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Il Resto del Carlino – Con Motta spazio ai nuovi acquisti

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Il mercato estivo del Bologna non si chiuse in un clima di serenità dal momento che, a fronte delle importanti cessioni, Mihajlovic non si ritenne soddisfatto, al punto di dire che se alcuni giocatori erano pronti da subito, altri lo sarebbero stati dopo tanto e alcuni non lo sarebbero stati mai. Alla prima categoria appartenevano Cambiaso e Lykogiannis in luce della loro esperienza in Serie A e Lucumì, necessario per riempire il buco lasciato in difesa dalla partenza di Theate, mentre gli altri nuovi arrivati hanno visto poco il campo e quasi sempre nei minuti finali delle partite. L’arrivo in panchina di Motta ha invece portato grandi novità rivoluzionando le rotazioni e testando gli innesti portati in rossoblù da Sartori e Di Vaio. I primi cambiamenti sono arrivati in difesa con Posch titolare all’esordio del nuovo allenatore contro l’Empoli e Sosa nella successiva contro la Juventus e a seguire sono stati dati sempre più minuti a Zirkzee come vice Arnautovic, a Ferguson che sta iniziando a mostrare la sua duttilità a centrocampo e a Moro che nel match di Coppa Italia contro il Cagliari, prima vittoria della gestione Motta, ha evidenziato le sue doti da palleggiatore. Anche Aebischer, arrivato lo scorso gennaio grazie a Bigon, è stato rivitalizzato nelle ultimi giornate grazie anche allo spostamento nel ruolo di esterno d’attacco nei tre a supporto di Arnautovic.
Posch, dopo un burrascoso inizio di stagione con l’Hoffenheim segnato da un espulsione e da tanta panchina, ha visto nel passaggio al Bologna una possibilità per rilanciarsi.  Accolto dalle parole non molto confortanti di Mihajlovic, che disse di non sapere chi fosse, ha faticato a trovare spazio, fino alla partita contro l’Empoli dove Motta lo ha schierato nel suo ruolo naturale di difensore centrale. Vista l’abbondanza nel ruolo e le nuove coppie provate dall’allenatore, Posch, dopo alcune panchine, è stato provato contro Napoli e Lecce come terzino destro, posizione già ricoperta in carriera, dando buone indicazioni.
L’impatto con l’Italia di Lewis Ferguson non è stato dei più facili e, come dichiarato al quotidiano scozzese Sunday Post, vivere in albergo e non conoscere la lingua sono stati degli ostacoli, ma una volta risolte questi problemi, grazie anche alle numerose lezioni settimanali di lingua, l’adattamento è stato più semplice. Il campo nella gestione Mihajlovic l’ha visto solo per dieci minuti nella trasferta contro il Milan, mentre con Motta ha indossato per tre volte la maglia da titolare, in campionato con Napoli e Lecce, nonostante una piccola contusione, e in Coppa Italia contro il Cagliari, dimostrandosi pronto e realizzando una rete nel match contro i salentini. Da lui ci si aspetta sicuramente un buon apporto offensivo, considerando che lo scorso anno con l’Aberdeen realizzò ben sedici reti in quarantacinque presenze.
Per Zirkzee, invece, la titolarità al momento sembra lontana essendo Arnautovic intoccabile, a meno che Motta dovesse pensare a un attacco a due punte. Quello che il giovane attaccante acquistato dal Bayern Monaco può fare è sfruttare le occasioni dategli, come successo con il Napoli dove con l’unica occasione capitata sui suoi piedi ha realizzato la sua prima rete in rossoblù alla prima partita da titolare, in concomitanza con l’infortunio di Arnautovic. Zirkzee dovrà essere bravo a incidere dalla panchina, riuscendo a dare con la sua freschezza un cambio di passo alla squadra e così potrebbe anch’egli diventare un perno del nuovo Bologna.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)

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