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Schio rimane un tabù per la Virtus: battuta 76-71

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FAMILA WUBER SCHIO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 76-71 (14-16; 19-21; 29-15; 14-19)

Niente da fare nemmeno questa volta, il confronto contro Schio rimane un tabù per la Virtus che dopo un primo tempo giocato alla pari, cede il passo nel secondo senza riuscire più a ricucire lo scarto nel finale. Verona e Mabrey fanno la differenza, indirizzando il big match di giornata rispettivamente in apertura e nel terzo periodo. Dojkic e Rupert le migliori tra le fila delle Vnere.

Il duello offensivo Verona-Dojkic caratterizza i primi possessi di partita. Mentre Schio non sembra trovare altre soluzioni vincenti, nella squadra di Ticchi le idee paiono circolare meglio così come la distribuzione dei punti. Non senza affanno anche Gueye riesce a sbloccare il proprio tabellino nonostante a bloccarsi sia la gara. Servono un paio di minuti per vedere il punteggio tornare a muoversi e a confermare l’equilibrio di quello che si rivela a tutti gli effetti uno scontro al vertice. 14-16 dopo i primi 10′. 

Parità ristabilita non appena comincia il secondo tempo da Sottana che realizza anche il tiro del sorpasso e si prende la scena del Palaromare. Si gioca punto a punto tra parziali che non si aprono e percentuali realizzative rivedibili. A riuscire a mettere il muso davanti per la prima volta in maniera significativa è la Virtus, doppia tripla prima di Rupert poi di Del Pero ed è subito +7 (22-29) a 5′ dall’intervallo. Inevitabile il time out Famila dal quale riprende un po’ di forza la manovra casalinga, quella necessaria a ricucire fino al -3 e ricominciare il ping pong tra un lato e l’altro del campo. Guizzo finale di Dojkic a caricare le compagne e firmare il +4 a metà partita: 33-37.

Il “Mabrey show” apre il secondo tempo e prima regala da tre il pareggio alle padrone di casa, poi firma il sorpasso ed il suo consolidamento: 46-39 dopo 3′. Blackout bianconero, interrotto solo parzialmente dalle tripla della Zandalasini in uscita dal timeout. Serve aumentare il ritmo dalla distanza: compito di Rupert, che consecutivamente mette a referto le “bombe” del -5 e -2. E’ nuovamente la partita vista nel primo tempo, si gioca da entrambi i lati del campo. Keys regola per Schio, Laksa per la Segafredo: 55-50 a meno di 3′ dalla penultima sirena. Sebbene il fallo tecnico fischiato a Ticchi suggerisca il contrario, non è il momento di cedere al nervosismo. All’inerzia, invece, qualcosa è ceduto da parte delle ospiti. Ancora Keys, Sottana e Mabrey, in un amen è +12 per la squadra campione d’Italia: 62-52 quando mancano 10′ alla fine. 

L’indirizzo della partita pare preso ed essere difficilmente reversibile, i tentativi di Parker non compensano l’azione corale avversaria che si stabilisce saldamente sopra i 10 punti di scarto nella prima metà del quarto quarto. Si abbassano le chances di rimonta virtussina come i ritmi di gara; così almeno si direbbe se due stoiche Dojkic e Rupert avessero deciso di alzare bandiera bianca ma così non è. Gap ridotto fino a -5 quando si entra nell’ultimo minuto e mezzo di partita: 74-69. Mentre l’atteggiamento è quello giusto, il cronometro non è dalla parte della Segafredo che dopo lo 0/2 ai liberi di Pasa deve salutare ancora una volta le ambizioni di rivincita contro Schio. Termina 76-71.

 

Statistiche:

Schio: Mabrey 16, Bestagno, Mestdagh 4, Sottana 9, Verona 18, Crippa ne, Keys 9, Penna 2, Zahui 4, Gueye 14. All.Dikaioulakos 

Virtus: Del Pero 5, Pasa 7, Rupert 13, Barberis ne, Dojkic 12, André 2, Zandalasini 12, Orsili , Parker 10, Laksa 10, Cinili ne. All.Ticchi

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