Bologna FC
IL GRILLO PENSANTE – Bologna chi sei?
La prefazione contro l’Empoli della nuova era griffata Thiago Motta si è rivelato un boccone insipido sulla falsa riga della coda finale targata Mihajlovic, sprazzi in cui si ammira una marea rossoblu dalle potenzialità neppure quantificabili a frangenti più confusi di un bazar mediorientale; è del tutto evidente che pochi giorni sul campo d’allenamento di Casteldebole non sarebbero potuti essere sufficienti al subentrato mister per imprimere la propria orma sulla squadra, pertanto la pausa per le nazionali rappresenta il vero spartiacque tra la nuova e la vecchia guida tecnica felsinea.
Il nuovo corso si aprirà quindi effettivamente nella prima serata di domenica tra le mura amiche di Madama Juventus, campo indigesto al Bologna dove vinse per l’ultima volta 10 anni fa grazie alla mirabolante doppietta di quel Marco Di Vaio che oggi veste, con gli stessi colori, i panni del Direttore Sportivo; se però sotto le Due Torri si annaspa con appena 6 punti in classifica, anche dalla parti della Mole non si dormono sonni tranquilli avendo la Vecchia Signora racimolato, nonostante ben altre ambizioni, appena 10 punti e un passivo di bilancio di oltre 254 milioni per la stagione 2021-22. Questa debolezza rende ancora più pericolosa una fiera di tale rango, ferita nell’orgoglio da 5 partite senza vittoria (le ultime 2 sanguinose contro Benfica in Champions League e Monza in campionato) e sostanzialmente obbligata a vincere senza alcun alibi a supporto. Se il risultato dovesse essere diverso si aprirebbe una crisi profonda come la Fossa delle Marianne nel capoluogo piemontese, ogni tifoso bolognese non sogna altro in questo weekend.
Nelle 2 settimane di sosta sono rimbalzate varie notizie ed indiscrezioni relative alle idee di Thiago Motta, su come plasmerà la creatura che gli è stata consegnata, a quali giocatori affiderà il rilancio della squadra e con quale modulo organizzerà la propria scacchiera tattica; il feeling nei confronti della difesa a 4 sembra assodato, così come la volontà (almeno iniziale) ad affidarsi ai senatori Medel, De Silvestri, Soriano & C. ma l’aspetto centrale in questa delicatissima fase della stagione è veder emergere con chiarezza un’identità ben distinta e, possibilmente, una personalità forte che contraddistingua questo nuovo corso. La piazza bivacca ormai nell’anticamera dell’apatìa, lo spauracchio dell’ennesimo campionato anonimo e spogliato di ogni pathos è diventato fastidiosamente familiare ma ogni nuovo inizio è un’occasione irripetibile per cambiare finalmente registro. Chi è il Bologna di oggi e cosa potrà fare solo il campo potrà dirlo. A partire dallo Juventus Stadium.
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