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Il Personaggio della settimana – Andrea Kimi Antonelli

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L’Italia nel mondo dei motori ha una tradizione vastissima. Dai tempi più remoti fino ai giorni nostri. Case automobilistiche e motociclistiche conosciute in tutto il mondo come eccellenze nostrane, ma anche piloti che hanno fatto la storia del motorsport e non solo, uomini e donne. Anche oggi ci sono tanti personaggi che portano in alto il nostro tricolore alcuni già affermati altri che stanno tracciando il proprio percorso. Ed è proprio nel cuore della Motor Valley che incontriamo il nostro personaggio della settimana. Precisamente a Bologna. Lui è Andrea Kimi Antonelli e se non avete ancora sentito parlare di lui, fidatevi è solo questione di tempo.

AMORE INNATO

Classe 2006 ha la benzina che gli scorre nelle vene al posto del sangue. Una passione smisurata che gli brucia dentro e nasce da lontano. In famiglia i motori non sono solo un passatempo, ma una vera e propria fede. Il padre Marco ha un team, AKM Motorsport, con il quale corre nelle competizioni Gran Turismo e Formula 4. Fin da quando è nato Kimi respira l’area dei paddock e delle piste, non poteva che essere amore. Ma la vera scintilla scocca la prima volta che si accomoda su un kart. Lì in quel momento il piccolo bolognese capisce che quello sarà il suo futuro ma soprattutto cosa vuole fare da grande. L’essere pilota lo si ha dentro e lui sembra essere nato sotto la stella giusta.

Non restava che iniziare a correre. Nel 2015 subito un successo nella Easy Kart, poi nel 2018 si sale di categoria, vince il WSK e arriva secondo nel Campionato Italiano Kart. La stagione seguente passa alla categoria OK Junior vincendo le WSK Euro Series e la WSK Final Cup oltre alla medaglia d’argento nel Campionato Europeo di Kart FIA. Nel 2020 entra nella categoria OK Senior e vince per la terza volta le WSK Euro Series e due Campionati Europei di cui uno nella categoria CIK-FIA dopo essere rientrato da un brutto infortunio rimediato in una tappa del Campionato Mondiale di Kart.

IL TALENTO CORRE VELOCE

Il 2021 è l’anno del grande salto. A soli 15 anni partecipa ad alcune tappe in Formula 4 con Prema Racing, il nido dei piccoli campioni. Dopo aver fatto alcuni test in cui già si era dimostrato velocissimo, esordisce al Red Bull Ring per la quinta tappa del Campionato Italiano. Già poco dopo esser salito su una monoposto a ruote scoperte si è capito di che stoffa fosse fatto il ragazzo. Nei primi due weekend in Austria ed al Mugello finisce tra i primi dieci, ma è a Monza che mostra tutto il suo puro talento. Tre gare e tre podi, un secondo e due terzi posti che insieme ai punti accumulati nei round precedenti gli permettono di chiudere decimo in classifica generale con solo tre tappe all’attivo per quella stagione.

Quella che si è appena conclusa è sicuramente la stagione della vera fioritura di Kimi, anche se chi ha occhio attento, che il ragazzo era un manico buonissimo, lo aveva capito già da tempo. Quest’anno Antonelli ha preso parte alla Formula 4 italiana, Campionato ADAC (Formula 4 tedesca) e ad un paio di tappe della Formula 4 degli Emirati Arabi Uniti. Risultato? Si è laureato campione sia in patria che in Germania, portando a casa due dei campionati cadetti maggiormente ambiti. In Italia un rullo compressore. A parte il primo weekend di Imola in cui ha trovato qualche difficoltà a sfortuna è riuscito a portare a casa tre triplette. La prima a Spa Francorchamps, poi a Vallelunga e infine nell’ultimo round al Mugello, dove ha vinto matematicamente il titolo. Nel campionato tedesco l’unica tripletta portata a casa è quella di Hockenheim alla quale si aggiungono le doppiette di Zandvoort, Spa e Nurburgring. In sole tre occasioni su diciotto non è salito sul podio, ma va considerato che il fine settimana al Lausitzring non ha corso.

