa il -3 e Lundberg che con un’altra tripla dice che può bastare così, sebbene manchi per la verità un minuto e mezzo alla fine. Finisce allora 87-80, la Virtus vince anche senza Teodosic, Hackett, Pajola e Mannion, coloro che sarebbero deputati a gestire proprio questi finali divenuti infuocati. Non è una brutta notizia, per lo staff tecnico e i tifosi, quella che viene dall’ultima partita di precampionato della Segafredo.

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