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Il Resto del Carlino – Thiago Motta predica umiltà e duro lavoro, basta paragoni con l’Atalanta

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Terminati gli impegni nazionali, per Thiago Motta e il suo Bologna è tempo di ributtarsi sul campionato, con i rossoblù che domenica sera faranno visita alla Juventus.

Oltre a lavorare sulla tattica, il neoallenatore rossoblù dovrà essere bravo ad intervenire sulla testa del proprio gruppo, testa che va completamente resettata dopo i proclami estivi. Umiltà e duro lavoro, questi i segreti per ritrovare l’entusiasmo che aveva caratterizzato l’estate bolognese. Prima dell’inizio del campionato, il Bologna veniva considerato come papabile outsider per la parte sinistra della classifica, e come nuova sorpresa in stile Atalanta, a maggior ragione dopo l’arrivo di Sartori, colui he ha dato vita all’impresa della Dea.

Più che nuova Atalanta, per ora, il rischio è quello di diventare il nuovo Cagliari: un club blasonato con nomi importanti che non è riuscito a tirarsi fuori dai guai.

Le otto giornate che porteranno alla sosta per i Mondiali diranno molto sulle reali ambizioni rossoblù. Dopo aver perso punti nelle gare casalinghe contro Verona, Salernitana ed Empoli, ora, è vietato fallire le gare interne con Sampdoria e Lecce, ad oggi vere sfide salvezza. Inoltre, servirà qualche colpo esterno per migliorare la propria classifica ed allontanare la zona retrocessione.

Le richieste di Thiago Motta, come detto, sono chiare: dimenticare le aspettative estive, fare un passo indietro e riconoscere quando dover essere “brutti e sporchi”, con la voglia di lottare. Non a caso, in questi giorni di sosta, a Casteldebole si è lavorato prettamente sull’aspetto fisico.

Nota di merito per Riccardo Orsolini; nella scorsa settimana è tra coloro che han risposto meglio alle richieste del tecnico, tanto che Thiago sta pensando di inserirlo in pianta stabile tra i titolari per varare il 4-3-3, magari già dalla sfida con la Juventus.

 

Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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