Highlights del ultimo round al Mugello del Campionato Italiano F4 vinto da Kimi Antonelli – Copyright: YouTube, Italian F4 Championship certified by FIA

STELLINA A TRE PUNTE

Vederlo correre è una meraviglia per gli appassionati di motori e soprattutto la sua presenza è un bene per il motorsport perché avvicina tanti ragazzi e ragazze giovani ai paddock, ma quello che c’è oltre un talento smisurato come il suo è un ragazzo umile, tranquillo, con i piedi ben saldi a terra e la testa sulle spalle. Valori e doti che derivano da una famiglia che di pane e motori ne ha fatto la sua vita e che ha trasmesso a Kimi una passione pura attraversata dalla dedizione al lavoro e alla determinazione di realizzare i propri sogni. Un ragazzo come lui non poteva sfuggire agli occhi dei programmi Junior delle Scuderie di Formula 1. Ma il più lesto e qui non sbagliamo nel dire che ci ha visto lungo nuovamente è stato un vecchio volpone, o meglio un vecchio lupo del paddock: Toto Wolff. Nel 2019 Antonelli entra nel Mercedes Junior Team sotto l’ala del Team Principal della stella a tre punte. Giusto per fare due nomi, da lì sono usciti recentemente Russel, De Vries e Ocon che oggi occupano tutti un posto su un sedile di F1. Per sapere se Kimi sarà il prossimo si deve solo attendere e dare al ragazzo il giusto tempo per fare i passi che il suo entourage e la Mercedes insieme hanno pianificato per lui. Intanto per l’anno prossimo è pronta una monoposto targata Prema per il Campionato di Formula Regional e nel mentre Kimi coltiva il suo talento, il tempo sarà galantuomo e lo aspetterà lungo il percorso tracciato.

SOGNA RAGAZZO SOGNA

Ma chi si cela dietro al giovane fuoriclasse che sta crescendo in casa Prema sotto la visione attenda della casa di Stoccarda? Kimi per quanto possa dire di averlo conosciuto durante le gare è un ragazzo giovanissimo che sotto il suo casco nasconde un viso da bambino, pulito, sorridente e che ti trasmette serenità. Sempre disponibile con tutti, dai fan che lo iniziano a seguire in questi suoi primi passi fino agli addetti ai lavori, oltre a tutto il gruppo squadra che lavora con lui. Non si tira mai indietro e concede 5 minuti del suo tempo a tutti, anche quando in realtà magari di tempo non ne ha tra un briefing e l’altro. La sua passione si intravede benissimo dietro ai suoi occhi sognanti. È un ragazzo dedito al suo lavoro, cosa non scontata per chi ha sedici anni e potrebbe vivere la sua adolescenza in altri modi. Ma Kimi sa dove vuole arrivare e sa che per farcela i sacrifici sono molti, ma che poi potranno essere ripagati. Fuori dalla pista gli piace dedicarsi alla famiglia e trascorrere del tempo di qualità con i suoi cari, quel tempo che spesso manca andando in gara per molti fine settimana all’anno.

Quando lo guardi vedi proprio che lui vive ancora il mondo delle corse con gli stessi occhi del bambino che è salito per la prima volta su quel kart e di strada ne ha fatta tanta. Quello che cambia è la consapevolezza, quella di un ragazzo ancora piccolo ma con le idee ben chiare su dove vuole arrivare e con il talento e la dedizione necessarie per farlo.

Sognare fa bene, è lecito e non ha niente di sbagliato. Gli appassionati possono continuare a farlo sulle ali dell’entusiasmo che regala Kimi a chi lo segue e un giorno spera di vederlo in griglia schierato tra i venti piloti più veloci al mondo. Le carte ci sono ora basta non smettere di dare gas!

Kimi Antonelli e James Wharton alle prese con un gioco in un video realizzato da Prema – Copyright to YouTube, Prema Racing

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