Basket
La Virtus Segafredo ora vince anche in Eurolega: 66-63 al Bayern
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – BAYERN MONACO 66 – 63 (24-16; 34-32; 56-51)
Virtus Segafredo: Cordinier 1, Mannion, Belinelli 2, Pajola 2, Bako 6, Jaiteh 3, Lundberg 13, Hackett 8, Mickey 6, Weems 9, Ojeleye 7, Teodosic 9. All. Scariolo
Bayern: Weiler-Babb 16, Walden 5, Winston 6, Hunter 5, Jaramaz 7, Lucic 15, George n.e., Obst 6, Zipser, Wimberg n.e., Rubit, Gillespie 3. All. Trinchieri
Arbitri: Belosevic, Jimenez, Dragojevic
Tiri liberi: BO 10/16; MO 13/16
Falli: BO 22; MO 21
Rimbalzi: BO 38; MO 32
Tiri da 2: BO 19/38; MO 7/29
Tiri da 3: BO 6/16; MO 12/31
Non era facile portare a casa una gara che, nelle previsioni, pareva un’altra montagna da scalare per la Virtus Segafredo. Viceversa, ci è riuscita, con qualche patema ma anche diverse novità positive, oltre al rientro di SanTeodosic. Ad esempio, la tenuta dalla difesa, molto più registrata di tutte le gare giocate fin qui; l’opposizione al pacchetto dei lunghi del Bayern, fra cui l’immortale Otello Hunter oggi ben contrastato in particolare da Bako; la capacità di riprendersi anche dopo i non pochi smarrimenti lungo la strada. In definitiva, tanti bei segnali ad arricchire la soddisfazione della vittoria ai piani più alti del basket europeo. Fra questi, il ritorno di Weems tra i protagonisti
I quintetti iniziali sono Hackett, Lundberg, Ojeleye, Mickey e Jaiteh per Bologna, Walden, Weiler-Babb, Lucic, Rubit e Hunter per Monaco. Prova la partenza a razzo la Virtus, guidata da un ispirato Daniel Hackett, ma è solo l’illusione dei primi istanti: l’esperienza degli avversari è tale che non sono certo queste convulse fasi iniziali a poterli mettere in crisi. Poi, dopo 3 minuti, entra sul parquet fra il boato dei tifosi Milos Teodosic, e lui li saluta immediatamente con una tripla. Il ritorno del guru bianconero galvanizza l’ambiente e i compagni, con il gioco virtussino che acquista tantissimo in fantasia, sebbene non tutti riescano a sfruttare come dovrebbero le imbeccate di SanTeo. L’atmosfera è cambiata, e sull’onda dell’entusiasmo la Segafredo chiude il primo quarto 24-16. Fra i tedeschi in evidenza fin qui Weiler-Babb, autore dei 7 punti che all’inizio avevano tenuto in carreggiata il Bayern.
Girano i quintetti di entrambe le squadre; è chiaro come i rispettivi coach siano ancora in fase di studio e debbano distribuire i minutaggi con una certa lungimiranza. La partita peraltro poco alla volta perde vivacità ed efficacia, con più errori che capolavori, in quella che potremmo ribattezzare modalità Eurolega, dove le difese schiacciano gli attacchi. Ne giova il Bayern, che torna pressoché a contatto poco prima della sirena dell’intervallo: 34-32.
Si riparte e il Bayern passa in vantaggio con classica tripla dall’angolo di Lucic: sembra quasi che fin qui si sia scherzato, e ora si sia cominciato a fare sul serio. Una cosa che in parte stupisce è coma la Virtus non riesca a coinvolgere nei giochi Ojeleye, non riuscendo così a sfruttarne le potenzialità che viceversa ha già saputo evidenziare. Comunque, si dice Eurolega, e allora viene fuori Lundberg: con 6 punti consecutivi, ultima una tripla da 10 metri, riporta avanti Bologna 46-41, per quanto il vantaggio duri la lunghezza di un amen. Ma un altro attimo è quello che basta alla Segafredo per ritrovarsi avanti alla penultima sirena: stringendo la difesa si concede le transizioni che rendono più facile segnale e nel contempo gasano gli animi: 56-51, prima dell’ultimo quarto.
Che riparte con un paio di numeri: penetrazione di Teodosic, schiacciata di Beko su errore di Pajola imbeccato magnificamente da Teodosic. È tornato SanTeo, e si vede. Infatti, come esce pare quasi si spenga la luce, mentre torna farsi intravvedere Walden, fin qui abbastanza spento. A 3’53” dalla fine è 64-57 Virtus. Ma ora Teo è in panchina, e il Bayern rifa la voce grossa: a 7”3 decimi la palla è degli ospiti sul 66-63. Teodosic era appena rientrato e Ojeleye ha avuto la palla per chiudere virtualmente la gara, ma ha sbagliato il tiro dalla media. Tuttavia, il Bayern non ne approfitta: al rientro dal time out pasticcia e tiracchia un paio di volte senza alcun costrutto. 66-63, è la prima vittoria in Eurolega della nuova Virtus Segafredo targata Zanetti. In qualche misura, una data storica
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